giovedì 4 febbraio 2016

Il bigottismo laicista



Qualche giorno fa c'è stato il "Family day", la grande manifestazione a favore della famiglia "tradizionale", cioè quella naturale, formata da un uomo e una donna. Da ogni parte d'Italia migliaia e migliaia di persone sono convenute a Roma per affermare e ribadire la cosa più naturale che possa esistere: tutti i bambini hanno il diritto di amare ed essere amati dalla propria mamma e dal proprio papà. 

La manifestazione, com'era da aspettarsi, ha sollevato un coro variegato di contumelie laiciste, dagli insulti del presidente di "gaynet" Franco Grillini: "Manifestazione estremista ed omofoba", fino alle "paure" (sic) di Bobo Craxi. Ma ciò che mi ha fatto più impressione sono state le reazioni alle dichiarazioni della leader dei "Fratelli d'Italia" Giorgia Meloni. L'esponente politico, forse un po' ingenuamente, si è gettata in pasto ai leoni affermando pubblicamente di aspettare un figlio. Non l'avesse mai fatto, uno stuolo di menti "illuminate", tipo Luxuria o Litizzetto, hanno subito pensato bene di ricoprire la povera Meloni di insulti sessisti e volgari. Un attacco così impietoso da suscitare addirittura la difesa della Boldrini, notoria paladina delle ragioni laiciste. 

A me non piace il partito della Meloni, non sono d'accordo con molte delle loro posizioni. Non mi piace neppure il modo di far politica della Meloni stessa. Eppure ho trovato simpatica la sua uscita al Family day, mi ha dato l'impressione che non sia stata una sparata buttata lì per racimolare qualche voto. Mi è sembrato, invece, di vedere una gioia autentica per la maternità, una voglia di mettere in comune un suo sentimento. Molto probabilmente sapeva di andare incontro a scherni e lazzi, ma l'ha fatto lo stesso.

Gli scherni e i lazzi sono immancabilmente arrivati, ma stavolta mi sembrano ingiusti, mi danno l'impressione di un certo bigottismo del laicismo quando questo si trova in polemica sui temi sociali difesi dai cattolici, ma che cattolici non sono. Al Family day si difendeva la famiglia tradizionale formata da un uomo e da una donna, mica quella cattolica. Non bisogna essere per forza cattolici per reputare giusto il fatto che ogni bambino dovrebbe avere sempre un padre ed una madre.

Eppure, per i laicisti se una donna rivendica la felicità di poter amare assieme al suo uomo una nuova vita in arrivo, solo perché si trova al Family day, diviene una poco di buono perché non ha indossato prima l'abito bianco. Che tristezza.

48 commenti:

  1. Torno a farmi sentire...

    "Non l'avesse mai fatto, uno stuolo di menti "illuminate", tipo Luxuria o Litizzetto, hanno subito pensato bene di ricoprire la povera Meloni di insulti sessisti e volgari."

    Da quanto ho capito Luxuria ha augurato alla Meloni "Auguri e figli trans!", in che modo questo sarebbe un insulto? Precisamente, in che modo sarebbe volgare e in che modo sessista?

    Invece la Litizetto ha detto che è contradditorio andare al Family Day ed essere incinta senza essere sposati. La contraddizione non esiste perché il Family Day non era una giornata per coppie necessariamente sposate, OK. Ma stessa domanda di prima: dov'è l'insulto e in che modo sarebbe volgare e sessista?

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    1. Ciao Myself, bentornato.
      Insulti volgari e sessisti? Certamente! Prendere in giro una donna incinta, ironizzando sulla sua maternità e sulle caratteristiche del suo nascituro è volgare e sessista. Almeno lo è per me, ma anche a tanta parte dell'opinione pubblica

      http://www.askanews.it/top-10/solidarieta-di-boldrini-e-cirinna-a-meloni-colpita-da-insulti-sessisti_711723228.htm

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    2. "prendere in giro una donna incinta, ironizzando sulla sua maternità e sulle caratteristiche del suo nascituro è volgare e sessista."

      Lo hai già detto, io ti ho chiesto di spiegare il perché sarebbe un insulto.

      Leggiamo "Auguri e figli trans!", dunque: "trans" è forse un insulto? È l'abbreviazione comune per "transessuale", che è un termine scientifico, in particolare né volgare né dispregiativo.
      Trattasi di un augurio "sessista"? Ovvero orientato ad una qualche discriminazione verso un sesso? Nemmeno, in effetti non viene specificato alcun sesso e lo stesso augurio potrebbe riferirsi tanto al padre dei futuri bambini.

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    3. Certamente il termine "trans" non è di per sé un insulto, lo diviene nel contesto polemico in cui è pronunciato. Infatti Luxuria usa quel termine con un intento decisamente ironico e dispregiativo circa la gravidanza della Meloni perché sa che la deputata non si augura di certo di avere un figlio transessuale.

      E' un insulto anche sessista perché ironizza sulla gravidanza e la maternità, cioè momenti delicati e particolari tipici della donna.

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    4. "Luxuria usa quel termine con un intento decisamente ironico e dispregiativo circa la gravidanza della Meloni perché sa che la deputata non si augura di certo di avere un figlio transessuale."

      Che Luxuria usi il termine in modo ironico posso essere d'accordo, ma in modo dispregiativo non riesco a capire come: Luxuria disprezza i transessuali o le madri dei transessuali? :-O

      Che la Meloni si auguri di non avere figli transessuali è fondamentalmente un problema della Meloni.

      "E' un insulto anche sessista perché ironizza sulla gravidanza e la maternità, cioè momenti delicati e particolari tipici della donna."

      Come ho detto concordo che ci sia dell'ironia, ma questa non è certo sulla gravidanza. Una battuta (offensiva) sulla gravidanza da parte di Luxuria avrebbe potuto essere qualcosa del genere: "Brava ti sei fatta fottere e adesso metterai su 10 chili per avere la tua bella famigliola e dopo ti ritroverai con una vagina sbrindellata e un addome distrutto. Io invece tutta rifatta di silicone e single me la godo alla grande!"
      Però si da il caso che Luxuria non abbia detto niente del genere, ma abbia solo fatto un augurio sulle tendenze sessuali dei futuri figli e, in effetti, nemmeno abbia parlato della gravidanza in sé.

