sabato 28 settembre 2013

La scusa dell'omofobia per distruggere la libertà di espressione

Non faremo pubblicità con gli omosessuali, perché a noi piace la famiglia tradizionale” E’ questa la frase considerata “omofoba” che Guido Barilla, rappresentante della nota industria italiana, ha pronunciato mercoledì scorso durante la trasmissione “La zanzara” di Radio24 e che ha scatenato un vero e proprio putiferio da parte di certa parte del mondo politico e delle associazioni omosessuali.

La Barilla ha semplicemente dichiarato quale sia il suo target commerciale, cioè la famiglia composta da un padre, una madre e dei figli senza offendere in alcun modo le unioni omosessuali. Cosa c’è di sbagliato in questa affermazione? Non sono forse le famiglie tradizionali ad essere composte da un uomo e una donna? E’ la famiglia italiana tipica e dal punto di vista industriale è a questo tipo di consumatore che la Barilla si rivolge. Per questo un’industria ed un imprenditore devono essere letteralmente criminalizzati? Cosa avrebbe fatto di male la Barilla per meritarsi la vergognosa gogna mediatica che è stata scatenata dalle associazioni gay e dai soliti politici sempre pronti ad alimentare la polemica per i loro interessi elettorali? Guida Barilla ha anche aggiunto che se la sua pasta non piace, i gay possono sempre mangiarsi un altro tipo di pasta. Si è assunto il rischio d’impresa, si è sentito libero di scegliere che tipo di prodotto realizzare e quale tipo di mercato puntare. Si è omofobi per questo? 

Ciò che ritengo maggiormente scandaloso in questa vicenda è che in nome di un falso polically correct nei confronti dell’omosessualità, viene di fatto negato il basilare diritto alla libertà di espressione. Tali manifestazioni di cieca intolleranza non possono non evocare i forti rischi di antidemocraticità connessi all’approvazione di una legge contro l’omofobia. Non ci resta che sperare che la disavventura della Barilla metta in guardia l’opinione pubblica.

54 commenti:

  1. Davvero sconcertante! (un saluto da "Cippo"!)

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    1. Grande Mirko,
      sono molto contento che qualcuno di Santa Monica si fa vivo!

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  2. @Luigi Ruggini

    "Ciò che ritengo maggiormente scandaloso in questa vicenda è che in nome di un falso polically correct nei confronti dell’omosessualità, viene di fatto negato il basilare diritto alla libertà di espressione."

    Falso. A Guido Barilla non è stato negato in alcun modo il diritto di esprimere il suo pensiero, né ora viene richiesto che gli sia negato. Semplicemente gli indignati dalle parole di Barilla hanno deciso - seguendo proprio il consiglio di Barilla stesso - di smettere di comprare i prodotti di tale marchio e proporre una campagna in tal senso. Dov'è (da titolo) che la libertà di espressione sarebbe stata distrutta?

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    1. @myself
      Le legittime parole di Barilla sono state accolte con un vergognoso boicottaggio di tutti i prodotti Barilla. Un modo tipicamente mafioso per impedire a qualcuno la liberta` d'espressione. E questo senza alcuna legge contro l'omofobia, figuriamoci con...

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    2. @Luigi Ruggini

      "Le legittime parole di Barilla sono state accolte con un vergognoso boicottaggio di tutti i prodotti Barilla."

      I consumatori sono liberi di decidere che prodotti acquistare, in base ai propri gusti, alle proprie esigenze, alla propria simpatia o antipatia per i produttori, i testimonial, le pubblicità o qualsiasi altra stronzata...
      Se un consumatore non è d'accordo con il pensiero di Guido Barilla è assolutamente legittimo che possa scegliere di smettere di comprare tutti i prodotti Barilla. Come è assolutamente legittimo che suggerisca ad altri consumatori, non d'accordo con il pensiero di Guido Barilla, di non comprare prodotti Barilla.

      "Un modo tipicamente mafioso per impedire a qualcuno la liberta` d'espressione."

      Macché mafioso. La mafia usa minacce e violenza, la campagna in questione contro Barilla è del tutto non violenta. Mi sa che hai le traveggole.

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    3. @myself
      Le traveggole le hai tu. La scomposta ed isterica reazione della lobby gay e' stata di una violenza inaudita, indegna di un paese civile.

      Si puo' pure non essere d'accordo e regolarsi di conseguenza, ma e' da mafiosi punire chi non la pensa come te lanciando crociate.

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    4. @Luigi Ruggini
      "La scomposta ed isterica reazione della lobby gay e' stata di una violenza inaudita, indegna di un paese civile."

      Guido Barilla è stato forse aggredito fisicamente? I negozi che vendono prodotti Barilla sono stati distrutti? I clienti affezionati di pasta Barilla sono stati aggrediti? No, semplicemente gli indignati hanno deciso di non acquistare più prodotti Barilla, proprio sotto suggerimento di Guido Barilla stesso, e di promuovere una campagna in tal senso. Non c'è alcuna violenza, quindi ripeto che tu hai le traveggole.

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    5. @Myself
      Ma vuoi ragionare? Perché ti rifiuti di vedere l'evidenza? Per parlare di violenza bisogna per forza arrivare al contatto fisico? Alla distruzione fisica dei prodotti Barilla? E' violenza anche l'atteggiamento di ottusa censura verso la libertà degli altri, è violenza non rispettare le idee altrui sparlando e boicottando. Se non si è d'accordo, lo si dice civilmente senza gazzarre e senza boicottare. Sei libero di non comprare i prodotti Barilla, ma non si istiga, con assurde crociate, gli altri a fare altrettanto.

      Certo che voi laicisti la democrazia è ancora solo una opinione...

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    6. @Luigi Ruggini
      "E' violenza anche l'atteggiamento di ottusa censura verso la libertà degli altri"

      Ma il pensiero di Guido Barilla non è stato censurato.

      "Sei libero di non comprare i prodotti Barilla, ma non si istiga, con assurde crociate, gli altri a fare altrettanto."

      Se un consumatore ha dei motivi per avercela contro un qualche prodotto è libero, oltre che di non comprarlo, anche di far conoscere a quanti più altri consumatori le sue ragioni e promuovere una campagna contro l'acquisto di tali prodotti. Ricordo ad esempio quando i cattolici mossero una accesa campagna contro il film "Il Codice Da Vinci". Loro non erano d'accordo con il contenuto di tale pellicola e perciò hanno incitato più gente possibile a non andarla a vedere. Si può anche dire che i cattolici facciano una campagna continua contro l'acquisto di contraccettivi.

      "Certo che voi laicisti la democrazia è ancora solo una opinione..."

      Combatti contro i mulini a vento. Qui la laicità e la religione non centrano proprio un bel niente, Guido Barilla se ne sarebbe potuto uscire con una qualsiasi altra affermazione che scontentasse una certa parte dei consumatori e questi avrebbero mosso una campagna contro i suoi prodotti. E io avrei detto le stesse cose, quindi darmi del laicista è semplicemente fuori luogo.

