E' appena trascorsa la festa dell'Immacolata Concezione, una bellissima espressione della fede cristiana cattolica, che ci introduce dolcemente nel Mistero d'Amore del Natale. Ma anche quest'anno questa ricorrenza viene attaccata e vituperata dai soliti siti laicisti odiatori del cristianesimo. Non poteva mancare all'appelo il Canale YT Sapiens Sapiens, dell'odiatore Fratarcangeli, tra i più attivi del genere, che invece di rispettare la fede e le convinzioni altrui, come tutti i cristiani rispettano la sua decisione di apostatare dal cristianesimo, non perde l'occasione di catturare qualche clic e guadagnare un po' di soldini, attaccando il dogma dell'Immacolata Concezione, ma facendo sfoggio di una ignoranza abissale e, francamente, imbarazzante.
Fratarcangeli, infatti, con fare tra l'ironico e il finto stupito, si chiede come mai la Chiesa si sia "accorta" che Maria, la madre di Gesù, sia stata concepita senza peccato, solo nel 1854, dopo quasi due millenni? Adombrando così un motivo di convenienza e di losca opportunità nella formulazione del dogma. Ma Fratarcangeli è un disinformato, infatti non sa che Il dogma dell’Immacolata Concezione non nasce nel 1854, ma viene solo definito in quell’anno. In teologia, infatti c’è una distinzione importante: la verità rivelata può essere presente fin dall’inizio, la definizione dogmatica arriva quando la Chiesa ritiene necessario chiarire formalmente ciò che i fedeli hanno sempre creduto. Riguardo all’Immacolata, infatti, abbiamo testimonianze liturgiche già dal VII-VIII secolo, riflessioni teologiche costanti dal Medioevo e una convinzione popolare diffusissima. I primi a sviluppare la dottrina di Maria come una seconda Eva, pura, immacolata, incorrotta ed innocente e quindi immune anche dal peccato originale furono i Padri della Chiesa Giustino martire, Ireneo di Lione e Cirillo di Gerusalemme nei secoli II e III. Per Efrem il siro, IV secolo, Maria era innocente come Eva prima della caduta (Frederick Holweck, Immaculate Conception, in The Catholic Encyclopedia, vol. 7, New York, Robert Appleton Company, 1910). Anche il grande teologo Agostino d'Ippona (354-430) è uno dei primi teologi che parlano della natura perfetta e speciale di Maria.
Attorno a questo argomento della fede, però, nacque nei secoli successivi, una discussione tra i teologi cattolici che furono sostanzialmente divisi sulla questione: a grandi linee, i domenicani sostenevano la redenzione anticipata degli scolastici ("macolisti"), mentre i francescani sostenevano la redenzione preventiva di Scoto ("immacolisti"). Quindi, quando nel 1854, Pio IX, dichiara l'immacolata concezione di Maria, non “inventa” una dottrina nuova, ma riconosce ufficialmente una verità già creduta, dopo secoli di riflessione, proprio al fine di portare una definitiva parola di chiarezza a beneficio della fede e della vita della Chiesa. Non si trattò di un capriccio, di una astrusità gratuita da parte del Papa, come lascia intendere Fratarcangeli, ma di una cosa seria, la definitiva decisione della Chiesa che termina una discussione teologica secolare.
Ma Fratarcangeli non si ferma qui, continuando nella sua ignoranza afferma che il dogma non avrebbe senso perché non ci sarebbe nessun "peccato originale" in quanto i due personaggi biblici che lo avrebbero commesso, Adamo ed Eva, non sarebbero mai esistiti. Si rimane stupiti davanti a tanta ignoranza e superficialità. Prima di lasciarsi andare a queste sciocchezze Fratarcangeli dovrebbe sapere che la Chiesa cattolica non insegna il “creazionismo letterale”. Nel Catechismo viene chiarito che i racconti dei primi capitoli della Genesi sono veri, ma non nel senso di un reportage storico. Sono un genere teologico e simbolico che trasmette una verità profonda. La posizione cattolica attuale è compatibile con scienza ed evoluzione, ritiene che l'umanità ha un’origine evolutiva, che “Adamo ed Eva” rappresentano la prima umanità dotata di anima spirituale, alla quale Dio offre una relazione speciale. Il peccato originale non è un evento “mitico” nel senso di inventato, ma una realtà spirituale, descrive l’umanità che agli inizi rifiuta Dio, rompendo l’armonia interiore, con gli altri e con il creato. Il Catechismo (nn. 390-406) parla chiaramente di linguaggio simbolico che esprime un fatto reale: l’ingresso del male morale nella storia umana. Ciò che non capisce Fratarcangeli sulla Scrittura è che non importa se “Adamo ed Eva” siano stati due individui specifici, ciò che è importante è che la prima umanità ha rotto il rapporto con Dio e questa ferita ricade su tutti i discendenti. Questa è la verità teologica del peccato originale.