      Poi ti avevo fatto una domanda anche sulla Litizzetto, ma non hai risposto.

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    5. "Che Luxuria usi il termine in modo ironico posso essere d'accordo, ma in modo dispregiativo non riesco a capire come: Luxuria disprezza i transessuali o le madri dei transessuali? :-O"

      Luxuria certamente no, ma un figlio trans sarebbe uno choc per la Meloni e Luxuria lo sa e, quindi, per dispetto glielo augura.

      Ovviamente Luxuria si è limitato all'ironia, altrimenti se avesse detto le cose che tu hai riportato si sarebbe beccato una bella denuncia. Luxuria non è stupido.

      Sulla Litizzetto stendo un velo pietoso, più bigotta dei bigotti, dalla stupida ironia che non fa ridere nessuno. Un figlio è un dono prezioso, qualcuno da difendere ed amare, banalizzare e prendere in giro una cosa così preziosa non può non essere un insulto.

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    6. Boh, io la vedo così. Mi sembrano cose molto diverse. Vladimir, gli auguri li vada a fare a casa sua. Non sono affari suoi e non deve permettersi di auspicare un bel nulla per i figli altrui. La Litizzetto, invece, può ironizzare finchè gli pare sulle condotte personali di qualsiasi politico. In particolare è buffo vedere quanti politici cattolici o comunque sostenitori del Family Day abbiano rapporti famigliari più ingarbugliati dei protagonisti di Guerre Stellari. La Litizzetto lo ha detto, più volte, in termini anche più drastici: “Il Family Day è un ritrovo di persone all’aperto in cui preti, leader politici sposati, divorziati, risposati e frequentatori di prostitute dicono com’è bella la famiglia tradizionale”. Quindi, caro Luis, non condivido il tuo titolo: burlarsi dell’ipocrisia dei sostenitori del bigottume, non è bigottume, bensì difesa dal bigottume. Inoltre è un diritto ormai antico, che qui in occidente, guarda caso, ci siamo guadagnati.

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  2. Luis, stavolta non sono d'accordo con te.
    Non ci vedo nulla di volgare, nè tantomeno di sessista (come ha affermato pure la Cirinnà, la quale non ne fa e non ne dice una che sia una giusta!) nell'augurio della Luxuria (anche se, per come la vedo io, è più un malaugurio che un augurio :-) ). Nemmeno le parole della Litizzetto sono state volgari o sessiste, ma affermare che "una donna incinta non sposata che va al Family Day è come un vegano che va alla sagra della fiorentina" (questo più o meno è ciò che ha detto), è un paragone che non regge, dal momento che la Meloni, pur trovandosi in una situazione di peccato dal punto di vista cattolico, resta comunque una donna che ha avuto un figlio dal suo compagno; figlio che, quando nascerà, avrà una mamma e un papà, mica due mamme e due papà come nelle "famiglie" gay che tanto piacciono alla Litizzetto.
    Certo, se si sposasse, la Meloni sarebbe più coerente con lo spirito del Family Day.

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    1. Questione di punti di vista. La Meloni è stata presa in giro per il fatto di essere incinta, per me questo è un atteggiamento sessista. Il fatto, poi, che non si porti rispetto ad una persona che porta un'altra vita in sé lo trovo anche volgare.
      Comunque, quello che mi ha dato fastidio è stato il solito ricattello laicista, che ama ergesi a bacchettatore dei cristiani incoerenti, quando non capiscono che il Family day non è solo cattolico.

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  3. "il solito ricattello laicista, che ama ergesi a bacchettatore dei cristiani incoerenti, quando non capiscono che il Family day non è solo cattolico."
    Che vuoi farci, è gente molto limitata, oltre che velenosa.

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  4. E' anche possibile che l'augurio (o meglio: "augurio") della Luxuria sia stato fatto in buona fede. Dopotutto, per un transgender come lui/lei, avere figli trans è davvero una benedizione. Mi viene in mente un'intervista di qualche anno fa alla cantante siciliana, ovviamente di sinistra, Carmen Consoli, la quale dichiarò che gli sarebbe piaciuto metter al mondo un figlio gay.
    Tanto i sinistri quanto gli omosessuali stessi ignorano di essere, in realtà, gli "utili idioti" di un'ideologia disumana che, dietro il paravento dei nuovi diritti, mira a distruggere la famiglia e, in ultima analisi, l'umanità stessa. La suddetta ideologia - e questo un ateo non potra' mai capirlo - è di chiara matrice satanica; in altre parole, dietro a tutto l'ambaradan c'e lui, il Diavolo.

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    1. Almeno sul web parlo raramente delle mie convinzioni cristiane, sono abituato ad un linguaggio più laico per cercare di confrontarmi con chiunque. Facendo un'eccezione non posso che darti ragione: è sempre lui, l'avversario, che ci spinge a mettere se stessi al primo posto a scapito degli altri.

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  5. A proposito di Satanasso, ne approfitto per chiederti un parere su un pensiero che ho maturato in questi anni. Riguarda l'uso strumentale della teoria dell'evoluzione e il ruolo che, a nio avviso, il Diavolo ha giocato nell'annosa questione: "essere umano ontologicamente non diverso dagli animali vs. uomo creato da Dio a sua immagine e somiglianza".
    Sappiamo bene che uno dei cavalli di battaglia dell'ateismo è da sempre l'evoluzionismo, in particolare il darwinismo. "Condividiamo il 98% del nostro DNA con lo scimpanzé" è una delle affermazioni più ripetute dagli atei, o meglio: dagli ateisti (tra cui troviamo famosi scienziati e intellettuali), quando intendono dimostrare che l'essere umano non è altro, in fondo, che "una scimmia nuda", non certo una creatura speciale, dotata di anima immortale, come noi credenti pensiamo. C'è chi addirttura, vedi Peter Singer, vorrebbe che alle grandi scimmie (scimpanzé, gorilla, orango) venissero riconosciuti i diritti umani.
    Ora, a me cristiano, questa esaltazione della scimmia (che va spesso di pari passo con una scarsa considerazione dell'embrione, del feto e persino - vedi sempre Singer - del neonato umano) mette un'inquietante pulce nell'orecchio: chi è colui che viene soprannominato "simia dei", ovvero "scimmia di Dio", in quanto scimmiotta il Creatore, lo imita alla rovescia?
    È appunto il Diavolo, il Nemico per eccellenza. Lungi da me affermare che le scimmie siano creature diaboliche (nemmeno il piu pericoloso e molesto degli insetti lo è), ma il fatto che, da Darwin in poi, la scimmia sia diventata una sorta di simbolo dell'ateismo e che l'argomento della vicinanza genetica tra la scimmia e l'uomo venga usato per negare la particolarità del secondo e, di conseguenza, negare l'esistenza di Dio, mi fa venire il sospetto che anche dietro a tutto questo (all'insaputa degli stessi ateisti) vi sia lo zampino di Lucifero.
    Cosa ne pensi, Luis?