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    7. @myself

      "Ma il pensiero di Guido Barilla non è stato censurato"

      Ma io non ho mai affermato questo! E' stata censurata, nel senso di criticata, la libertà di espressione per cui non si è liberi di esprimere le proprie idee senza vedersi danneggiati da una pubblicità negativa e da boicottaggi.

      "Se un consumatore ha dei motivi per avercela contro un qualche prodotto è libero, oltre che di non comprarlo, anche di far conoscere a quanti più altri consumatori le sue ragioni e promuovere una campagna contro l'acquisto di tali prodotti"

      Giusto, sono perfettamente d'accordo.
      Ma in questo caso nessuno ce l'aveva con i prodotti della Barilla, bensì con le idee espresse da Guido Barilla ed è un vero atto antidemocratico danneggiare una persona, un'impresa e tutte le persone che vi lavorano perché si vuole impedire la libertà di espressione.

      Gli esempi del film "Il Codice da Vinci" e dei contraccettivi sono del tutto fuori luogo, in quanto in quei casi le proteste erano rivolte solo contro tali "prodotti", ritenuti intrinsecamente cattivi.

      "Qui la laicità e la religione non centrano proprio un bel niente"

      Sei un illuso, mio caro. La lobby gay, appoggiata dalla propaganda laicista, si comporta sempre in questo modo violento e prevaricatore, cercando di zittire con la forza ogni opinione che non gli piace. Un atteggiamento mafioso unico nel suo genere.

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    8. @Luigi Ruggini

      "la libertà di espressione per cui non si è liberi di esprimere le proprie idee senza vedersi danneggiati da una pubblicità negativa e da boicottaggi."

      La libertà di espressione riguarda il poter manifestare il proprio pensiero senza essere molestati. Guido Barilla non è stato molestato, perchè non comprare i prodotti Barilla e muovere una campagna in tal senso è una libertà dei consumatori. Guido Barilla la pubblicità negativa se la è fatta da solo.

      "Ma in questo caso nessuno ce l'aveva con i prodotti della Barilla, bensì con le idee espresse da Guido Barilla"

      Non ha importanza. In questo caso per gli indignati non comprare i prodotti Barilla significa non dare i propri soldi ad una persona di cui non si condividono le idee. Un po' come chi non guarda Mediaset perchè è di Berlusconi, magari i programmi televisivi in sé gli piacerebbero, ma non vuole arricchire un personaggio politico che non ama.

      "La lobby gay, appoggiata dalla propaganda laicista, si comporta sempre in questo modo violento e prevaricatore, cercando di zittire con la forza ogni opinione che non gli piace. Un atteggiamento mafioso unico nel suo genere. "

      Il tuo è un atteggiamento complottista unico nel suo genere.

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    9. Ti sbagli mio caro, Guido Barilla è stato proprio molestato, perché colpito per le sue idee, non perché i suoi prodotti fossero scadenti. E' legittimo organizzare ed inneggiare un boicottaggio solo per qualcosa di negativo e scadente, non perché non piace ciò che uno pensa. L'esempio di Berlusconi non regge affatto, infatti un boicottaggio delle sue imprese può essere motivato dal fatto che tale personaggio sia un poco di buono con innumerevoli problemi con la giustizia, mentre Guido Barilla è una persona per bene.

      "Il tuo è un atteggiamento complottista unico nel suo genere"

      Non credo proprio, il mio è l'atteggiamento di coloro che si sono stufati di assistere all'imposizione di una nuova dittatura e di sopportare l'ipocrisia del politically correct

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    10. @Luigi Ruggini

      " E' legittimo organizzare ed inneggiare un boicottaggio solo per qualcosa di negativo e scadente, non perché non piace ciò che uno pensa."

      Prima hai detto di essere perfettamente d'accordo con l'affermazione:

      "Se un consumatore ha dei motivi per avercela contro un qualche prodotto è libero, oltre che di non comprarlo, anche di far conoscere a quanti più altri consumatori le sue ragioni e promuovere una campagna contro l'acquisto di tali prodotti"

      Quindi se un consumatore ce l'ha con i prodotti Barilla per il motivo che "arricchiscono Guido Barilla, di cui non condivido il pensiero", allora è lecito che organizzi un boicottaggio. L'unica cosa importante è che il boicottaggio sia non violento e non menzognero (ad esempio distruggere i negozi o dire che la pasta Barilla è tossica).
      E ripeto che l'omosessualità non centra niente. Io sarei lo stesso a sostegno della libertà di tizio di non compare prodotti Dolce & Gabbana e indire una campagna in tal senso, perchè tizio ce l'ha con gli omosessuali.

      "Non credo proprio, il mio è l'atteggiamento di coloro che si sono stufati di assistere all'imposizione di una nuova dittatura e di sopportare l'ipocrisia del politically correct"

      Il tuo è un'atteggiamento ridicolo. Pensare che in Italia si stia imponendo una dittatura attraverso la pressione di una lobby gay è contro qualsiasi dato di fatto. L'Italia in Europa è tra gli ultimi paesi in fatto di diritti LGBT, se esistesse davvero questa lobby gay così potente l'Italia sarebbe tra i primi.

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    11. @myself
      "Quindi se un consumatore ce l'ha con i prodotti Barilla per il motivo che "arricchiscono Guido Barilla, di cui non condivido il pensiero", allora è lecito che organizzi un boicottaggio"

      Questa è pura follia!! Come può, un consumatore, prendersela perché un imprenditore guadagna? Ma che è matto? Cosa scrivi myself?
      Boicottare una persona per punirla di aver espresso un suo libero pensiero è solo pura M A F I A.

      "Io sarei lo stesso a sostegno della libertà di tizio di non compare prodotti Dolce & Gabbana e indire una campagna in tal senso, perchè tizio ce l'ha con gli omosessuali"

      Cosaaa!? Ma ti rendi conto di quello che hai scritto? Questo è puro razzismo!
      Spero proprio che tu ti sia confuso e che hai scritto una cosa che non volevi scrivere.

      "L'Italia in Europa è tra gli ultimi paesi in fatto di diritti LGBT

      Diritti? E quali diritti? Gli omosessuali vogliono tutto, anche ciò che non è un loro diritto. Almeno in Italia ce ne rendiamo ancora conto e cerchiamo di resistere.

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    12. @Luigi Ruggini

      "Come può, un consumatore, prendersela perché un imprenditore guadagna?"

      Un consumatore può decidere di spendere i suoi soldi come gli pare e piace.

      Se io dicessi: "Non compro prodotti Barilla perchè Guido Barilla è tutto spettinato e mi sta antipatico", le mie ragioni sarebbero stupide, ma sarebbe comunque una mia libertà non comprare. Conseguentemente se affermassi: "Anche voi altri non dovreste comprare prodotti Barilla, non vedete come è spettinato Guido? Quel tipo è un capellone, non comprate i suoi prodotti!", sarebbe ancora una mia libertà poterlo dire. Così come per Guido Barilla è libertà di espressione affermare che non farà mai spot con gli omosessuali.