Altra sciocchezza detta nel video riguarda l'episodio evangelico di Maria che, rispettando la Legge mosaica, si reca al tempio per la purificazione. Un euforico Fratarcangeli, che pensa di aver dato scacco matto ai creduloni cristiani, chiede retoricamente: "Perché Maria va a purificarsi al Tempio se è immacolata?" La domanda è talmente stupida e provocatoria che non meriterebbe neppure una risposta, ma a beneficio di chi vuole conoscere la verità, fornirò una breve risposta. Nel Vangelo si parla della “purificazione” secondo la Legge di Mosè (Lc 2,22-24). Quindi Maria sta solamente adempiendo ad un obbligo di Legge, non lo fa perché è impura, ma come atto di umiltà e partecipazione alla condizione del suo popolo. L'accostamento di tale rito con il dogma dell'Immacolata Concezione è solo pretestuosa e strumentale, infatti questa Verità di fede riguarda esclusivamente il concepimento di Maria, non la sua condizione legale secondo la legge mosaica. Anche se senza peccato, ella viveva all'interno di un sistema rituale che chiedeva certi gesti simbolici. Gesù stesso, pur essendo Dio e perfettamente puro, si sottopone al battesimo di Giovanni, che era un rito di penitenza. Non perché ne avesse bisogno, ma per solidarietà con l’umanità, per obbedienza alla volontà del Padre e per dare compimento alla legge. Maria agisce allo stesso modo: umiltà, obbedienza, partecipazione ai riti del suo popolo.
Alla fine del video Fratarcangeli afferma: "La necessità di un mito dell'Immacolata Concezione, perché di un mito si tratta, piaccia o no, fu forse sentita per rendere pensabile che Dio non potesse scegliere una donna concepita con la macchia del peccato originale. Che fosse un mito senza fondamento lo aveva capito nel 1617 anche il Cardinale Bellarmino [...] quando ammise che nelle scritture, testualmente, non c'era niente di tutto questo".
Si tratta del solito gioco sporco di Fratarcangeli che con tale affermazione vuole far passare il messaggio che persino un reverendissimo cardinale della portata del Bellarmino avrebbe ammesso la natura truffaldina dell'operato della Chiesa nel dogmatizzare ciò che è solo un mito. Ma non bisogna mai fidarsi di un hater, nelle loro affermazioni si nasconde sempre l'imbroglio. Infatti quella citazione appartiene al clima di dibattito teologico che si andava sviluppando nel XVII secolo attorno all'Immacolata Concezione di Maria di Nazareth. Bellarmino non fu mai contrario alla dottrina dell'Immacolata Concezione, solo osservava che non esisteva, a suo giudizio, un testo biblico che provasse esplicitamente quella dottrina. L'alto prelato non stava affermando che la dottrina fosse falsa o eretica, ma che non poteva essere comprovata direttamente con un testo biblico isolato. Questa posizione rifletteva una prudenza teologica comune nel dibattito teologico dell’epoca. In quel periodo Bellarmino stesso era favorevole in linea di principio alla definizione e promozione della Immacolata Concezione, ma riteneva che la Scrittura non offrisse prove testuali evidenti per sostenerla con forza teologica isolata, ma che si poteva desumere dal contesto. Infatti Bellarmino sostenne personalmente e teologicamente la causa dell’Immacolata Concezione attraverso lettere (una del 1617 e una del 1618) e sermoni (John A. Hardon, SJ Archivio e Corporazione).
Quindi a differenza delle maligne insinuazioni di Fratarcangeli, il Cardinale Bellarmino non affermò mai che l'Immacolata Concezione fosse un mito, ma anzi affermò che la sentenza favorevole all’Immacolata Concezione non era da ritenersi eretica, in quanto la Chiesa, ossia la Sede Apostolica, ha definito il contrario (Atti e Documenti pubblicati nel cinquantesimo anniversario della stessa Definizione. Vol. I, Tipografia Vaticana, Roma 1904, p. 12). Ciò dimostra il fatto che il dogma non è un capriccio del Papa o un'operazione truffaldina, ma nasce e si sviluppa in un ambito di riflessione e confronto teologico serio e profondo.
Purtroppo siamo di fronte all'ennesimo video spazzatura che diffonde notizie false al solo scopo di abbindolare i poco informati e fomentare astio contro la Chiesa cattolica e i cristiani. In particolare il canale Sapiens Sapiens è tra i più attivi in questa deprecabile attività.

Nessun commento:
Posta un commento