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  6. Il succo del mio discorso è questo: c'è un'inquiente ironia nel fatto che, dietro all'esaltazione della scimmia in chiave anti-umana e anti-divina, vi sia un'altra scimmia, la simia dei appunto, il Diavolo. Non è ironicamente diabolico tutto cio'?

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    1. Guarda Max, con me sfondi una porta aperta! Anch'io sono cristiano e credo nell'influenza diabolica nel mondo. Tutta l'Apocalisse, l'ultimo libro della Bibbia cristiana, è l'esposizione del conflitto apocalittico (appunto) tra Dio e il principe di questo mondo, insomma la bestia.

      Agli inizi dell'era umana, così insegna la Genesi, il diavolo ha tentato l'uomo (inteso maschio e femmmina) paventandogli la menzogna di essere come Dio e che, quindi, può farne tranquillamente a meno. Come vedi è la stessa cosa che avviene oggi, l'uomo agisce come se Dio non esistesse e si attribuisce la facoltà di decidere cosa sia bene e cosa male. Ma alla fine non fa altro che il male, mascherandolo di un finto bene. Da qui la distruzione della legge morale.
      E' proprio vero: il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi. :-)

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  7. Ultimamente, poi, Satanasso pare essersi proprio scatenato. Tra un po' l'incesto e la zoofilia verranno considerate normali pratiche sessuali e saranno pure regolamentate dagli Stati, tanto quello che conta è che "love is love".
    Quelli che ripetono pappagallescamente slogan come "la Chiesa è anacronistica, è fuori dal mondo", nemmeno immaginano di fare alla medesima un bellissimo complimento: se infatti, come sappiamo, il Diavolo è il principe di questo mondo, fa benissimo la Chiesa a essere "nel mondo ma non del mondo".

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  8. E’ tutta colpa del demonio, come ho fatto a non capirlo. Bastava sospendere ogni deviante pensiero razionale e procedere, onestamente, per simboli. Ora difatti vediamo solo per speculum in enigmate, ogni altra pretesa era maligna. Adesso che mi avete aperto gli occhi, tutto mi è più chiaro. Vi ringrazio.
    E pensate all’astuzia del satanasso, che ancor prima che inventassero il cristianesimo si era già messo all’opera per creare una fittizia immagine bonaria della scimmia, da tramandare ai posteri. Nei templi (ovviamente demoniaci) dell’antico giappone le tre scimmie invitavano ed invitano, quasi cristianamente, ad astenersi dal vedere, dire o ascoltare qualcosa di male. Ah, quale perverso sotterfugio! Per non parlare del rispetto devoto che veniva loro attribuito nell’antico Egitto. Ma tutto si svela già nella (diabolica) religione indù che divinizza addirittura un Dio scimmia, ossia chiaramente il Diavolo, che però gli stolti abitanti della penisola indiana considerano per secoli simbolo di fedeltà e abnegazione.
    Per fortuna, finalmente, arriva il cristianesimo a portar la luce: la scimmia è stupidamente imitativa e quindi facile preda del peccato che il diavolo sparge a piene mani; è tanto caricatura dell’uomo, quanto di Dio e rappresenta l’Avversario destinato alle catene della sconfitta; è poi simbolo diretto di alcuni peccati come la Vanità (si vedano i quadri di Bosch) e la Lussuria (si faccia un’istruttivo giretto al satanicissimo Zoo di Pistoia).
    Del resto tutti gli infernali protagonisti di questa vicenda la rievocano: Luxuria ne richiama direttamente il vizio, Craxi il nome (“Bobo” significa proprio scimmia in diversi dialetti giapponesi), la Litizzetto nella sua opera apertamente blasfema “La Iolanda furiosa” osa scrivere un intero capitolo su “Piccioni e Scimmie” per ricordarci, astutamente, che quest’ultime in india sono sacre, mentre noi non veneriamo nessun dio con la testa di piccione. Quanto alla Cirinnà, adusa a festeggiare la “giornata mondiale del gatto” (altro animale che esprime una simbologia notoriamente satanica) si è addirittura spesa per far sancire, nel nostro stesso paese, il divieto di sperimentazione su scimmie definite oscenamente “antropomorfe” quali, scimpanzè, oranghi, gorilla, gibboni, bonobo.
    Chissà quali altre terribili scoperte ci porterebbe un indagine più approfondita.
    Però - e vi chiedo solo questo - non esagerate, perché non occorre essere fuori dal mondo per congetturare su base simbolica.
    Forse basta essere fuori come una terrazza.

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    1. Ah, ah, ah, ah, ah, ah, Bellissima Felsy!!!!
      Hai capito, Max, perché parlo raramente del diavolo?

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  9. Felsy crede di essere simpatico e, come al solito, non capisce una mazza di quello che uno scrive. Un bonobo con la meningite possiede senza dubbio una capacità di comprensione maggiore. È il sinistrume, bellezza.

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    1. Peccato che io non sia di sinistra eppure mi trovi in accordo con il sarcasmo fatto da felsineus.

      Il Diavolo? Davvero?

      Questo è un classico caso in cui vale la Legge di Poe (Nathan, non Edgar) e non si riesce a capire se DevilMax sia un troll che prende per il culo chi crede nel Demonio, o sia effettivamente convinto di ciò che scrive. Propendo per la prima, perché chi teme il Diavolo difficilmente sceglierebbe un nickname che inizia con "Devil".