      "Diritti? E quali diritti? Gli omosessuali vogliono tutto, anche ciò che non è un loro diritto. "

      Non hai risposto in merito, la questione non è cosa debba essere o meno diritto degli omosessuali. Ciò che ho detto è che è ridicolo che tu sostenga l'esistenza di una potente lobby gay in Italia. Perchè è un dato di fatto che l'Italia in Europa è uno degli ultimi paesi in fatto di diritti LGBT. Se tale lobby esistesse chiaramente in Italia ci sarebbero unioni per omosessuali, possibilità di adozione... ecc.

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    13. @myself
      il problema, mio caro, è che le motivazioni delle associazioni gay per il boicottaggio non sono affatto stupide, ma vergognosamente serie nella loro antidemocraticità. E' inutile che ciurli nel manico: la LOBBY GAY ha punito ferocemente con un danno d'immagine ed economico l'imprenditore Guido Barilla perché ha espresso liberamente il suo parere di preferire la famiglia tradizionale.

      In un paese civile si ribatte alle idee altrui con altre idee, non con la violenza e la prevaricazione.

      "Non hai risposto in merito"

      E, invece, si, infatti ho detto: "Almeno in Italia ce ne rendiamo ancora conto e cerchiamo di resistere" Ossia, la lobby gay esiste e sta prendendo sempre più piede, ma fortunatamente la presenza di un movimento d'opinione in difesa della legge morale naturale, sta in Italia cercando di resistere impedendo il falso riconoscimento di diritti inesistenti.

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    14. @Luigi Ruggini

      "la LOBBY GAY ha punito ferocemente con un danno d'immagine ed economico l'imprenditore Guido Barilla perché ha espresso liberamente il suo parere di preferire la famiglia tradizionale. "

      Ma falla finita con sta lobby gay, non regge. Guido Barilla ha fatto una certa affermazione e migliaia di italiani, omosessuali e non, si sono indignati e hanno protestato smettendo di comprare Barilla e suggerendo a tutti di fare altrettanto. È assurdo pensare che tutte queste persone indignate siano la fantomatica lobby gay o siano state pagate dalla lobby gay. Guido Barilla il danno di immagine se l'è fatto da solo attirandosi l'antipatia di una parte della domanda.

      "In un paese civile si ribatte alle idee altrui con altre idee, non con la violenza e la prevaricazione."

      ...questa non è violenza, non comprare i prodotti di una certa marca è una protesta pacifica. Essa non viola alcun diritto del signor Barilla. Infatti Guido Barilla non ha mica il diritto che gli altri comprino i suoi prodotti e non possano dire di non comprare pasta Barilla.

      Comunque ora il signor Barilla si è scusato, potresti aggiornare il post iniziale

      http://www.youtube.com/watch?v=XPkISOUlVz4

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    15. @myself

      "migliaia di italiani, omosessuali e non, si sono indignati e hanno protestato smettendo di comprare Barilla e suggerendo a tutti di fare altrettanto"

      Peccato, però, che si sono attivati tutti sotto precisi ordini da parte dei vertici delle associazioni gay e di politici di aree affini (come si può facilmente apprendere nel link associato al post).

      "..questa non è violenza"

      Ah, bella questa! Non condivido le idee di una persona, allora la punisco causandogli un danno economico e d'immagine. Se non è violenza questa...

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    16. Ah, dimenticavo. Le scuse di Barilla sono solo il penoso corollario di angherie a cui si è dovuto sottoporre il povero Guidi Barilla per evitare ulteriori danni.
      Quello che scritto nel post è tutto vero, perché dovrei aggiornarlo?

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    17. @Luigi Ruggini

      "Ah, bella questa! Non condivido le idee di una persona, allora la punisco causandogli un danno economico e d'immagine. Se non è violenza questa..."

      No, come ho già detto non è violenza. I consumatori possono scegliere cosa comprare e cosa no - e possono usare questa loro libertà anche come gesto di protesta contro gli imprenditori. Poi dire che a Guido Barilla è stato causato un danno di immagine vuol dire invertire causa ed effetto. Non è che gli indignati hanno danneggiato l'immagine della Barilla, è Guido Barilla che con una dichiarazione ha attirato l'antipatia di una fetta di consumatori, quindi il danno di immagine se l'è fatto da solo. Se poi sei proprio convinto che sia stata compiuta una violenza contro Guido Barilla, allora prova a dirmi precisamente di che tipo di reato si tratti.

      "Quello che scritto nel post è tutto vero, perché dovrei aggiornarlo?"

      Non devi cambiare quello che hai già scritto, ma per completezza puoi aggiungere che Guido Barilla si è scusato.

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    18. @myself

      "No, come ho già detto non è violenza. I consumatori possono scegliere cosa comprare e cosa no - e possono usare questa loro libertà anche come gesto di protesta contro gli imprenditori"

      E' questo quello che non vuoi capire! La protesta in sé sarebbe lecita se fosse stata fatta per protestare contro i prodotti Barilla perché cattivi, tossici o troppo costosi, oppure contro l'imprenditore stesso perché reputato una persona di malaffare, ecc.

      Invece, in questo caso, Guido Barilla ha solamente espresso un suo pensiero precisando quale siano le sue (legittime) scelte di marketing senza offendere nessuno.
      Non ha mica detto che la famiglia gay valga meno di quella tradizionale, ha solamente detto quale sia il target della sua azienda. E' una sua sacrosanta facoltà. Se una ditta è specializzata solo in abiti per uomini, avrebbe senso una protesta generale delle donne?

      Boicottare ed istigare al boicottaggio, vituperare pubblicamente una persona ed un'azienda, per punire una persona per aver espresso un suo libero pensiero, senza che abbia offeso nessuno, è un atto vile, di prevaricazione ed intolleranza, in una parola: un atto violento. Non c'è bisogno che vi sia la consumazione di un reato, un atto può essere violento anche solo moralmente.

      Il fatto che Guido Barilla si sia scusato (ma poi di che cosa?) non completa affatto il mio post che è incentrato solamente sulla reazione violenta e prevaricatrice delle associazioni gay, protesta scatenata esclusivamente per censurare una libera espressione di pensiero.

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    19. @Luigi Ruggini

      "E' questo quello che non vuoi capire! La protesta in sé sarebbe lecita se fosse stata fatta per protestare contro i prodotti Barilla perché cattivi, tossici ..."

      Ho capito il tuo argomento, ma per me non regge. Se ammetti che i consumatori siano liberi di decidere cosa comprare e di scambiarsi le proprie opinioni in merito allora questo vale per qualsiasi cosa. Per cui ripeto che avrei ritenuto legittima anche una protesta contro la Barilla perchè Guido Barilla ha i capelli troppo lunghi.

      "Invece, in questo caso, Guido Barilla ha solamente espresso un suo pensiero precisando quale siano le sue (legittime) scelte di marketing senza offendere nessuno."

