Tra i tanti miti anticristiani, ed anticattolici in particolare, che hanno ancora oggi un largo credito c’è sicuramente quello secondo il quale la Chiesa cattolica, a causa della sua supposta misoginia, avrebbe messo in dubbio, ed anche negato, che la donna avesse l’anima come gli uomini. Ovviamente si tratta di una menzogna inventata in ambiente protestante e poi, nel loro livore contro la Chiesa cattolica, successivamente divulgata a più riprese dagli illuministi nel XVIII secolo. Eppure, come tante altre sciocchezze che girano sul conto della Chiesa e dei cristiani, questa menzogna ebbe un credito smisurato al punto che persino opere di alto spessore storico come “La civiltà del Medioevo europeo”, testo cardine dello storico Paolo Brezzi, inciampa ingenuamente su una fandonia simile. Scrive lo storico torinese: “Il famoso concilio di Mâcon, che discusse se la donna ha l’anima, non è un caso isolato o assurdo, anche se la decisione fu favorevole alle donne, in base alla considerazione che Cristo era il figlio di una donna" (Paolo Brezzi, “La civiltà del Medioevo europeo” Eurodes, 1978, I vol. pag 482.
L’abbaglio è enorme, infatti non ci fu alcuna discussione a Mâcon, cittadina francese della Borgogna, sul fatto che la donna avesse o meno l’anima come l’uomo. Infatti di quel “Concilio”, che tra l’altro tale non fu in quanto si trattò solo di un sinodo provinciale, possediamo tutti gli atti ufficiali e di una discussione del genere non c’è alcuna traccia. Mai, in nessun documento della Chiesa ufficiale di ogni tempo, si ebbe una simile discussione. Ma, allora, da dove saltò fuori questa storia? Nel libro ottavo della sua “Historia francorum”, scritto alla fine del VI secolo d.C. da Gregorio, vescovo di Tour, che partecipò a quel sinodo, vi è una descrizione dei lavori. Il vescovo riportò anche che, in una pausa della discussione, uno dei vescovo partecipanti pose ai confratelli la questione, puramente linguistica e non teologica, se il termine latino "homo" possa essere usato nel senso allargato di "persona umana", e comprendere dunque entrambi i sessi, oppure è da intendersi nel senso ristretto di "vir", cioè di maschio e, quindi, non applicabile alle donne. Come risposta tutti gli altri vescovi fecero notare che nella traduzione latina della Genesi, secondo cui Dio creò l’essere umano come maschio e femmina, il termine “essere umano” era tradotto “homo” e, quindi, comprendente sia l’uomo che la donna ed, inoltre, che la definizione di Gesù come "figlio dell’uomo" (filius hominis), anche se egli fosse "figlio della Vergine", dunque di una donna. Si trattò, quindi, solo di una curiosità linguistica, nessuna disputa teologica. E’ lo storico francese Jen-Pierre Moisset, nella sua “Storia del cattolicesimo” che riporta come il protestante calvinista Pierre Bayle, nel suo “Dizionario storico e critico” nel XVII secolo, riprende questa storiellina, la manipola per i suoi fini e la usa come prova per dimostrare come alcuni vescovi cattolici dei primi secoli avevano negato che le donne avessero l’anima. Annota il giornalista e storico Francesco Agnoli: “Questa idea, nota il Moisset, fu avidamente ripresa, ampliata e propagandata come vera da molti polemisti anticattolici, nonostante la sua patente assurdità” (Francesco Agnoli, “Indagine sul Cristianesimo” Edizioni Piemme, Milano, 2010, pag. 18).
E, così, assistiamo ancora oggi, a più di un millennio da quel sinodo, che la menzogna di Bayle resiste e si diffonde gettando un discredito terribile sulla Chiesa cattolica. Eppure basta un minimo di conoscenza della storia del Cristianesimo per rendersi facilmente conto del fatto che una tale notizia non può essere altro che una ridicola “bufala”. Come è possibile ignorare le innumerevoli figure di donne che hanno avuto ruoli importanti nella Chiesa e che hanno avuto il loro peso nella storia? Molte di queste sono portate ad esempio come i dottori della Chiesa Santa Caterina da Siena e Santa Teresa d’Avila, S. Monica, la madre di S. Agostino, modello di mitezza e perseveranza, S. Teresa del Bambin Gesù, che, monaca di clausura, con la sua preghiera sorreggeva le missioni in terre lontane, S. Teresa di Calcutta, l’angelo della carità per milioni di diseredati, e così via… come si può pensare che la Chiesa si chiedesse se queste persone possedessero un’anima oppure no? Scrive uno degli storici del Medioevo più importanti, la Prof.ssa Regìne Pernoud: “Strano che i primi martiri che sono stati onorati come santi, siano delle donne e non degli uomini: sant’Agnese, santa Cecilia, sant’Agata e tante altre. Triste davvero che santa Blandina o santa Genoveffa fossero prive di un’anima immortale! Sorprendente che una delle più antiche pitture delle catacombe (nel cimitero di Priscilla) raffigurasse precisamente la Vergine con Bambino, ben designata dalla stella a dal profeta Isaia” (R. Pernoud “Medioevo. Un secolare pregiudizio”, Bompiani 2019).
