
Ma non finisce qui, ora bisogna sorbirci anche la predica che il giornaletto rivolge al Papa considerandolo un estremista. Nella prima pagina dell'ultimo numero compare un Papa Francesco furente che, assieme alle caricature di un jihadista, di Marine Le Pen e di Nicolas Sarkozy, cerca di assalire un povero cagnetto con una copia del Charlie. L'accusa è chiara: il Papa dovrebbe rileggersi i Vangeli, "perché un buon cristiano non darebbe mai un pugno a chi insulta sua madre, ma porgerebbe l’altra guancia".
A parte il fatto che il Papa quando ha fatto quelle dichiarazioni non parlava assolutamente della reazione che deve avere il cristiano, ma metteva in guardia sul fatto che se si offendono gli affetti più cari è naturale che ciò provochi una reazione violenta e che, quindi, la satira, in previsione di questo fatto, non dovrebbe mai spingersi oltre tali limiti, occorre anche registrare l'ottusità mostrata ancora una volta dai redattori del giornaletto francese che ha causato le recenti violenze in Niger. In questo paese i cristiani rappresentano solo l’1% della popolazione, per il resto musulmana, ma hanno sempre vissuto in armonia, fino all’uscita del numero di Charlie Hebdo con la vignetta su Maometto. "Per i cristiani qui è suonata la sveglia, non sapevamo di avere nemici", spiega Boureima Kimso, capo dell’Alleanza delle chiese evangeliche in Niger.
Queste mezze tacche e parodie di giornalisti satirici, così ottusi ed ignoranti, che non riescono neppure a comprendere il senso dei discorsi del Papa, dovrebbero almeno avere il pudore di evitare di affrontare temi, come l'interpretazione del Vangelo, di cui sono totalmente avulsi.
Nessun commento:
Posta un commento