      Sì, ma al solito le libertà non sono a senso unico. Guido Barilla è libero di esprimere i suoi pensieri in ogni ambito, ma anche i consumatori sono liberi di esprimere un pensiero del tipo "Non comprate pasta Barilla perchè Guido Barilla ha i capelli troppo lunghi".

      "Il fatto che Guido Barilla si sia scusato (ma poi di che cosa?) non completa affatto il mio post che è incentrato solamente sulla reazione violenta e prevaricatrice delle associazioni gay, "

      Lo completa a titolo informativo. Puoi sempre scrivere che il fatto che si sia scusato è segno di quanto le cattive associazioni gay lo abbiano messo alle strette.
      Poi tu ne fai tutta una questione sull'omosessualità, quando per me è irrilevante come ho già detto. Piuttosto avresti pensato che la protesta sarebbe stata ingiusta anche se Guido Barilla avesse detto qualcosa del tipo: "Non faremo pubblicità con i neri, perché a noi piace la famiglia bianca" ?

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    20. @myself

      "...allora questo vale per qualsiasi cosa"

      E perché mai? L'ho già detto: per protestare contro i prodotti (costosi, cattivi) è legittimo, ma per punire una persona che ha solo espresso un suo parere diviene un'insopportabile intolleranza. Protestare perché qualcuno ha i capelli lunghi è una scemenza, perché ognuno è libero di esprimersi come vuole, sempre a patto che non danneggi nessuno. Esattamente come ha fatto Guido Barilla.

      I consumatori, nel lanciare la crociata contro la Barilla, non hanno espresso un libero pensiero, ma esercitato un puro atto di intolleranza causando danni economici e d'immagine.

      "Lo completa a titolo informativo"

      Non m'interessa. Questa notizia si può leggere scorrendo i commenti.

      "Piuttosto avresti pensato che la protesta sarebbe stata ingiusta anche se Guido Barilla avesse detto qualcosa del tipo: "Non faremo pubblicità con i neri, perché a noi piace la famiglia bianca"?"

      Certamente si, una frase del genere è profondamente razzista, quindi da censurare fermamente. Nel caso in questione, invece, Guido Barilla ha fatto una distinzione tra la famiglia tradizionale e quella gay. Non c'è alcun razzismo in questo, infatti la famiglia tradizionale non è quella gay, così come la famiglia gay non è quella tradizionale.

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    21. @Luigi Ruggini

      "I consumatori, nel lanciare la crociata contro la Barilla, non hanno espresso un libero pensiero, ma esercitato un puro atto di intolleranza causando danni economici e d'immagine."

      Vabbeh, è inutile che mi ripeta sul perchè non si può considerare violenza, pertanto aspetto che qualcuno aggiunga qualche altro intervento in merito.

      "Certamente si, una frase del genere è profondamente razzista, quindi da censurare fermamente. "

      Hai qualche problema con la logica. Ti ho chiesto se avresti pensato che la protesta sarebbe stata ingiusta nel caso in cui Guido Barilla avesse fatto commenti razziali - e tu mi hai risposto "Certamente sì" (quindi ritieni che la protesta contro un Guido Barilla razzista sarebbe stata ingiusta) dicendo che una frase del genere sarebbe da "censurare fermamente" (quindi una protesta contro un Guido Barilla razzista sarebbe stata giusta, anzi necessaria). C'è una contraddizione.

      Comunque secondo i tuoi ragionamenti se Guido Barilla avesse detto davvero "Non faremo pubblicità con i neri, perché a noi piace la famiglia bianca", nessun consumatore avrebbe dovuto protestare, infatti sulla tua falsariga:

      "" Guido Barilla ha solamente espresso un suo pensiero precisando quale siano le sue (legittime) scelte di marketing senza offendere nessuno. Non ha mica detto che la famiglia NERA valga meno di quella BIANCA, ha solamente detto quale sia il target della sua azienda. E' una sua sacrosanta facoltà. ""

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    22. @myself

      "Vabbeh, è inutile che mi ripeta sul perchè non si può considerare violenza, pertanto aspetto che qualcuno aggiunga qualche altro intervento in merito"

      Sono d'accordo.

      "Hai qualche problema con la logica

      Scusami, ho letto male ciò che hai scritto scambiando il termine "giusta" per "ingiusta".

      "Non ha mica detto che la famiglia NERA valga meno di quella BIANCA, ha solamente detto quale sia il target della sua azienda"

      Questa tua interpolazione è assolutamente ingiustificata, infatti la famiglia composta da persone di colore NON HA ALCUNA DIFFERENZA con quella composta da persone con la pelle chiara. Mentre la famiglia composta da persone dello stesso sesso NON E' LA FAMIGLIA TRADIZIONALE cioè quella composta da un uomo e da una donna.

      Capita la differenza?

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    23. @Luigi Ruggini

      "Capita la differenza? "

      Purtroppo tu spesso non capisci la natura delle mie obiezioni. Tu hai scritto che è una sacrosantà facoltà di Guido Barilla dire quale sia il target della sua azienda. Quindi perchè Guido Barilla non potrebbe dire che il suo target sono le famiglie di individui bianchi? O le famiglie con un numero dispari di membri? O gli scapoli più alti di un 1.80cm?

      Io sono d'accordo con il fatto che un imprenditore possa dire a quali clienti punta. Perciò, coerentemente, a me va bene che un imprenditore dica che è interessato solo alle famiglie bianche. Questo non vuol dire che io supporti argomenti razzisti.

      Invece tu prima sostieni che un imprenditore possa dire quale sia il suo target, fondamentalmente perchè l'imprenditore in questione è a favore di una causa che ti sta a cuore, quella della famiglia. Poi però, nel caso di un ipotetico imprenditore razzista, tu non sostieni più che questo possa dire il suo target. Capisci che c'è di fondo una disonesta intellettuale? Nel senso che tu fai delle affermazioni ma quando queste ti diventano scomode allora aggiungi delle eccezioni - e che così facendo puoi sempre sostenere ciò che ti pare, in barba a qualsiasi interlocutore che segua un filo logico.

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    24. @myself

      Ti prego, risparmiami la predica! Sono le tue premesse ad essere errate.
      Tu dici:

      "Quindi perchè Guido Barilla non potrebbe dire che il suo target sono le famiglie di individui bianchi? O le famiglie con un numero dispari di membri? O gli scapoli più alti di un 1.80cm?"

      Non può dirlo perché nel caso delle famiglie con individui bianchi o neri la cosa avrebbe implicazioni razziste. Mentre gli altri esempi sono solo sciocchezze, una distinzione tra bianchi e neri ha certamente i connotati di una discriminazione razziale. Ciò è evidente perchè ci si riferisce a due razze della specie Homo sapiens

      Quindi, dire di preferire solo famiglie bianche equivale a commettere un atto di discriminazione razziale.