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  10. Povero diavolo,
    ho testè letto anche i tuoi interventi sul culto mariano: Luis non ti vuol dare una mano, devo fare tutto io. Non è che mi cruccio per quel che mi dici, per carità, non sono una mammoletta ed è ovvio che sei solo un ragazzino un po’ incasinato: sia chiaro che per me puoi parlare come vuoi e come puoi.
    Tuttavia, il fatto è che il tuo modo di esprimerti è spesso disgustoso. Celartelo non è renderti un buon servigio. A me dunque pare piuttosto ovvio che se scrivi su un sito cattolico sembri un troll (qualche dubbio l’ho avuto anch’io, qui) e che se parli con chi, oggi, deve ancora difendere i diritti civili delle persone, appari, nella migliore delle ipotesi, come un offensivo retrogrado. Ti hanno detto in questi anni che l’educazione, era un’invenzione - ovviamente delle sinistre - da rigettare e che coincideva con quello che in inglese si definisce “politically correct”. Ahimè, era una cazzata. Ad esempio, quando parli vilmente di “terga aperte”, ti poni automaticamente fuori dalla possibilità di risposte civili. Allora, ti avevo graziato, perchè ti avrei subito dovuto rispondere di venire a controllare anche le mie: sono eterosessuale, ma non voglio privilegi (e tu mi rappresenti come un tipico esponente della sinistra e, quindi, in me, deve scattare immediatamente il riflesso egalitario). Poi pure ‘sta faccenda del bonobo...andava anche bene, diavoletto. Oddio, per me il bonobo è di destra ed è molto vicino alle tue posizioni, dato che vive ancora tra gli alberi. Comunque era o.k., dai. Ma tu c’hai voluto aggiungere la meningite. La meningite? Ma lo sai quante persone ci rimettono la pelle, ogni anno? Hai bisogno che ti descriva le modaltà? Ma dai! Se vuoi dialogare, devi avere più rispetto e simpatia per le persone. Per le persone, dico, non per me (che la tua simpatia non desidero affatto). Altrimenti troverai solo porte chiuse e finte porte aperte.

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  13. @felsineus
    "se parli con chi, oggi, deve ancora difendere i diritti civili delle persone, appari, nella migliore delle ipotesi, come un offensivo retrogrado".
    I diritti civili delle persone???
    Quando mai è esistito il diritto al matrimonio e il diritto al figlio?
    Ma se nemmeno sapete cosa significa la parola "diritto", che cavolo parlate a fare?
    Che dialogo ci può mai essere con persone che ignorano la logica e negano la realtà? Che considerano ogni scureggia dei movimenti LGBT un diritto inalienabile?

    "Quando parli vilmente di terga aperte..."
    Che la sinistra d'Occidente sia passata dal pugno chiuso alle terga aperte (degli amichetti gay) è un dato di fatto. Se n'e' accorto pure qualche esponente della sinistra stessa: vedi, in Italia, i filosofi Diego Fusaro e Giuseppe Vacca.

    "Se vuoi dialogare, devi avere più rispetto e simpatia per le persone. Per le persone, dico, non per me (che la tua simpatia non desidero affatto). Altrimenti troverai solo porte chiuse e finte porte aperte".
    Senti da che pulpito! Da uno che, nei confronti di chi non la pensa come lui, ha usato e usa epiteti come "oscurantista", "retrogrado", "cattofascio" ecc.
    Ma lo sai che sei uno spasso? :-)
    Felsy, un consiglio: invece di perdere tempo a parlare con i cattofasci come me e Luis, unisciti a quel fulgido esempio di civiltà (e di slip leopardati) che va sotto il nome di Gay Pride. Vai a manifestare per gli "incontestabili diritti" delle coppie omo. Vai, vai...

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  14. @myself ("All by myself, don't want to be... all by myself, anymore")
    "non si riesce a capire se DevilMax sia un troll che prende per il culo chi crede nel Demonio, o sia effettivamente convinto di ciò che scrive."
    Perché non dovrei essere convinto di ciò che scrivo? Sono cattolico (ergo, medievale, retrogrado e oscurantista), perciò credo nell'esistenza e nell'azione di Satana nel mondo, nelle vicende umane passate e presenti.
    Tu non ci credi? Affari tuoi.
    Tu pensi che io sia un troll? Affari tuoi.

    "chi teme il Diavolo difficilmente sceglierebbe un nickname che inizia con Devil"
    :-) :-)
    DevilMax è un nickname cui sono affezionato per ragioni molto diverse da quelle che credi tu. E' il nick che ho scelto quando, undici anni fa, mi sono iscritto al forum di Zagor, il famoso eroe dei fumetti della Sergio Bonelli Editore. Uno dei numerosi nemici di Zagor si chiama Devil Mask: si tratta di uno stregone pellerossa che cela il suo volto dietro una maschera demoniaca. Dato che il mio nome è Massimo (Max), ho pensato di fare un gioco di parole e sostituire la "Mask" del succitato personaggio zagoriano con "Max": ecco quindi "DevilMax". Quando ho iniziato a postare su Apologeticon, ho conservato il suddetto nick (con il quale peraltro mi ero gia' registrato su Google), ma su altri siti e blog mi firmo semplicemente Max.
    Ad ogni modo, è davvero buffo nonché significativo che a darmi del troll non sia stato Luis (che è una persona intelligente), ma tu e felsineus. Fa capire molte cose su come funziona la vostra testolina.

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  15. A proposito, ben ritrovato Myself. Propendi per la tesi del Demone-Troll? Mmmmh… Tutto sommato, mi sa che hai proprio ragione. E sai che gran soddisfazione dev’esser stato il portar Luis a parlar del diavolo (fa parte del pacchetto-vacanze e Luis è in grado di trattare la questione con stile e consumata prudenza) o rifilargli nel blog qualche porcheria frammista a qualche ineffabile banalità sulla religiosità del nostro meridione. In ogni caso, per quel che mi riguarda, Luigi, il nostro ospite, ci mette la faccia ed ha diritto che i suoi interlocutori siano altrettanto leali. Ed io, vabbè, avrò perso un po’ del mio tempo a rispondergli; ma in fondo, Troll o non Troll, non cambia nulla. Che m’importa degli atteggiamenti interiori, mica son la Sacra Rota. Comunque, non è questo il modo. E perciò, quod scripsi, scripsi.

