"Marco Pannella nel corso della sua vita è stato soprattutto irriso e deriso, quando non vilipeso, e penso che alcuni omaggi postumi puzzano di ipocrisia lontano un miglio". Così si è espressa l'esponente radicale Emma Bonino sabato scorso in una piazza Navona gremita e commossa in occasione dei funerali laici di Marco Pannella.
Non sono quasi mai stato d'accordo con quello che affermano gli esponenti del partito radicale, ma devo ammettere che, stavolta, è difficile dare torto alla Bonino. Pannella è stato sempre un personaggio molto scomodo, per tutto l'establishment politico italiano, sia di destra che di sinistra. Ha sempre fatto politica in modo difforme dalle consuetudini sottraendosi da ogni logica di partito e ricorrendo in modo spregiudicato ad alcuni strumenti di democrazia diretta, come ad esempio l'istituto del referendum, in alternativa al normale corso parlamentare, arrivando a sfidare anche la legge per supportare le sue lotte con comportamenti borderline come, ad esempio, il consumo pubblico e diffusione libera dell'hashish. Eppure tutto il mondo politico, compresi, quindi, i suoi più acerrimi nemici ed avversari, si sono sperticati in elogi e riconoscimenti come se avessero sposato le battaglie di Pannella o i suoi modi di fare politica.
Senza nulla togliere al rispetto che si deve ad ogni persona ed in special modo a quelle che sono passate a miglior vita, a mio avviso bisognerebbe avere molta più coerenza e ricordare che Pannella rappresentava una delle voci più perniciose e deleterie del laicismo. La sua battaglia incessante per l'affermazione in Italia della legge sull'interruzione di gravidanza ha relegato il nostro paese nel novero delle nazioni assassine, è anche per colpa di quest'uomo che oggi in Italia vengono uccise centinaia di migliaia di vite umane. Purtroppo a Pannella e al partito radicale si deve anche il clima favorevole all'eutanasia che ha indotto i giudici a permettere l'assassinio dei poveri Piergiorgio Welby, nel 2006, ed Eluana Englaro, nel 2009. Ricordo anche le lotte di Pannella a favore della legalizzazione delle droghe leggere, della procreazione assistita, il suo anticlericalismo, la lotta per il divorzio, ecc.
Per tutto ciò non ho un buon ricordo di quest'uomo, la cui azione politica fuori dalle regole ed insofferente dei veri diritti fondamentali dell'uomo mi ha accompagnato fin dalla mia adolescenza ed è stata un pessimo esempio per tantissimi giovani miei coetanei. Per questo non sopporto, come la Bonino, questo coro unanime di elogi.
>La sua battaglia incessante per l'affermazione in Italia della legge >sull'interruzione di gravidanza ha relegato il nostro paese nel novero delle >nazioni assassine
RispondiEliminaGuarda questa mappa delle nazioni in cui l'aborto è legale o no
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/a/a5/Abortion_Laws.svg
(blue) Legale su richiesta
(verde) Illegale salvo che in caso di rischio per la vita della madre, problemi di salute fisica o mentale, stupro, malformazione del feto, e/o fattori socioeconomici
(giallo) Illegale salvo che in caso di rischio per la vita della madre, problemi di salute fisica o mentale, stupro, e/o malformazione del feto
(marrone) Illegale salvo che in caso di rischio per la vita della madre, problemi di salute fisica o mentale, e/o stupro
(arancione) Illegale salvo che in caso di rischio per la vita della madre, e/o problemi di salute fisica o mentale
(rosso) Illegale senza eccezioni
(nero) Legislazione variabile per regioni
(grigio) Nessuna informazione
e chiediti se è meglio vivere nelle nazione "assassione" o nelle altre.
Caro Anonimo, l'Italia uccide vita innocente, quindi è un paese assassino. Questo è un fatto. Sarebbe meglio vivere in un altro paese? Non so, a me piacerebbe vivere in un paese che non uccidesse.
EliminaSaluti
PS perché non metti un nick?
Interestting thoughts
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