      Viceversa, dire di preferire per esclusivi motivi di marketing, la famiglia tradizionale rispetto a quella composta da persone dello stesso sesso, non è assolutamente una discriminazione perché, in effetti, la famiglia tradizionale ha delle precise caratteristiche che quella gay non ha.

      Spero che ora avrai capito.

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  3. http://giulianoguzzo.wordpress.com/2013/09/27/sorpresa-il-popolo-del-web-sta-con-barilla/

    un post "diverso". Ciao luis! :)

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  4. La mia consorte si è mobilitata autonomamente e non mi compra più le nastrine del bianco mulino! What a woman! E' proprio la mia half-apple. Però accidenti, come al solito, tutto il peso del progresso civile grava sulle mie spalle e sul mio breakfast. E sia! Sarò progressista ed eroico nel sacrificio...

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    1. Oh povero Felsy, sono distrutto dal saperti privato delle tue nastrine e per di piu' per supportare un atto di prevaricazione mascherato da progresso civile.
      La parte dell'inquisitore non ti si addice, rientra in te e convinci la gentile consorte della buona fede di "casa Banderas" :-)

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  5. Grazie per la solidarietà, ho provato a parlare del tuo "atto di prevaricazione", ma la mia signora mi ha guardato con sospetto, ha replicato che le mie nastrine le fa anche un'altra marca e mi ha chiesto se stavo ancora frequentando dei blogs strani... che ci posso fare, sono un libro aperto...
    Caro Luis, in verità, non ho armi per salvare il mio amato breakfast. Se avesse voluto, avrebbe potuto anche rinfacciarmi il fatto che, l'ultima volta che siamo stati a Cesenatico, me ne sono andato da un negozio non appena ho scoperto che vendeva anche gadget e paccottiglia varia raffigurante una delle tre glorie romagnole (Nenni, Mussolini, Raoul Casadei). Sono un maschio progressista, se non ho comprato i fazzolettini per lei, non posso chiedere una deroga per le nastrine che mi pappo io. Nemmeno il richiamo alla buona fede funzionerebbe. Ci rinuncio anticipatamente. Escluso ogni riferimento al caso de quo, non vi è dubbio che un retrogrado sia -quasi sempre - in buona fede. E questo lo rende ancora più pernicioso.
    Considerato tutto ciò, mi faccio gay ad honorem e aderisco all'espressa richiesta del lungimirante Sig. Barilla, che non intendo disturbare in alcun modo ("Se i gay non sono d’accordo, possono sempre mangiare la pasta di un’altra marca. Se a loro piace la nostra pasta e la nostra comunicazione la mangino. Altrimenti mangeranno un'altra pasta. Uno non può piacere sempre a tutti. Io rispetto tutti, facciano quello che vogliono senza disturbare gli altri.")

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    1. Ok! Caro Felsy, fatti anche gay e non mangiare i prodotti Barilla, è una tua libera scelta (non so che ne penserà la gentil consorte), ma se ti limiterai ad una silente e personale azione, sarai nel giusto. L'importante è non disturbare gli altri (cit. Guido Barilla)

      Un saluto dal Muuliinoo Biancoooo!!!

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    2. Forse le mie nastrine sono salve, il buon barilla ha già abiurato pubblicamente almeno quindici volte le frasi dal sen fuggite e ora, se leggi le ultime notizie, passa il suo tempo dalle mie parti, in pallosissime riunioni con il mitico Grillini e le presidentesse dell'arcilesbica.
      Ha anche detto che farà qualcosa di concreto per dimostrare la sua buona fede. Occhio, dunque, caro Luis, o tu che frequenti il sacro mulino: dovresti sapere che Banderas è una notissima icona gay. Sareste una coppia bellissima. Perché, sai, tu hai fatto l'esempio della "ditta specializzata solo in abiti per uomini" e hai parlato di legittime scelte di marketing. Ma ti sbagli. Si tratta di biscottini. E io già ti vedo, nel prossimo spot, girato da Almodovar, che ti gusti la colazione con l'aitante andaluso. Come si diceva una volta, chi va al mulino, s'infarina.

      Esprimere giudizi così transchant su una buona parte dei propri consumatori è, sul piano del marketing, un gesto apertamente suicida.
      Questa storia è solo un esempio della pochezza del ceto imprenditoriale italiano, impostato su logiche, appunto più familiste che di efficienza.
      E poi tu sei libero di crederti alle Termopili a difendere la legge morale naturale dall'assalto delle orde nemiche, ma chi gestisce un'impresa multinazionale deve sapere bene di trovarsi in un paese ancora socialmente sottosviluppato, circondato da paesi e mercati ben più progrediti sul piano del riconoscimento dei diritti civili e della cultura che li difende. Più che nello stivale, il disastro per Barilla è così arrivato d'oltreoceano. E più che dalle ire dei consumatori é arrivato direttamente dai distributori. Che non possono commercializzare con successo, nei paesi civili, un marchio che, a torto o ragione, assume una fama di cotal beceraggine. Bene hanno fatto le associazioni a mobilitarsi, il successo era garantito. Nei paesi industrializzati, caro Luis, le minoranze sono protette, prima di tutto, dal nuovo Dio, il Mercato, che pur avendo molti gravi difetti, in questi casi, si è dimostrato molto più umano e simpatico del vecchio Dio mediorientale.
      Pax vobiscum consumatoribus.

      Infine, per la millesima volta: si rispettano le persone, non le loro idee.
      Le idee vanno sottoposte a critica continua e contro le idee discriminatorie ogni persona è chiamata ad opporsi attivamente, con ogni mezzo lecito.
      Sei d'accordo? Allora tutto a posto.
      Non sei d'accordo? Beh, questa è la mia idea. E' ovvio, date le premesse, che la rispetterai.

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  6. Caro Felsy, raffredda le tue bollenti fantasie perché da questo punto di vista sono molto "tradizionale". Icona gay Banderas? Pveraccio che si deve fare per poter lavorare.
    http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2011/09/26/news/intervista_banderas-22223244/

    Trovo le scuse di Barilla una cosa veramente molto triste, un abbassare il capo sconfitto di fronte alla prevaricazione ed alla violenza di una lobby gay che ormai sta divenendo sempre più potente. Lo scatenamento delle ire del dio Mercato non è stato determinato dalla violazione di una legge di marketing, ma da una vera e propria rappresaglia messa in atto dalla lobby gay internazionale (e qui ci hai visto giusto) che ha fatto passare le parole di Guido Barilla come se fossero state un attacco all'omosessualità mentre erano solo una scelta imprenditoriale, forse sbagliata, ma solo una scelta, senza esprimere in alcun modo un giudizio sull'omosessualità. E' questo il vero pericolo, chi sfiora l'argomento dell'omosessualità, muore! Le parole di Guido Barilla non avevano niente di beceraggine, ma l'incauto imprenditore si era illuso di poter esprimere liberamente una sua idea ed è stato punito.