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    1. Che piccolo, meschino individuo che sei, Felsy.
      Un poveretto incapace d'intavolare una discussione costruttiva, di argomentare i suoi "pensieri". Una zecca sinistrorsa che ammorba un blog di apologetica invece di stare coi suoi simili, un patetico vigliaccuccio che invece di rispondere nel merito (vedi mancate risposte alla mia domanda sul diritto al matrimonio e - nell'articolo riguardante la Boldrini - sulla Costituzione), si rifugia in un sarcasmo da quattro soldi.
      In poche parole, un pover'uomo.



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    2. Rispondo qui visto che il thread si sta già frammentando eccessivamente.

      @DevilMax

      "Perché non dovrei essere convinto di ciò che scrivo?"

      Perché uno che nel ventunesimo secolo tira in ballo il diavolo al riguardo dell'evoluzionismo e delle cause LGBT - o ha ricevuto un lavaggio del cervello da piccolo, o vuole trarre in inganno l'ospite Luis, facendogli dire altrettante scemenze così da poterlo screditare.

      "Sono cattolico (ergo, medievale, retrogrado e oscurantista), perciò credo nell'esistenza e nell'azione di Satana nel mondo, nelle vicende umane passate e presenti."

      A questa rispondo più avanti...

      "Tu non ci credi? Affari tuoi.
      Tu pensi che io sia un troll? Affari tuoi."

      Ah, senza dubbio. Ma non scrivere in un blog aperto al pubblico senza aspettarti delle risposte.

      "DevilMax è un nickname cui sono affezionato per ragioni molto diverse da quelle che credi tu. E' il nick che ho scelto quando, undici anni fa, mi sono iscritto al forum di Zagor..."

      Capito, io preferivo Tex Willer.

      "Ad ogni modo, è davvero buffo nonché significativo che a darmi del troll non sia stato Luis (che è una persona intelligente), ma tu e felsineus. Fa capire molte cose su come funziona la vostra testolina."

      Non ci vedo nulla di significativo, anzi trattasi della prassi. Normalmente i troll vogliono mettere in ridicolo l'ospite, quindi agiscono in modo tale che esso sia l'ultimo ad accorgersi della presa in giro.

      "Che piccolo, meschino individuo che sei, Felsy.
      [...]Un poveretto [...] zecca sinistrorsa [...] patetico vigliaccuccio [...] un pover'uomo."

      Ma davvero pensi che questi insulti tocchino in qualche modo felsineus?
      Non sono qui per prendere le sue difese, solamente prevedo a breve che rovescerai una eguale cascata di insulti contro di me e quindi ti anticipo: non c'è modo alcuno con cui tu possa offendere me o chiunque altri.

      Ad ogni modo, posso benissimo assumere che tu creda davvero a Satana.
      Dunque sentiamo:

      - Com'è che il Diavolo avrebbe condizionato la ricerca scientifica al fine di convincere gli scienziati che l'evoluzionismo sia corretto? Gli ha promesso fama e successo in cambio della loro anima, come si diceva dei chitarristi Blues?

      - Com'è che il Diavolo centrerebbe con l'omosessualità? Può forse condizionare l'orientamento sessuale delle persone? Ah già, il Diavolo è quello che ti tenta... ma come fa a tentare un uomo eterosessuale a farsi inculare da un altro uomo?

      - Ma soprattutto: Cosa ha da guadagnarci sto "benedetto" Diavolo? Gli piace fare i dispetti a Dio? Dio non potrebbe semplicemente ignorarlo come si fa con certi bulli? Ah, no, aspetta, Dio non era onnipotente? Perché semplicemente non elimina il Diavolo?


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  16. @myself
    "Perché uno che nel ventunesimo secolo tira in ballo il diavolo al riguardo dell'evoluzionismo e delle cause LGBT"
    Vai giù e vedi prima risposta.

    "Capito, io preferivo Tex Willer".
    Tex piace anche a me, così come Mister No (il mio preferito in assoluto), Martin Mystère, Nathan Never, Dylan Dog, Magico Vento ecc.
    Ci sono cresciuto con i fumetti bonelliani.


    "Ma davvero pensi che questi insulti tocchino in qualche modo felsineus?"
    Sinceramente, che Felsy venga toccato o meno dai suddetti insulti (che si è meritato in pieno, altroché), non m'interessa. Anzi: sbaglio io a rispondere ai suoi post. D'ora in poi devo ignorarlo.

    Passo ora alle tue tre domande, cominciando ovviamente dalla prima:
    A) "Com'è che il Diavolo avrebbe condizionato la ricerca scientifica al fine di convincere gli scienziati che l'evoluzionismo sia corretto?"
    Controdomanda: quando mai ho detto ciò che mi attribuisci?
    In realtà, ho scritto qualcosa di ben diverso. L'evoluzionismo in sè non è certo satanico, assolutamente NO! Anzi: esso resta, fino a nuovo ordine, la teoria più convincente per spiegare l'origine e le mutazioni delle specie che popolano la Terra.
    Ciò che per me è satanico è invece utilizzare le scoperte di Darwin & Co. per: 1. ridicolizzare la credenza in Dio; 2. ridicolizzare di conseguenza i credenti, sostenendo che la loro religione è infantile, menzognera e ostacola il progresso; 3. sostenere - come fanno diversi scienziati e filosofi (vedi Dawkins, Boncinelli, Coyne, Pievani ecc.) - che non vi è alcun salto ontologico tra gli animali e gli esseri umani; 4. affermare - come fa il già citato Peter Singer, filosofo marxista e animalista australiano considerato "uno dei pensatori contemporanei più importanti nel campo dell'etica" - che uno scimpanzè o un gorilla adulti valgono molto di più di un feto umano e persino di un bambino disabile, ergo: questi ultimi, secondo Singer, si potrebbero tranquillamente sopprimere; ai primi, invece, sarebbe giusto riconoscere alcuni diritti umani (una proposta, questa dei diritti umani ai primati, supportata anni fa in Spagna dal governo Zapatero.)
    Attenzione: molti ateisti influenti - come quelli che ho menzionato e come lo stesso Singer - sono in realtà strumenti inconsapevoli del Demonio. Infatti, essi, pur non credendo nell'esistenza Diavolo (chi non crede in Dio, non può certo credere che esista Satana), fanno comunque il suo gioco.
    In definitiva: da cattolico quale sono, penso che nella moderna esaltazione della scimmia in chiave ateistica vi sia, come ho già detto nel mio precedente post, lo zampino della "Scimmia di Dio", Lucifero per l'appunto.

