martedì 31 dicembre 2024

Gli haters del Cristianesimo: Sapiens Sapiens e la storicità del Natale cristiano.

Anche quest'anno, nel periodo natalizio, l'attività degli haters, invece di prendersi un momento di pausa per rispetto di una festività così cara ai cristiani, al contrario si accanisce con maggiore forza per cercare di far più scalpore possibile e, magari, raccogliere più abbonati e soldini...


Tra i tanti video, più o meno sconclusionati e riportanti le solite sciocchezze trite e ritrite sul Natale, ho scelto ancora una volta quello dell'hater Pierluigi Fratarcangeli, curatore del canale YT Sapiens Sapiens. Già dal titolo, "COME I VANGELI INVENTANO UN NATALE MAI ACCADUTO" si capisce immediatamente l'intento sensazionalistico volto ad attirare l'attenzione e cercare di creare imbarazzo per chi non è addentro alla materia. I Vangeli sarebbero solo sciocche leggende, delle fiabe che inventano fatti mai accaduti, praticamente delle imposture che presenterebbero solamente una sovrastruttura teologica che ha travisato completamente la reale figura storica di Gesù di Nazareth.

Cadendo nella sua solita fallacia logica dell'appello all'autorità, Fratarcangeli giustifica questo sprezzante giudizio con le tesi presentate dalla teologa (quindi neppure una storica) Uta Ranke Heinemann che nel suo libro "Così non sia" rivendica il suo diritto al dubbio di fede in quanto le vicende dei Vangeli non sarebbero mai avvenute realmente. Fratarcangeli, quindi, si arroga il diritto di dileggiare i vangeli, gettare discredito su di essi e disorientare le persone che hanno la disavventura di capitare nel suo canale, basandosi solo su UNA fonte, cioè le riflessioni della teologa Ranke Heisemann.

Ma come spesso accade, siamo di fronte alla solita tempesta in un bicchiere d'acqua. Quello che dice Fratarcangeli, con fare di chi ha scoperto l'inganno e lo rivela al volgo ignorante, è già ampiamente conosciuto dalla critica storica dei Vangeli. Basta citare personaggi come Alfred Loisy, Rudolf Bultmann, J. P. Meier, Dietrich Bonhoeffer, ecc. che molto tempo prima della teologa tedesca già individuavano nell'esegesi dei Vangeli un sistema particolare per esporre fatti e contenuti. In sostanza i racconti della nascita di Gesù sono tipicamente dei Midrash, cioè una narrazione teologica che va in profondità, oltre al semplice dato letterale.

Ma allora i vangeli mentono e non possono essere considerati dei documenti storici come dice Fratarcangeli? Ovviamente le cose non stanno in questi termini, Fratarcangeli è sostanzialmente un ignorante e non sa che il concetto di storiografia che abbiamo noi moderni è profondamente diverso da quello degli antichi. Per la moderna storiografia è assolutamente indispensabile riportare i fatti in modo preciso ed esatto, ciò deriva dalla cultura positivistica della nostra epoca, ma in antichità il concetto di verità storica prescindeva dall'esattezza del dettaglio. Ad esempio lo storico Plutarco nel raccontare la vita di Alessandro Magno afferma chiaramente di aver riportato solo alcuni episodi della sua vita, quelli che per lui descrivevano meglio la personalità del condottiero macedone.

Per gli antichi la conoscenza della verità di un fatto o la descrizione di un personaggio doveva comprendere il suo senso ultimo, cioè non era tanto importante ricostruire alla perfezione come si sono svolti veramaente i fatti, ma far trasparire il senso di quegli avvenimenti. Secondo la loro concezione aristotelica della realtà per capire totalmente un evento si deve ricercarne la causa, sia iniziale che finale, cioè il senso ultimo. Ad esempio lo storico Tucidide nel suo trattato storico sulla guerra del Peloponneso del V secolo a.C tra Atene e Sparta, afferma apertamente che i famosi discorsi di Pericle li ha inventati lui per poter descrivere la personalità del dittatore ateniese. Una cosa del genere sarebbe assurda per uno storico moderno, ma all'epoca non si avevano queste esigenze di esattezza.