    Mio caro Felsy, capisci ora i miei timori per l'approvazione di una legge contro l'omofobia? Chi definirà cosa sia l'omofobia? Pensa se prevalesse un giudizio simile a quello che tu, myself e tantissimi laicisti avete espresso per le parole di Guido Barilla? Si scatenerebbe una caccia alle streghe, scenario tipico dei tuoi paesi civili e socialmente supersviluppati d'oltreoceano.

    E per concludere, sono d'accordo per il rispetto delle persone e delle idee che non siano discriminatorie. Il problema sorge quando queste non vengono fatte passare per tali.

    Un caro saluto.

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  7. @Luigi Ruggini

    "Pensa se prevalesse un giudizio simile a quello che tu, myself e tantissimi laicisti avete espresso per le parole di Guido Barilla?"

    Veramente io qui non ho espresso alcun giudizio sulle parole di Guido Barilla.

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    1. Ok, ma avallando l'iniziativa delle associazioni gay, hai indirettamente dato un giudizio negativo alle parole di Guido Barilla.

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    2. @Luigi Ruggini

      "Ok, ma avallando l'iniziativa delle associazioni gay, hai indirettamente dato un giudizio negativo alle parole di Guido Barilla."

      No, non è vero. Io ho detto che Guido Barilla ha diritto di esprimere il suo pensiero e che i consumatori indignati hanno diritto di lamentarsi, non ho preso posizione né a favore né contro i giudizi di uno o degli altri. Tu spesso confondi l'affermare che è nelle libertà di tizio compiere una certa azione, con l'affermare che è bene che tizio compia una certa azione. Tipo dire che un adulto è libero di fumare non implica dire che è buona cosa che gli adulti fumino, anzi magari chi afferma è di opinione contraria. Questi e altri tuoi errori logici trascendono da quale sia l'argomento in questione e vanno solo a tuo sfavore. Per questo quando prima di ho fatto notare che aggiungere eccezioni a una regola è intellettualmente disonesto, da parte tua sarebbe più intelligente prenderne atto rispetto che rispondere "risparmiami la predica".

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    3. E io mi son limitato a dire che si trattava di giudizi troppo perentori e sgarbati e lo ribadisco. È una mia opinione. Ma cosa c'entra la legge contro le discriminazioni?
      Per cultura, credimi, sono totalmente estraneo all'idea che i problemi si debbano risolvere col diritto penale e questo caso, che non riguarda per nulla reati o comportamenti illeciti, dimostra proprio che le risposte della società civile debbono arrivare prima, nella dialettica delle opinioni e con la mobilitazione delle persone.
      Ma non eri tu che, qualche post indietro, invocavi -peraltro anche tecnicamente a sproposito- un reato di vilipendio? Non sai che era considerato il reato d'opinione per antonomasia? Orsù, dunque, non temere per la tua scopa e per il tuo gufo e confida nella Costituzione. Il diritto alla libera manifestazione del pensiero è lì, è sovraordinato ad ogni norma penale presente e futura e vale per tutti: laici ed integralisti religiosi sono sulla stessa barca.

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    4. @myself
      Se tu affermi solamente che i consumatori hanno diritto a lamentarsi, allora sono d'accordo con te che non hai dato un giudizio negativo. Ma, se non ricordo male, tu hai anche appoggiato l'iniziativa del boicottaggio, quindi non puoi più nasconderti dietro ad un dito, ti sei schierato. Barilla ha espresso un suo pensiero, puoi non essere d'accordo, ma non è giustificabile la reazione violenta volta a punirlo fino al punto di costringerlo a rinnegare quello che aveva detto e a scusarsi.
      Prima di parlare di miei supposti errori logici cerca di rileggerti bene quello che scrivi.

      Non mi sento affatto intellettualmente disonesto, questa è solo una tua accusa fantasiosa che non regge. Mantengo sempre il punto, senza fare eccezioni. Quelle che tu scambi per tali non sono altro che specificazioni che apporto per far capire meglio la mia posizione di fronte alle tue continue critiche.

      @Felsy
      Anche tu, mio caro, non ti sei limitato a dire che Barilla aveva esagerato, ma ti sei riproposto di boicottarlo col sommo sacrificio della privazione delle nastrine a colazione. Penso proprio che tutto ciò sia traducibile con un forte giudizio negativo sulle parole di Guido Barilla.

      Il tuo paragone col reato di vilipendio è del tutto fuori luogo. Guido Barilla non ha in alcun modo vilipeso persone omosessuali, mentre a San Giovanni è stata vilipesa l'ostia rappresentata con un profilattico. Il reato di vilipendio non può essere considerato in alcun modo un reato d'opinione. La libertà di espressione non deve mai trasformarsi in un'occasione di offesa.

      Come sei ingenuo mio caro Felsy, pensi davvero che in Italia la Costituzione riesca a tenere a bada le smanie di onnipotenza della lobby gay? In realtà occorre tenere sempre alto il livello di attenzione, la mentalità laicista non sopporta opposizioni.

      Un saluto

      PS
      Devi esserti confuso, il reato di vilipendio non è stato da me invocato a sproposito, ma a ragion veduta. Sei solo tu che non sei stato d'accordo, ma si tratta solamente del tuo opinabilissimo parere.

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    5. @Luigi Ruggini

      "Ma, se non ricordo male, tu hai anche appoggiato l'iniziativa del boicottaggio, quindi non puoi più nasconderti dietro ad un dito, ti sei schierato."

      Ricordi male. Io non ho _appoggiato_ l'iniziativa del boicottaggio, io ho detto che è nella libertà dei consumatori non comprare determinati prodotti - e suggerire ad altri di non comprali - in segno di protesta o per qualsiasi altra ragione. Di nuovo confondi il dire che uno ha la libertà di compiere una azione, con il sostenere che è bene che compia tale azione.

      "Barilla ha espresso un suo pensiero, puoi non essere d'accordo, ma non è giustificabile la reazione violenta volta a punirlo fino al punto di costringerlo a rinnegare quello che aveva detto e a scusarsi."

      Visto che io ci ho già provato invano, forse felsineus o qualche altro volenteroso potebbe provare a convincerti che dire di non comprare i prodotti di un'azienda non è un'azione violenta e che conseguentemente Guido Barilla non è stato costretto da nessuno a scusarsi.

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    6. @myself
      Ok, non avrai appoggiato l'iniziativa del boicottaggio, ma se l'hai ritenuta lecita significa che, comunque, che hai pensato fosse normale punire una persona che, senza insultare o discriminare qualcuno, ha solo espresso un suo libero parere.

      Tu continui a non leggere bene quello che scrivo. Ho detto che è violento l'istigare al boicottaggio lanciando una pubblica crociata, non la personale decisione di non comprare più un determinato prodotto.

      Per quello che legittimamente ha espresso, Guido Barilla è stato punito con un atto violento, come può esserlo una crociata (tipico dell'imperante mentalità laicista), al punto di subire dei danni ed essere costretto ad umiliarsi chiedendo scusa. Proprio come avveniva in Cina, con i dissidenti puniti in pubblico, costretti a portare cartelli al collo...