L’illuminista Voltaire, nel suo incitamento alla demonizzazione della Chiesa cattolica ebbe l’occhio lungo a riprendere una frase del Bacone: “Calunniate, calunniate, qualcosa resterà”. E ci azzeccò in pieno, chi mai si sarebbe preso la briga, nel settecento, di andare a verificare le fonti? La cosa triste è che ciò avviene ancor oggi.
Bibliografia
Paolo Brezzi “La civiltà del Medioevo europeo”, Eurodes, 1978;
Vittorio Messori “Pensare la Storia”, Ed. San Paolo, Milano 1992;
Francesco Agnoli, “Indagine sul Cristianesimo”, Edizioni Piemme, Milano, 2010;
R. Pernoud “La donna al tempo delle cattedrali. Civiltà e cultura femminile nel Medioevo” Ed. Lindau, Milano, 2017;
R. Pernoud “Medioevo. Un secolare pregiudizio”, Bompiani 2019.
Non vi è dubbio che la leggenda nera abbia diffuso assurde bugie sulla storia della Spagna e sulla chiesa medievale. Ma questi miti anticlericali (e spesso anti-spagnoli) non solo hanno dimostrato di essere falsi. A volte sono autentiche assurdità: falsità come quella che la Chiesa credeva in una Terra piatta, che nell'anno Mille il Giudizio Finale profetizzato nell'Apocalisse sarebbe arrivato o che i Padri della Chiesa negavano che le donne avessero anime1. Altre leggende nere parlano addirittura di "tipizzazione" o tendenze luddite; come un presunto divieto ferroviario negli stati pontifici promulgato dai papi Gregorio XVI2 e Pio IX.
RispondiEliminaQuesta calunnia, mille volte smentita, non sembra mai morire. Padre Bertrand L. Conway ci dice: “La Chiesa cattolica non ha mai insegnato una tale falsità. Questa calunnia è nata da un'interpretazione errata, forse maliziosa, di un brano di San Gregorio di Tours nella sua Storia dei Franchi, 8, 20. In un Concilio che si tenne a Macón, (Francia), nel 585, un vescovo In una sessione privata disse che la parola homo non era pensata per le donne, ma solo per gli uomini. I vescovi presenti lì hanno dimostrato il contrario di lui, citando Genesi, V, 2. Avrebbero potuto anche dimostrarglielo con testi di Cicerone, Ovidio, Plinio e altri latinisti del genere. La disputa, quindi, non era affatto dogmatica, ma puramente grammaticale. " Tratto da http://www.fsanvicenteferrer.org/2011/05/la-iglesia-catolica-es-infalible.html (Il libro si chiama "Question Box" di P. Bertrand L. Conway, CSP.) 2 " Il papa attuò alcune riforme amministrative, giudiziarie ed economiche, non fu, come è stato ripetuto spesso, ostile alla ferrovia e introdusse alcune novità come le navi a vapore, il sistema metrico decimale, i vaccini e le assicurazioni, permettendo banche di credito e camere di commercio ”; La chiesa del XIX secolo: tra la restaurazione e la rivoluzione - Pagina 69 di Juan María Laboa 3 Pepe Rodríguez usò un documento falso per scrivere «Le bugie fondamentali della Chiesa cattolica». Juan Manuel Rodríguez, "La verità sulla« Taxa Camarae »", La Razón, 31.VII.02. 4 Pepe Rodríguez, come segno della sua ignoranza, ha ripetuto molto tempo fa le vecchie calunnie confutate: Papa Leone X "Da tempo immemorabile si è saputo quanto questa favola di Gesù Cristo sia stata proficua per noi". È più che dimostrato che questa frase è apocrifo. Fu un'invenzione satirica del protestante inglese John Bale, che dimostra chiaramente il rigore storico del signor Pepe Rodríguez. http://tektonics.org/lp/popeleox.html 5 Quodlibeta: Zero redux
RispondiEliminaChrist the Tao: Did Jesus Really Liberate Chinese women? Response... https://christthetao.blogspot.com/2015/09/did-jesus-really-liberate-chinese-women.html?spref=tw
RispondiEliminaGrazie Alfonso dei tuoi contributi, molto interessanti!!
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