La trama di questo romanzo è incentrata sulla medioevale leggenda del Santo Graal e della sua ricerca, solo che, secondo D. Brown, non si tratta di cercare il tradizionale e leggendario “calice” in cui fu raccolto il sangue di Cristo, bensì una persona, o meglio le sue spoglie mortali, che sarebbero nientemeno che quelle di Maria di Magdala, cioè la Maddalena. Era lei il vero recipiente che conteneva il sangue di Cristo accogliendo dentro di sé i figli che ha avuto con lui. Il grande segreto de “Il Codice da Vinci” consiste, quindi, in ciò che D. Brown pensa sia l’esatta interpretazione del termine Santo Graal che deriverebbe dal francese antico sang réal, cioè “sangue reale”. Questo sangue non sarebbe altro che questa discendenza che costituirebbe la vera Chiesa voluta da Gesù, con a capo non il furfante Pietro, amico di quel malfattore di Paolo, ma la Maddalena. Questa chiesa avrebbe dovuto proclamare la priorità del principio femminile. A pag. 280 de “Il Codice da Vinci” D. Brown afferma che il Graal simboleggia la dea perduta e che la leggenda dei cavalieri alla sua ricerca nasconde i tentativi di recupero del femminino sacro perduto. Il tutto per proteggersi dalla Chiesa Cattolica che aveva soggiogato le donne, condannato il culto della “dea” e bruciato tutti gli oppositori.
Quindi, per D. Brown, Gesù fu un normale uomo ebreo appartenente ad una numerosa famiglia, si sposò con la Maddalena, ebbe più figli senza aver mai avuto la pretesa di essere Dio. Fu il perfido Paolo, facendosi forte della complicità del sempliciotto Pietro, a reinventare un nuovo cristianesimo e una nuova Chiesa sopprimendo l’elemento femminile e proclamando che Gesù Cristo era Dio. Successivamente questa Chiesa, malvagia e truffaldina, fece causa comune con l’imperatore Costantino inducendolo a far piazza pulita di tutti gli oppositori facendoli proclamare eretici e a far definire dal Concilio di Nicea come unica “Verità” quella sua, patriarcale e anti-femminista. Il disegno criminoso, ovviamente, implica la soppressione della verità su Gesù, sul suo matrimonio e l’annientamento fisico della sua discendenza. Per poter realizzare questo progetto Costantino impose la scelta di quattro vangeli “innocui” fra i numerosi che esistevano proclamando eretici gli altri vangeli “gnostici” che, invece, sarebbero testimoni del matrimonio fra Gesù e la Maddalena.
Viceversa l’altra fase del “progetto”, cioè l’annientamento fisico della discendenza di Gesù, purtroppo per Costantino e la Chiesa non riesce e così, dopo inenarrabili peripezie, i poveri perseguitati riescono addirittura ad impadronirsi del regno di Francia sotto il nome di Merovingi. La Chiesa, però, non demorde ed incarica i Carolingi di assassinare i vertici della dinastia Merovingia per poi prenderne il posto sul trono di Francia, ma quando sembra tutto perduto, ecco apparire un’organizzazione misteriosa, il Priorato di Sion, che riesce a proteggere la discendenza di Gesù e il suo segreto. Oltre al Priorato anche altri sono a conoscenza del segreto, i cavalieri Templari e la setta eretica dei Catari o Albigesi. La Chiesa Cattolica riesce a saperlo e non ha pietà, in pochi anni riesce ad annientare, in un orrenda carneficina, sia i cavalieri che i poveri Catari. Successivamente i sanguinari successori di Pietro liquidano il primato del principio femminile con la lotta alle streghe bruciando più di cinque milioni di donne. Nonostante tutto il Priorato di Sion sopravvive, anzi annovera tra i suoi Gran Maestri alcuni personaggi famosi della storia come Leonardo da Vinci, Isaac Newton e Victor Hugo. Ognuno di essi, per non essere scannato dalla Chiesa, ha lasciato solo degli indizi del segreto nelle loro opere. E così al giorno d’oggi il sang réal sopravvive ancora in famiglie che portano i cognomi Plantard e Saint Clair. La conclusione del romanzo è, se possibile, ancora più assurda di tutto il resto, viene, infatti, svelato l’ultimo mistero: la tomba della Maddalena è nascosta sotto la piramide di vetro del Louvre, una sorta di mausoleo voluto dal massone ed occultista François Mitterand, presidente francese morto nel 1996.
D. Brown basa le sue fantasticherie sulle affermazioni di alcuni libri pseudo-scientifici che hanno già avuto la censura della comunità scientifica mondiale. Tra questi spiccano: “The Holy Blood and the Holy Graal” di M. Baigent, R. Leigth ed H. Lincoln; “I Vangeli gnostici” di E. Pagels, un classico della cultura femminista accademica; “La rivelazione dei Templari: i Guardiani della vera identità di Cristo” di L. Picknett e C. Prince, libercolo esoterico popolare. Inoltre, a corollario, cito altri due testi che hanno assunto una certa notorietà: il visionario “La linea di sangue del Santo Graal” di L. Gardner e l’improbabile “Jesus the man” di B. Thiering.
Come vedremo le asserzioni di tali testi sono del tutto fantasiose, infatti si basano solo su ipotesi non suffragate da prove certe. In particolare gli scritti di L. Gardner, B. Thiering, di M. Baigent, R. Leigh e H. Lincoln, che cercano di darsi un tono scientifico, risultano colpevolmente ingannevoli in quanto si prodigano a fornire prove storiche per i particolari insignificanti, ma le omettono completamente, perché non esistono, per le interpretazioni importanti.
A questo punto non ci resta che iniziare il nostro viaggio storico per scoprire che attendibilità hanno tutte queste incredibili affermazioni sulla vita di Gesù e della Chiesa.
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