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    7. @Luigi Ruggini

      "Tu continui a non leggere bene quello che scrivo. Ho detto che è violento l'istigare al boicottaggio lanciando una pubblica crociata, non la personale decisione di non comprare più un determinato prodotto."

      Io ho letto bene e infatti ho scritto:

      "ho detto che è nella libertà dei consumatori non comprare determinati prodotti - E SUGGERIRE AD ALTRI DI NON COMPRARLI - in segno di protesta o per qualsiasi altra ragione."

      È la tua posizione ad essere paradossale. Se Tizio sente dalla stampa le dichiarazioni di Guido Barilla e indignato decide di non comprare più prodotti Barilla, allora per te questo è lecito. Ma se Tizio cita su Facebook o da qualche altra parte le dichiarazioni di Guido Barilla e scrive che chiunque altro sia indignato non dovrebbe più comprare prodotti Barilla, allora per te questo è un atto di violenza. Praticamente quando è commesso questo "atto di violenza" che cosa succede? Se Caio legge il post di Tizio e si indigna per le affermazioni di Guido Barilla allora non comprerà più prodotti Barilla, se non si indigna continuerà a comprare come faceva prima. La decisione di non comprare è sempre una decisione personale di Caio, e per te questo è lecito. A te fondamentalmente non sta bene che Tizio scriva la sua opinione su Facebook e non ti rendi conto che è proprio questa una mentalità contro la libertà di espressione.

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    8. @myself

      "A te fondamentalmente non sta bene che Tizio scriva la sua opinione su Facebook e non ti rendi conto che è proprio questa una mentalità contro la libertà di espressione"

      No, non hai capito. A me non sta bene che vengano lanciate campagne di odio contro chi la pensa diversamente. Scatenare un sistematico boicottaggio per reprimere non è una libertà di espressione, ma un vigliacco e violento sistema per impedire agli altri di esprimere liberamente il proprio pensiero. Guido Barilla aveva espresso un suo parere senza offendere nessuno, ma è stato subito aggredito dalla lobby omosessuale al punto di essere stato costretto a chiedere scusa.

      Una cosa vergognosa.

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    9. @Luigi Ruggini

      myself ha scritto:
      "A te fondamentalmente non sta bene che Tizio scriva la sua opinione su Facebook e non ti rendi conto che è proprio questa una mentalità contro la libertà di espressione"

      Luigi Ruggini ha scritto:
      "No, non hai capito. A me non sta bene che vengano lanciate campagne di odio contro chi la pensa diversamente"

      Ah, ma allora a te sta bene che Tizio scriva su Facebook che chiunque altro sia indignato non dovrebbe più comprare prodotti Barilla. Però non ti va bene il boicottaggio. Ma che cos'è un boicottaggio se non l'iniziativa, proposta da persone come Tizio, di non comprare più i prodotti di una azienda?

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    10. @myself

      Ma lo fai apposta a non capirmi?

      Tu hai detto: "Ah, ma allora a te sta bene che Tizio scriva su Facebook che chiunque altro sia indignato non dovrebbe più comprare prodotti Barilla"

      Nooo! Io ho scritto che Tizio è libero di scrivere solo al sua opinione, ma non è giusto che scateni o alimenti una campagna di boicottaggio per punire chi la pensa diversamente.

      Hai capito ora o devo farti un disegno?

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    11. @Luigi Ruggini

      "Nooo! Io ho scritto che Tizio è libero di scrivere solo al sua opinione, ma non è giusto che scateni o alimenti una campagna di boicottaggio per punire chi la pensa diversamente."

      Ma una campagna di boicottaggio non nasce altro che da Tizio che scrive la sua opinione su Facebook o su qualche altro mezzo. Le altre persone la leggono, alcuni concordano altri no, tra chi concorda alcuni aggiungono dei commenti di apprezzamento, nascono dei gruppi, i link vengono condivisi con i propri conoscenti... e così sempre più gente decide di non comprare più determinati prodotti.

      "E' questo quello che non vuoi capire!"
      "Capita la differenza? "
      "Spero che ora avrai capito. "
      "No, non hai capito."
      "Ma lo fai apposta a non capirmi?"
      "Hai capito ora o devo farti un disegno?"

      Mai che ti venga in mente di dire: "Non mi sono spiegato...".

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    12. @myself

      "Ma una campagna di boicottaggio non nasce altro che da Tizio che scrive la sua opinione su Facebook o su qualche altro mezzo"

      Ma cosa scrivi myself? Tutto ciò risiede solo nella tua fantasia, le cose sono andate ben diversamente:

      "Raccogliendo l'invito del proprietario della Barilla a non mangiare la sua pasta, rilanciamo con una campagna di boicottaggio di tutti i suoi prodotti" Per intanto è già partito su twitter l'hastag #boicottabarilla"

      Questo è quello che scrisse in una nota Aurelio Mancuso, presidente dell'associazione omosessuale Equality Italia. Non sembra proprio un tizio che semplicemente scrive la sua opinione senza avere in mente di fare boicottaggi.

      Anche Flavio Romani, presidente di Arcigay, rilanciò il boicottaggio di prodotti del gruppo barilla affermando tra l'altro:

      "Abbiamo lanciato una campagna, l'abbiamo chiamata 'siamo tutti della stessa pasta'. Oltre a sfruttare la rete e i social network stiamo organizzando azioni di volantinaggio davanti ai supermercati per informare i consumatori"

      Che dici myself? Proprio uno spontaneo nascere di gruppi di opinione, vero?

      Ancora Alessandro Zan, deputato di Sel ed esponente del movimento gay ha dichiarato:

      "Ecco un altro esempio di omofobia all'italiana. Aderisco al boicottaggio della Barilla e invito gli altri parlamentari, almeno quelli che non si dimettono, a fare altrettanto".

      Un altro che espone solo la sua opinione senza lanciare nessuna campagna di boicottaggio...

      E che dire della deputata Pd Anna Paola Concia che su Twittere scrisse:

      "Achtung Achtung!!! chi mangia pasta barilla diventa gay, digli di smettere #boicottabarilla (diffondete in tutte le lingue del mondo)!!"

      Anche lei ha voluto solo esprimere il suo parere, poi il boicottaggio è nato spontaneamente....

      Io penso di essermi spiegato a sufficienza, piuttosto credo che tu dovresti arrenderti e prendere atto dell'evidenza: con Guido Barilla si è proprio esagerato e la lobby gay ha mostrato a tutti il suo vero volto antidemocratico.

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    13. @Luigi Ruggini

      "Questo è quello che scrisse in una nota Aurelio Mancuso, presidente dell'associazione omosessuale Equality Italia. Non sembra proprio un tizio che semplicemente scrive la sua opinione senza avere in mente di fare boicottaggi."

      Proporre di fare un boicottaggio è un'opinione.

      "Che dici myself? Proprio uno spontaneo nascere di gruppi di opinione, vero?"

      Certo che è spontaneo, forse qualcuno obbliga qualcun'altro a fare volantinaggio? No, fa volantinaggio chi aderisce, spontaneamente, all'iniziativa.