    Continua...

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  17. B) "Com'è che il Diavolo centrerebbe con l'omosessualità? Può forse condizionare l'orientamento sessuale delle persone? Ah già, il Diavolo è quello che ti tenta... ma come fa a tentare un uomo eterosessuale a farsi inculare da un altro uomo?"
    Posto che per noi cattolici l'omosessualità rimane un' "inclinazione oggettivamente disordinata" (cit. Catechismo della Chiesa Cattolica) che - se viene praticata - costituisce un peccato mortale (che comporta quindi la dannazione eterna), non mi pare, nemmeno in questo caso, di aver scritto ciò che mi attribuisci. Mi spiego meglio: l'omosessualità è sì qualcosa di negativo, ma non è un prodotto di Satana.
    A mio avviso, invece, l'omosessualismo (cioè l'ideologia gay) è satanico eccome. La propaganda LGBT - che pretende non solo di equiparare il matrimonio etero all'unione affettiva e carnale tra due individui dello stesso sesso, ma persino equiparare la famiglia naturale (o tradizionale che dir si voglia) alla "famiglia" omosessuale - è satanismo bello e buono, satanismo spacciato per civiltà.
    Non è certo un caso che proprio l'Occidente, quell'Occidente che ha rinnegato le proprie radici cristiane e che perciò versa in una terribile crisi d'identità, sia in prima fila nel riconoscimento dei "diritti" delle coppie gay. L'omosessualismo è un chiaro sintomo della decadenza, secondo me irreversibile, dell'Occidente.

    C) "Cosa ha da guadagnarci sto "benedetto" Diavolo? Gli piace fare i dispetti a Dio? Dio non potrebbe semplicemente ignorarlo come si fa con certi bulli? Ah, no, aspetta, Dio non era onnipotente? Perché semplicemente non elimina il Diavolo?"
    Perché Dio non elimini Satana me lo chiedo spesso anch'io, ma, al tempo stesso, sono sicuro che, se non l'ha fatto finora, avrà avuto le sue buone ragioni. Come dice il proverbio, "i Suoi pensieri non sono i nostri, le Sue vie non sono le nostre".
    Tu mi chiedi cos'ha da guadagnarci il Diavolo nell'opporsi a Dio, e io ti rispondo che il principale obiettivo del Nemico è trascinare all'Inferno quante più anime possibili. Satana vive per questo. Dato poi che Dio gli ha concesso una certa libertà e che questi la usa per il suddetto scopo, non si tratta - da parte del Signore - di ignorarlo o meno, ma di mettere in guardia noi esseri umani dall'azione malefica di questo subdolo angelo decaduto e, inoltre, di darci i mezzi (la preghiera, ad esempio) per resistere efficacemente alle sue tentazioni. Tutto ciò, lungi dal mettere in discussione l'onnipotenza divina, testimonia semmai la libertà che Dio ha voluto concedere tanto ai suoi figli (noi umani, per l'appunto) che allo stesso Satana.

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  18. @myself
    "solamente prevedo a breve che rovescerai una eguale cascata di insulti contro di me"
    Come vedi, hai previsto male. Non mi piace insultare il mio interlocutore, a meno che questi - vedi l'insopportabile Felsy - non lo faccia per primo.

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  19. Complimenti Luis!
    La tua prima conversione da blog!
    E in sole due settimane!!
    Oppure, più semplicemente, se ben si conTrolla, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi…

    Devil Max 25 Gennaio 2016
    “Come sai, Luis, io non sono cattolico e non credo che Dio sia così buono e giusto come dicono la Chiesa e lo stesso Vangelo (se ricordi, ne abbiamo discusso in passato), ma mi trovo d'accordo con quanti, tra i cattolici, si trovano a disagio con Bergoglio.”

    Devil Max 9 Febbraio 2016
    “In definitiva: da cattolico quale sono, penso che nella moderna esaltazione della scimmia…”
    “Posto che per noi cattolici l'omosessualità rimane un' "inclinazione oggettivamente disordinata…"

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  20. Non sono cattolico praticante (non vado mai a Messa e prego molto di rado), quindi non mi posso definire un cattolico propriamente detto. La frequentazione della Messa e la confessione sono cose fondamentali al fine di potersi definire appunto cattolici.
    Tuttavia, mi sento cattolico di cuore e di cultura, paradossalmente molto più cattolico di tanti fedeli praticanti, che non conoscono né la Bibbia né il Catechismo né la storia della Chiesa. Ho qualche dubbio invece, come ho avuto modo di dire a Luis sul blog in più di un'occasione, sulla bontà infinita di Dio, e ciò soprattutto per via dell'esistenza di un luogo di sofferenza eterna come l'Inferno. Mi chiedo infatti per quale motivo Dio non ponga fine alla sofferenza inutile dei dannati, distruggendo questi ultimi definitivamente.
    Mi è poi al momento impossibile mettere in pratica tre importanti comandamenti evangelici: porgere l'altra guancia; amare il prossimo come me stesso; amare i nemici e pregare per loro.
    Per fare un esempio pratico, non riesco in alcun modo a voler bene a una persona così stupida e codarda come Felsy, un pover'uomo che si diverte persino a fare il Torquemada laico della situazione ("Ti ho scoperto: sei un troll!"). Fossi in Luis, lo caccerei dal blog calci nel sedere, ma poi, pensandoci bene, trattandolo in questo modo gli farei solo un piacere: per i " sinistrorsi sodomiti per procura" come lui, un calcio nel didietro equivale a un'intensa stimolazione erotica.