Grazie agli importanti studi di Richard Burridge, eminente teologo e biblista britannico, sappiamo che i vangeli non differiscono dallo stile letterario e storico delle opere biografiche a loro contemporanee, come quelle di Filostrato, Svetonio, Plutarco, ecc. Quindi quando gli evangelisti ci parlano di Gesù, la loro prima esigenza non è quella di riportare esattamente, nel dettaglio, cosa ha fatto e detto, ma far trasparire chi è Gesù alla luce della sua resurrezione. Quindi, i vari avvenimenti riguardanti la vita di Gesù, non sono rappresentati attraverso l'esattezza storiografica, ma attraverso il loro significato. Agli evangelisti interessava l'essenza dell'esistenza di Gesù, non il dettaglio storico. il famoso Dale C. Allison, professore di Nuovo Testamento al Princeton Theological Seminary, New Jersey di Princeton, nel descrivere il Gesù storico, afferma: "I Vangeli ci restituiscono un ritratto vero ed autentico di Gesù, ma nella sua essenza e non nell'esattezza del fatto".

Il Natale di Gesù, molto probabilmente non è avvenuto come viene descritto, ma è riportato nella sua essenza, nel suo significato autentico cioè la venuta del profeta vaticinato dalla Scrittura, il Messia, secondo la testimonianza dei testimoni che hanno visto ed udito. I Vangeli, quindi, non raccontano una falsità, ma testimoniano ciò che nell'essenza hanno percepito coloro che lo hanno visto, secondo il modo di raccontare la storia tipico degli antichi. Quello che racconta Fratarcangeli è, quindi, una falsità, un voler mistificare la realtà storica dei Vangeli.


Bibliografia

Richard Burridge, "Che cosa sono i vangeli?", Brescia, Paideia, 2008;
Dale C. Allison, "Constructing Jesus: Memory, Imagination, and History" Baker Academic, 2013;
Adriano Virgili, "Incontro a Gesù. Saggio di apologetica cristiana" Rimini, Il Cerchio, 2017.

4 commenti:

  1. Interessante come sempre. Inoltre un felice anno nuovo, che il Signore ti accompagni sempre nel lavoro e nella vita.

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  2. Grazie, Luigi. Opera meritoria, la tua

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  3. Ottima ricostruzione. Aggiungo un ulteriore esempio. Lo storico Sallustio nella sua famosa opera La Congiura di Catilina, pur essendo uno storico, commette una serie di errori ed inesattezze che vanno esattamente nel discorso che dicevi tu. Dalla voce su Wikipedia dell' opera di Sallustio si legge infatti:
    Nel capitolo 17 la riunione segreta dei congiurati, pronti a dare inizio al piano eversivo, viene collocata nel giugno del 64 a.C., anziché, come concordano la maggior parte degli storici, l'anno seguente.

    Nel diciottesimo capitolo il racconto della prima congiura ignora completamente il ruolo, per niente secondario, avuto in quell'occasione da Cesare. Un altro errore cronologico è rappresentato dalla posposizione del Senatus Consultum Ultimum, cioè del decreto senatorio, stabilito il 21 ottobre del 63, che conferiva ai consoli i pieni poteri per sgominare la congiura, alla notte tra il 6 ed il 7 novembre, in concomitanza con la riunione dei congiurati nella domus di Porcio Leca (capp. 28 – 29).

    Nel capitolo 20, invece, Sallustio fa cominciare il discorso di Catilina con le parole della prima catilinaria di Cicerone. Spesso invece il capo della congiura si rivolge al console appellandolo l'inquilino dell'Urbe (cap. 31).

    Ed erano storici. E si pretende dai Vangeli quella esattezza e precisione che neanche gli storici del tempo garantivano.

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  4. ¿NACIÓ JESÚS EL 25 DE DICIEMBRE? https://teologiapresbiterian.wordpress.com/nacio-jesus-el-25-de-diciembre/

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