      "Un altro che espone solo la sua opinione senza lanciare nessuna campagna di boicottaggio..."

      "Anche lei ha voluto solo esprimere il suo parere, poi il boicottaggio è nato spontaneamente.... "

      Non capisco che battuta volesse fare Concia con "chi mangia pasta barilla diventa gay"... comunque sia il boicottaggio continua a essere spontaneo. Concia ha scritto la sua opinione e chi è d'accordo ha aderito. Né Concia né Mancuso né Zan hanno obbligato qualcuno a non comprare prodotti Barilla. La scelta è sempre e solo stata dei singoli consumatori.

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    14. @myself

      "Proporre di fare un boicottaggio è un'opinione"

      No, nient'affatto! Quando il presidente di una associazione lancia una campagna di boicottaggio non sta semplicemente esprimendo una personale opinione, ma sta dettando un preciso imput agli associati.

      E' questo ciò che è antidemocratico: organizzare una forma di lotta per impedire ad una persona di esprimersi, ma lo vuoi capire!? Guido Barilla, a seguito dell'azione violenta e prevaricatrice della lobby gay, ha dovuto chiedere scusa e ritrattare le sue dichiarazioni. Questo significa che l'intento della lobby gay era quello di chiudergli la bocca.

      Guarda, ti faccio uno schema.

      C'è una dichiarazione, non volgare e non offensiva, in cui non sono d'accordo:

      Comportamento corretto:
      esprimere la propria personale critica senza ritorsioni e causare danni alla persona che ha espresso la sua libera opinione.

      Comportamento scorretto:
      Organizzare una forma di lotta al fine di costringere la persona a chiudere la bocca. E' come se avessero detto: "Guarda che se non ritratti quello che hai detto ti faccio saltare l'auto". Classico atteggiamento mafioso, tipico delle lobby.

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    15. @Luigi Ruggini

      "E' come se avessero detto: "Guarda che se non ritratti quello che hai detto ti faccio saltare l'auto"."

      Come si possa confondere un'azione pacifica di protesta (non comprare i prodotti di un marchio) con la minaccia di un danno alla proprietà privata altrui (far esplodere un'auto) lo sai solo tu. Non penso che abbia senso continuare il discorso da questo punto perchè secondo me abbiamo concetti completamente diversi di "libertà di espressione". Secondo me significa poter dire ciò che si vuole, a patto che ciò non costituisca un'aggressione alla proprietà altrui (ad esempio: dire menzogne per truffare qualcuno, spifferare i segreti aziendali dopo aver firmato un contratto di riservatezza...), senza subire aggressioni contro la propria proprietà. Per te invece sembra che significhi poter dire ciò che si vuole senza che ciò abbia alcuna conseguenza negativa, per cui un imprenditore che si procura l'antipatia di una parte di clientela dovrebbe essere in qualche modo tutelato dalle campagne di protesta. Per me ciò è assurdo.

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    16. @myself

      No, non è come dici tu. Per me rispettare la libertà di espressione significa permettere a chiunque di esprimere la propria opinione senza essere per questo perseguitato e minacciato al punto di dover chiudere la bocca. Che è quello che ha imposto la lobby gay a Guido Barilla.

      Frasi del tipo:

      "Come si possa confondere un'azione pacifica di protesta (non comprare i prodotti di un marchio) con la minaccia di un danno alla proprietà privata altrui (far esplodere un'auto) lo sai solo tu"

      denotano chiaramente che non hai ben chiaro il fatto che inneggiare ad un boicottaggio che produrrà danni economici e di immagine, per ridurre al silenzio una persona che aveva solamente espresso un suo libero pensiero senza offendere nessuno non è propriamente un'azione pacifica di protesta.

      E questo la dice lunga sul tuo concetto di rispetto delle idee altrui.

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  8. Certamente, sì, sì, sì, sì, sì, penso che la Costituzione, le altre leggi ed il controllo di legalità siano gli strumenti che consentono di tenere a freno le smanie di onnipotenza di chiunque.

    Certamente, ho espresso un giudizio negativo sulle parole Barilla. Ma, ripeto, non ho mai affermato che non possa esprimersi come vuole, nè, tantomeno, lo ho accusato di aver commesso un reato d'opinione o un qualche illecito. Questa è follia. Anzi, queste sono speculazioni del tutto pretestuose.

    A proposito di barillate. Pure io avevo letto l'articolo di Repubblica su Banderas, mi hai beccato. Però, che diamine. Mica ti si chiedeva di venir meno ai tuoi gusti tradizionali. Tu rifiuteresti di interpretare la parte di un omosessuale in uno spot o, che so, in un'opera teatrale o cinematografica o per scherzo? Ti sentiresti sminuito? Penseresti davvero, guarda cosa devo fare per vivere? Eddai Luis!

    I reati "latu sensu" d'opinione, come sanno tutti quelli che debbono saperlo, sono quelli di apologia, istigazione e vilipendio.
    Non mi sono affatto confuso. Tu hai recentemente invocato l'applicazione di una sanzione penale, a titolo di vilipendio, in maniera pedestre e totalmente a sproposito (certo è una mia motivata valutazione, nonchè degli organi inquirenti e giudicanti che non risulta abbiano richiesto o applicato alcuna sanzione), nei confronti di una persona ben determinata, solo perchè con un preservativo aveva mimato il gesto della comunione.
    Non hai detto, come avresti potuto: io e i miei amici, i dischi di questo qui non li compriamo più. Invocavi la caccia alle streghe. E io lo ricordo.

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    1. Caro Felsy,

      "Certamente, sì, sì, sì, sì, sì..."

      Ma Felsy, davvero credi a quello che scrivi? Guarda che siamo in Italia e non sarà certamente questa la prima volta che potrebbe essere ignorata/scavalcata la Costituzione.

      "Questa è follia. Anzi, queste sono speculazioni del tutto pretestuose"

      Non l'avrai accusato di aver commesso un reato d'opinione, ma certamente non hai trovato sbagliato boicottare chi ha espresso un suo libero pensiero, senza che ci siano stati insulti o discriminazioni. E questo mi fa molto pensare....

      Ti ripeto ancora una volta che l'applicazione del reato di vilipendio al gesto dei simpatici ragazzotti il primo maggio scorso è abbondantemente motivato e se tu non sei d'accordo si tratta solo ed unicamente di un tuo opinabilissimo parere. Il fatto che la magistratura non abbia sanzionato il gesto non dimostra un bel niente. Anche se so per certo che il gesto è stato percepito come un'offesa dal mondo cristiano nessuno ha denunciato il fatto, quindi figuriamoci se potevano farlo giudici ed inquirenti, specie in questo clima anticristiano e con tutto il lavoro che hanno.
      Essendo stato puro e semplice vilipendio non ho fatto altro che invocare, come era giusto, l'applicazione del codice penale.

      Ma le parole di Guido Barilla non erano vilipindio, eppure...

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