giovedì 30 dicembre 2021

Dieci anni di Apologeticon

Nel lontano 2011, esattamente il 27 dicembre, pubblicavo il primo post di questo blog. Sono, quindi, dieci anni che porto avanti questa mia iniziativa di rendere presente sul web un'apologetica cristiana della fede e del Cristianesimo. E' un impegno che nasce dalla convinzione che essere cristiani non significa solamente partecipare alla Liturgia ed attendere alla Carità, ma anche essere consapevoli della nostra Storia. Essere cristiani significa esserlo a tutto tondo, anche conoscendo le nostre origini storiche, con i suoi lati oscuri, ma anche e soprattutto con le sue rivoluzioni di umanità e civiltà compiute col sostegno della Luce di Cristo. Essere cristiani significa anche esserlo consapevolmente, quindi essere anche capaci di saper render conto della nostra fede e saperla difendere dagli attacchi, sempre più pressanti, dei laicisti, degli ignoranti che si riempiono la bocca calunniando la Chiesa e i cristiani. Dopo dieci anni della mia attività di blogger sono sempre del parere che ci sia più che mai bisogno di presentare la storia del Cristianesimo e della Chiesa Cattolica libera dai cliché che ancora oggi sono molto diffusi.

Sono ancora troppi i siti anticattolici che, senza citare fonti e documenti, diffondono falsità e calunnie di ogni tipo. Sono ancora molte le voci laiciste che divulgano "fake news" sul Cristianesimo, frutto solo del loro odio anticattolico, ma che non hanno nulla di veramente provato e veritiero. Posso fare tanti nomi di queste voci, da Tozzi, Odifreddi, Fedez, Biglino, ecc. tutti accomunati dalla stessa caratteristica di essere dei perfetti ignoranti nelle materie bibliche, esegetiche e storiche, ma che non hanno il minimo pudore di ergersi ad esperti.

Il dato più sconfortante è che la storia comunemente conosciuta, se così si può dire, deriva da una storiografia per lo più laicista, nata in ambiente anticattolico, tipicamente illuminista. Tutto ciò ha causato moltissimi danni e fatto nascere una quantità di miti anticattolici impressionante. Argomenti come l'inquisizione, le crociate, la cristianizzazione forzata del Nuovo Mondo, il Medioevo cristiano, ecc, sono caratterizzati ancora oggi da visioni distorte, antistoriche, false ed ingannevoli. Alcune parole come "Crociata", "Medioevo", "Inquisizione" sono addirittura entrate nel nostro lessico comune per indicare violenza, arretratezza, sopraffazione. E, invece, si tratta di un inganno, una finzione, una lunga serie di sciocchezze.

In questi dieci anni mi sono impegnato a sfatare questi miti e a contrastare con la verità storica, accertata da fonti e documenti, come siano andate veramente le cose e come tali elementi debbano essere giustamente considerate alla luce del metodo storiografico e non secondo la propria ideologia. 

Il blog, in questi dieci anni, ha avuto 167.164 visualizzazioni e i 290 post da me pubblicati hanno generato 3518 commenti. Non sono numeri eccezionali, ma testimoniano un certo interesse che mi sprona ad andare avanti. In questo ultimo anno non ho postato molti post e ciò è stato dovuto al fatto che si è trattato di periodo difficile anche per me. Spero, però, di tornare ai livelli degli anni scorsi e di rendere sempre un servizio utile e soprattutto onesto. 

Un saluto a tutti i miei cari visitatori del blog dal vostro

Luis 

   

domenica 26 dicembre 2021

venerdì 24 dicembre 2021

Odifreddi e il Natale, quando l'ignoranza regna sovrana.


Ci avviciniamo al Natale di Nostro Signore e puntualmente, come ogni anno, spuntano le solite trite e ritrite tiritere laiciste volte ad oscurare la meraviglia di un evento che, volente o nolente, ha cambiato il mondo. E', quindi, fin troppo scontato lo starnazzare laicista, dall'odioso ed idiota "politicamente corretto" della Commissione Europea, che ha paura dell'augurio "Buon Natale" non abbastanza inclusivo, al blaterare dei laicisti neopagani a cui dà fastidio la festa cristiana, ma che accettano di buon grado quella del Sol Invictus. D'altronde viene nel mondo la Parola di Dio incarnata e questa non lascia nessuno indifferente, infatti come dice la lettera agli Ebrei, è più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore (Eb. 4,12).