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  21. Un'altra cosa mi preme di dire riguardo al mio particolare modo di essere cattolico: negli anni scorsi, ero molto più critico, per non dire apertamente ostile, nei confronti della Chiesa Cattolica e dei suoi insegnamenti. Paradossalmente, è stato proprio l'atteggiamento borioso e sprezzante, nonche' la palese disonesta' intellettuale, degli atei e dei sinistrorsi alla Felsineus (di cui purtroppo il web è pieno), a farmi cambiare, spingendomi ad approfondire la dottrina e la storia della "barca di Pietro". Più m'informavo e più la mia antipatia nei confronti della Chiesa diminuiva, fino a lasciare il posto a una profonda ammirazione: checche' ne dicano i suoi nemici, infatti, alla "sposa di Cristo" l'umanità, e l'Occidente in particolare, deve moltissimo. Alla fine, quindi, anche l'ateismo più becero serve a qualcosa, anch'esso - senza volerlo - concorre a far risaltare la grandezza della Chiesa.

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  22. Dunque, ragioniamo.
    Mi sarebbe piaciuto poter dire: contrordine, Luis! Il merito della conversione ce lo spartiamo io ed Odifreddi (nella remota ipotesi in cui si riesca ad acchiappare il purgatorio).
    Ma resto piuttosto dubbioso: un cattolico deve definirsi cattolico, non “non-cattolico” e, tantomeno, “cattolico-a seconda-dell’interlocutore”.
    Potrebbe benissimo venire a casa del buon Luis ad insultare me (a molti sfugge il fatto che il nostro onore dipende da ciò che facciamo e diciamo e che ciò che diciamo, senza dubbio, ci qualifica personalmente), ma, normalmente, se interviene su un sito serioso come "Libertà e persona” non dovrebbe essere considerato "un troll anticattolico". Dagli interventi che fa, quasi sempre a ben leggere controproducenti per la causa che appare sostenere, sembra effettivamente un troll.
    Ebbene, transeat, dopo qualche prevedibile insulto arriva Myself, che pare spendere parole di gentile fair play, ma subito gli chiede come farebbe il diavolo ad indurre un eterosessuale a farsi “sodomizzare”. E non usa nemmeno il termine “sodomizzare”.
    E così, hai vinto, o Galileo. Ora sono confuso, proprio come voleva il Tarsiota. “Dove è mai il sottile ragionatore di questo mondo? Non ha forse Dio dimostrato stolta la sapienza di questo mondo?” Questo posto sta diventando un luogo troppo strano. Sparisco, solennemente sconfitto, in una nuvola e non riesco nemmeno più a capire se profuma di zolfo o violette (ho detto zolfo o violette, i fini dicitori qui presenti sono pregati di non elaborare altre ipotesi corporee e grossolane).

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  23. Carissimi, vedo che, senza remore e freni inibitori, vi siete vicendevolmente rappresentati i pareri che avete l'uno dell'altra. Bene, forse era una vostra necessità la cui soddisfazione vi avrà reso più sollevati.

    Come sapete io sono più geloso dei miei sentimenti e preferisco una conversazione più impersonale. Sarà, forse, perché non mi hanno fatto mai una bella impressione i blogs in cui abitualmente si attacca sul piano personale coloro che hanno convinzioni differenti.
    Io non credo che Devilmax sia un troll, tantomeno penso che Felsineus o myself siano da bannare per le loro idee. Ci mancherebbe altro! (non sono mica come Odifreddi).
    A mio modo di vedere chiunque è libero di pensarla come vuole ed ha il sacrosanto diritto di esporre le sue idee ed anche di criticare quelle degli altri. Per questo sul mio blog tutti possono dire quel che vogliono e nessuno sarà mai bannato per questo. Chiedo solo, se possibile, di evitare confronti sul piano personale, decisamente sterili ed inutili, ma di alimentare quelli sul piano delle idee e dei concetti, a mio modo di vedere molto più utili ed interessanti.

    Detto questo, chi vuole andarsene se ne vada, chi vuole restare resti, io sono sempre qua a portare avanti le mie idee e i miei convincimenti, disposto a confrontarli con chiunque venga a trovarmi.

    Un saluto.

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  24. Caro Luis, diciamo le cose come stanno: a me non importa che il minus habens in questione mi consideri un troll, ma non è giusto che, in un blog di apologetica cattolica, ogni discussione degeneri per colpa del solito noto, il quale è incapace di confrontarsi civilmente con chi non la pensa come lui. Il padrone di casa sei tu, quindi sta solo a te decidere se tollerarlo o meno; tuttavia, un po' di disciplina in più, secondo me, non guastarebbe. Trovo davvero assurdo che a casa tua, in un blog dichiaratamente cattolico, tu stesso eviti di parlare, ad esempio, di Satana per timore che il Felsy o il myself di turno cominci a deriderti, a prenderti per matto.
    Sono loro che dovrebbero togliere il disturbo, sono loro fuori posto qui. Se ci considerano dei retrogradi fascisti, se ne vadano e basta, invece di rompere le scatole ogni due per tre.

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    1. Ma caro Max, a me Felsineus e Myself non disturbano affatto, se il livello della discussione è caratterizzato da correttezza ed educazione (e su questo non posso rimproverare nulla ai suddetti), per me va bene tutto. Io penso che c'è sempre da guadagnare nel confronto, forse ognuno di noi rimarrà sempre della propria idea, ma tutti coloro che leggono possono comunque saperne di più e farsi un'idea che, magari, ancora non avevano su argomenti come quelli che io tratto troppo spesso mistificati o solamente ignorati dalla storiografia "ufficiale".

      Come dici bene il mio è un sito di apologetica, cioè difendo la storia della Chiesa e dei cristiani che è troppo spesso mistificata dalla storiografia laicista di stampo illuminista. Per fare questo il mio linguaggio deve per forza di cose essere scientifico, basarsi su documenti e rilevanze storiche. In questa sede mi sembra inopportuno parlare di realtà che attengono alla fede, proprio perché eliminerei ogni forma di dialogo. Quel linguaggio lo riservo per il mio ministero parrocchiale di catechista battesimale.

      Un saluto.

