mercoledì 20 agosto 2014

La felicità secondo il laicismo


E' proprio vero che al peggio non c'è mai fine! Come altrimenti considerare l'ultima "bravata" del sistema repressivo messo in piedi dalla spudorata cricca laicista che imperversa in Francia? 

Qualche giorno fa l'autorità francese del settore audiovisivo (Csa) ha censurato un video sulla sindrome di Down "Cara futura mamma”, trasmesso in occasione della giornata mondiale della Trisomia, col quale viene diffuso il messaggio che è possibile essere orgogliosi delle persone con trisomia 21 e che queste possono inserirsi nella società e riuscire nella vita malgrado le difficoltà. In altre parole si può essere felici anche se si aspettano dei figli portatori della sindrome di Down. Per il Csa il video turberebbe la coscienza delle future mamme in quanto lo spot “può apparire ambiguo e non suscitare una adesione spontanea e consensuale”. In altre parole dev'essere imposto il rifiuto di qualsiasi modello non aderente alla visione laicista. Eppure il video assicurava solamente che anche un bambino down può essere felice come tutti gli altri, ma per il sistema laicista francese tutto ciò "non può essere definito come un messaggio di interesse generale", infatti la malattia dev'essere nascosta, celata, come qualcosa che rende indegna la vita. 

Ora, in Francia, i vertici laicisti non decidono solamente quale sia la vita degna di essere vissuta, ma anche chi deve essere felice e come si deve essere felice. Bambini down che ridono felici, che giocano con i loro genitori, che studiano, che lavorano, ma che orrore!!!! Come si fa a diffondere una cosa del genere? E se i genitori, che con l'amniocentesi vengono a sapere che il loro figlio è down, decidessero di non abortire più? Non sia mai!

Sono un numero enorme i bambini vengono continuamente uccisi perché affetti dalla sindrome di Down, bambini che hanno il diritto di vivere, bambini che potrebbero essere felici come tutti gli altri, ma per le menzogne laiciste questa verità è insopportabile e, quindi, va censurata, repressa.




domenica 10 agosto 2014

I guasti dello scientismo laicista

A Roma, dopo un trattamento di fecondazione assistita, una donna resta incinta di due gemelli che, però, hanno il profilo genetico di un’altra coppia. Un fatale errore, una disorganizzazione, ha fatto in modo che i due bambini avessero quatto genitori, due biologici e due genetici. E’ questa l’assurda vicenda accaduta dicembre scorso in un ospedale romano. Ora le due coppie reclamano, ognuna, i bambini e ne è nata una lotta legale che ha visto qualche giorno fa la prima sentenza: i figli “sono” di chi li partorisce. Una contesa di bambini, una vicenda veramente molto triste, che fa venire in mente il famoso episodio biblico con Salomone, il saggio re d’Israele, che propose tagliare in due un bambino conteso tra due donne (1Re 3, 16-28). Ma l’impressione è che nella versione romana dei giorni d’oggi nessuno rinuncerà per amore a favore dell’altra coppia ed è prevedibile una lunga e penosa battaglia legale. 

Siamo di fronte all’ennesimo guasto provocato dalla mentalità laicista scientista che ha prevalicato drammaticamente le leggi naturali per imporre un eccesso di tecnica come se la scienza potesse tutto. La scienza non ha ormai più alcuna etica, viene negata la realtà ontologica dell’uomo, che scade a semplice oggetto da ottenere ad ogni costo. Ci si è inventati il diritto ad avere figli, come se questi fossero degli oggetti da acquisire. La perdita dei punti di riferimento dettati dalle leggi naturali ed il ricorso alla potenza della scienza ci hanno conferito una sensazione di onnipotenza, una sorta di accanimento egoistico ad avere per forza un figlio senza porci alcun problema etico, ed è bastato un errore per renderci delle povere e patetiche vittime della nostra follia.

La sentenza del tribunale, nell’attribuire i gemelli alla coppia biologica, ha sancito che “tra il nascituro e la madre, il legame simbiontico si crea nell’utero. E’ nell’utero materno che la vita si forma e si sviluppa”. Bellissime parole, ma bisognerebbe mettersi d’accordo con i giudici della Corte Costituzionale che non avendo niente in contrario alla fecondazione eterologa, non gliene importa un fico secco di legami simbiontici ed uteri. Il diritto all’autodeterminazione anche tra i giudici? Ognuno fa come gli pare.