Solo che mi sarei aspettato una critica più elevata culturalmente invece del solito sciocchezzario annuale. Ad esempio, proprio a proposito della figuraccia della Commissione Europea, che ho prima ricordato, nella puntata del programma "Porta a Porta" su RAI 1 del giornalista Bruno Vespa, andata in onda il 9 dicembre scorso, dedicata a tale argomento, a prendere le parti del laicista "anti-natale" c'era il solito strampalato matematico tuttologo Odifreddi voce tra le più gettonate a rappresentare gli gnostici, gli atei, gli scettici e compagnia bella. Uno stralcio è riportato sul canale YT di Odifreddi. Il nostro eroe, ovviamente, non poteva certo prendere le difese dell'indifendibile Commissione Europea, quindi non gli è restato altro che convenire sull'idiotaggine europea, ma, poveretto, poteva restare così passivo? Certamente no, così si è "divertito" a stuzzicare Vespa e i suoi ospiti con stoccatine, tra l'altro totalmente decontestualizzate, del tipo: "tra l'altro, poi, il Natale non è neppure una festa religiosa, sappiamo tutti che il natale era quello di Roma, nei vangeli non c'è scritto quando Gesù è nato. il Cristianesimo si è appropriato di una festività pagana, del "Sol Invictus". E che c'entra col "Buon Natale" poco inclusivo? Boh, ma per Odifreddi non poteva certo mancare il mantra laicistico del Natale per eccellenza: il "Sol invictus" e la Cristianità ladrona! L'uditorio, ovviamente non gli ha manco replicato, tanto è notoria la fesseria. Ma caro Odifreddi, la religione cristiana non si è appropriata di un bel nulla, il solstizio d'inverno era visto da sempre come la vittoria della luce sulle tenebre e questa immagine era già nota agli ebrei come una promessa di salvezza. Otto secoli prima di Cristo il profeta Isaia vaticinava: "Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse" e così il vangelo di Luca mette in bocca a Zaccaria la profezia: "Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio, ci visiterà un sole che sorge dall’alto". I cristiani non mutuarono un bel niente dai saturnali pagani o dalla figura del Sol Invictus, per loro Gesù era il Messia, la grande luce che viene nel mondo, molto tempo prima che l'imperatore Eliogabalo introdusse il culto al Sol Invictus. Nella sua affermazione il Cristianesimo donò un senso nuovo a tutte le cose, trasformando le realtà precedenti rinnovandole con la luce di Cristo.

Ma Odifreddi è un tipo che si dà per vinto? Giammai. Quindi torna alla carica e ci regala l'ennesima stoccatina: "Da ateo, amichevolmente, come regalo di Natale, spero che Dio non ci sia, perché sebbene l'arte cristiana sia eccelsa, vi siete dimenticati che il motivo per cui c'è l'arte cristiana è perché il Cristianesimo è andato contro i dieci comandamenti, in particolare contro il secondo comandamento che proibiva espressamente di farsi immagini di viventi in cielo, in terra, in acqua. Per questo la civiltà islamica e, sottolineerei, quella ebraica, non hanno immagini, perché hanno rispettato il comandamento". Chissà come deve essersi sentito tutto gongolante e fiero Odifreddi, per esser riuscito a prendere in castagna i cattolici, senza sapere di aver tirato fuori una questione antichissima dove biblisti e teologi si sono confrontati da secoli. Niente di nuovo sotto al sole, neppure l'ignoranza di Odifreddi che resta implacabilmente immutata. Il suo riferimento alla violazione del secondo comandamento non ha senso per i cattolici, visto che per loro la proibizione delle immagini non è un comandamento a sé stante, ma il commento al primo. Quindi per i cattolici la prescrizione contro le immagini riguarda solo il pericolo dell'idolatria. La Bibbia, infatti, permette la realizzazione delle immagini, basta pensare alle statue dei Cherubini sull'Arca dell'Alleanza o alle decorazioni del Tempio di piante ed animali. La Bibbia condanna solo le immagini degli idoli. E le immagini cattoliche non sono affatto degli idoli, cioè altri dei. A tal proposito il Deuteronomio parla in modo chiarissimo: "Quando il Signore vi parlò sull’Oreb dal fuoco, state bene in guardia per la vostra vita perché non vi corrompiate e non vi facciate l’immagine scolpita di qualche idolo, la figura di maschio o femmina, la figura di qualunque animale, la figura di un uccello che vola nei cieli, la figura di una bestia che striscia sul suolo, la figura di un pesce che vive nelle acque sotto la terra, perché alzando gli occhi al cielo e vedendo il sole, la luna e le stelle, e tutto l’esercito del cielo tu non sia trascinato a prostrarti davanti a quelle cose e a servirle” (Dt 4, 15-19).

E pensare che Odifreddi è addirittura il presidente onorario dell'associazione degli atei ed agnostici italiani. Che tristezza, un saccente che pontifica e si permette di bacchettare gli altri su un argomento di cui è ignorante. Ma perché non si limita ai numeri, invece di fare queste figuracce?