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  25. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  26. @Felsy
    "Ebbene, transeat, dopo qualche prevedibile insulto arriva Myself, che pare spendere parole di gentile fair play, ma subito gli chiede come farebbe il diavolo ad indurre un eterosessuale a farsi “sodomizzare”. E non usa nemmeno il termine “sodomizzare”."
    Questa mi era sfuggita. :-))
    Felsinello bello, fossi in te denuncerei immediatamente il cripto-omofobo e cripto-fascio Myself ai tuoi sod(om)ali del Riro: http://www.registrorazzista.it/

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  27. Oh, be’, Luis, io non ho perso il buonumore. Il mio principale auspicio è di non averti recato molestia eccessiva. Permettimi però di non concordare con la tua equanime ricostruzione ex post. Sinceramente, avrei gradito un tuo intervento il giorno 6, quando appunto i sacri canoni delle conversazioni impersonali sono venuti meno, non il giorno 10. Io, ti assicuro, a condizioni invertite, l’avrei fatto. E non ho risposto, se non due giorni dopo. Sono comunque sciocchezzuole, via.
    Certo, un po’ mi piange il cuore per aver perso l’occasione di approfondire degnamente i rapporti tra il diavolo e i primati: penso al “pianeta delle scimmie” che come romanzo risale alla famosa estate del libero amore del’63 e come film, al satanico ’68, proprio l’anno in cui John Lennon cantava “Everybody's got something to hide except me and my monkey”, la scimmia dell’eroina. E lo scherzo diventa amaro, perché qui qualcosa di laicamente diabolico, in cui una generazione si è persa, lo individuo anch’io. Ma forse avrei potuto aggirare il problema focalizzando l’attenzione sulla famiglia infernale, composta da Tarzan, Jane e Cita.
    Ovviamente, facendo un passo indietro, mi rifiuto di prendere seriamente in considerazione la possibilità di aver in qualche modo limitato le tue possibilità espressive. Con tutta franchezza, non vedo proprio come non si possa cogliere il significato ironico della tua risposta alla mia scorribanda scimmiesca, che, peraltro, spero me lo concederai, era rimasta nell’ambito della critica impersonale e che signficava apertamente: l’(ab)uso delle connessioni simboliche è folle e porta a conseguenze incontrollate ed assurde. Questo mi induce a pensare che i riferimenti personali (che, nonostante il tuo invito, a quanto pare perdurano elegantemente pure ora) non siano l’aspetto principale della questione e che l’uso di certi toni - in specie quelli grevemente evocativi od allusivi alla consumazione di atti omosessuali - fosse puramente strumentale e non diretto, a priori, ad un confronto di idee.
    Ci incontrammo, un dì, ricordi, non su un sito di apologetica, bensì di divulgazione della laicità, in cui tu eri ospite, proprio come sono io, oggi, sul tuo blog. Tu mi invitasti a cenar teco, ma io forse, come fantasma del Commendatore, ti ho infestato troppo a lungo.
    Allora scherzando ti chiamavo “Padre”, il motivo era complesso (e a giudicare dalla tua foto possiamo dirci coetanei, o meglio coevi) ora è bene che ti lasci alla cura dei tuoi vispi frugoletti.
    Stammi bene, vecchia volpe.

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    1. Caro Felsy, ho aspettato nella speranza che le acque si calmassero da sole. Certo Devilmax è stato un po' colorito, ma in fondo non mi sembra sia stato offensivo in modo inaccettabile. Però, visto che la cosa ti ha dato fastidio, faccio di nuovo appello a tutti di confrontarci sulle idee lasciando da parte gli "apprezzamenti" personali.

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  28. Caro Luis, grazie davvero della precisazione, era tutto quello che mi premeva: sono molto contento di poterti salutare come un ospite ch’è stato sempre più che corretto (oltre che paziente). Tutto il resto non conta.
    E’ mia opinione che siamo alla vigilia di un modesto e tardivo cambiamento dell’italico costume, ma il mondo continuerà a girare, il Bologna vincerà l’ottavo scudetto e in tanti, senza un nome, galleggeranno sul mare.
    Non ho rimostranze nei confronti di nessuno, non sono necessari tuoi moniti o inviti, conunque gentili. Non mi dispiace dire a Massimo che in fondo non lo conosco e che la sua simpatia ha un valore, come quella di tutti. Non mi sembra il caso di intervenire ancora sul tuo blog (ne ero del resto diventato ormai un fruitore saltuario e disattento). Alla fin fine, il diavolo del terzo girone del settimo cerchio aveva anche ragione: nel contesto attuale sono io ottusamente fuori posto. Certi discorsi ormai mi annoiano e, in effetti, mi infastidiscono alquanto. Ed è passato l’auld lang syne in cui ci siam divertiti a scambiarci inviti impropri, con Batman, Robin, la polizia di Gotham city ed altre sghembe metafore in precario equilibrio tra quello che si vuol dire all’altro, ma non ad ogni costo e quello che si cela per non esagerare o dispiacere, ma poi si dice lo stesso.
    Perciò, in breve, accetta il mio saluto ed estendilo a minstrel, immagino che lo senti. Me lo sono sempre immaginato come una specie di Angelo Branduardi degli analitici primi, chissà se ci ho preso.

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    1. Che tono grave, Felsineus! Animo! In fondo il tuo è solo un commiato, mica un testamento. Ovviamente sei padronissimo di pensarla come vuoi, ma non mi sei mai sembrato fuori posto. Sarà che non mi è mai piaciuto stare a suonarmela e cantarmela da solo, ho sempre preferito confrontarmi e tu, fin dai tempi di Resistenza laica, (il 2008 se non erro) non hai mai mancato di darmi questa soddisfazione. Dai, che ci siamo divertiti! Io me li ricordo tutti, sai, i tuoi personaggi! Non solo il dinamico duo, ma anche Tizio e Caia e la loro saga, il simpatico coniglietto, Galileo Galilei e tanti altri. Forse saranno state pure sghembe metafore, ma le dicemmo sicuramente senza volontà di offendere e questo lo considero un tesoro prezioso.

      Il caro Minstrel lo sento spesso, scrivo infatti anche su un altro blog in cui siamo coautori. Lui è sempre lo stesso, anche se non ho ancora capito se è più un musicista filosofo o un filosofo musicista. Gli porgerò senz'altro i tuoi saluti.

      Non mi resta che salutarti e farti tanti auguri per tutto, anche per il Bologna, che mi sembra alle soglie di una nuova era (beati voi, qui, per noi aquilotti, tira sempre una brutta aria)

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