La scandalosa sentenza della Corte Costituzionale di aprile scorso, che ha dato l'ennesimo scossone alla legge 40 sulla procreazione assistita rimuovendo il divieto al ricorso della fecondazione eterologa, ha innescato, com'era prevedibile, un ricorso dissennato a tale pratica nel più totale vuoto legislativo. Non esiste, infatti, alcuna regola, niente che tuteli la dignità umana di fronte alla mercificazione dei gameti o che salvaguardi i diritti del concepito. Siamo di fronte agli ennesimi disastri prodotti dalla mentalità laicista che si fa beffe delle regole della democrazia per imporre la sua disperata visione relativistica.
Ovviamente questa situazione da far west, dovuta alla violenza laicista che ha praticamente cancellato una Legge approvata con una regolare maggioranza dal Parlamento e contro la cui abrogazione si è pronunciato anche il popolo italiano in un referendum, e dallo sconsiderato atteggiamento di alcune forze politiche favorevoli alla situazione di indeterminatezza, non poteva che causare disparità ed ingiustizie. La regione Toscana, ad esempio, ha provveduto a darsi un suo regolamento, mentre nel resto d'Italia ognuno può fare quel che vuole. Siamo al paradosso di veder considerati i diritti della persona a seconda di dove si abbia la residenza.
E' notizia di stamane che il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, la quale, è bene ricordare, non è sorretta da alcun consenso elettorale, vorrebbe con un decreto da presentare al Consiglio dei Ministri prima della pausa estiva, tentare un minimo di regolamentazione. Certamente si tratta di un'iniziativa lodevole, ma occorre anche considerare il fatto che una materia così delicata non può essere trattata con un semplice decreto ministeriale. Una materia così importante e complessa deve per forza passare attraverso il democratico confronto parlamentare.Un punto spinoso della vicenda è, ad esempio, il diritto a conoscere le proprie origine che certamente viene a collidere col desiderio di anonimato dei genitori. Inoltre tale decreto vorrebbe mettere la fecondazione eterologa a carico del Servizio sanitario nazionale, facendosi così beffe dell'opinione contraria di milioni di cittadini contrari alla fecondazione eterologa e costretti a sovvenzionarla con il gettito delle loro tasse.
Siamo alle solite, le forze laiciste premono incessantemente per imporre la loro visione e lo fanno calpestando le più elementari regole della democrazia.
"Inoltre tale decreto vorrebbe mettere la fecondazione eterologa a carico del Servizio sanitario nazionale, facendosi così beffe dell'opinione contraria di milioni di cittadini contrari alla fecondazione eterologa e costretti a sovvenzionarla con il gettito delle loro tasse."
RispondiEliminaE che dire dei milioni di cittadini italiani non cattolici costretti a finanziare l'ora di religione cattolica? Su ciò ricordo che a suo tempo non avevi da obiettare.
La critica al fatto che la fecondazione artificiale debba essere finanziata con i soldi pubblici secondo me ci sta, ma deve essere basata su argomentazioni coerenti.
@ Myself
Elimina"E che dire dei milioni di cittadini italiani non cattolici costretti a finanziare l'ora di religione cattolica?"
Dico che la libertà di religione è un diritto inviolabile dell'uomo di cui si fa giustamente carico lo Stato. La fecondazione artificiale eterologa, invece, non è affatto un diritto, quindi le due cose non possono essere poste sullo stesso piano.
@Luigi Ruggini
Elimina"Dico che la libertà di religione è un diritto inviolabile dell'uomo di cui si fa giustamente carico lo Stato."
La libertà di religione ci sarebbe anche senza un'ora di religione cattolica finanziata con i soldi pubblici, quindi dici una cosa fuori luogo. Se ti vuoi appellare al fatto che la maggioranza degli italiani si dichiara cattolica, allora, tornando a parlare dell'eterologa, devi tener conto che sembrerebbe che la maggioranza (sebbene non stretta) degli italiani sia a favore della fecondazione eterologa, vedi ad esempio questi sondaggi
http://www.ilmessaggero.it/primopiano/politica/consulta_fecondazione_eterologa_divieto_incostituzionale/notizie/623420.shtml
http://www.radioetv.it/homepage/i-sondaggi/poll/fecondazione-eterologa-fa
http://www.alfemminile.com/accade-oggi/procreazione-assistita-sondaggio-italiani-favorevoli-n213024.html
http://www.portaledibioetica.it/documenti/000889/000889.htm
Quindi, se fai appello alla maggioranza per sostenere l'ora di religione cattolica, potresti presto trovarti costretto a sostenere la fecondazione eterologa, se tu fossi coerente, si intendi...
@ Myself
Elimina"La libertà di religione ci sarebbe anche senza un'ora di religione cattolica finanziata con i soldi pubblici, quindi dici una cosa fuori luogo"
L'ora di religione cattolica fa parte dell'impegno fattivo dello Stato di tutelare la libertà religiosa.
"Se ti vuoi appellare al fatto che la maggioranza degli italiani si dichiara cattolica..."
Nient'affatto. L'ora di religione cattolica è previsto da una legge dello Stato italiano e nessuno è obbligato a frequentarla.
@Luigi Ruggini
Elimina"L'ora di religione cattolica fa parte dell'impegno fattivo dello Stato di tutelare la libertà religiosa."
L'ho già scritto e lo ripeto tale e quale: La libertà di religione ci sarebbe anche senza un'ora di religione cattolica finanziata con i soldi pubblici. Stai sostenendo che se non ci fosse l'ora di religione cattolica allora verrebbe a mancare la libertà di religione? E che dire di tutte le religioni, diverse da quella cattolica, per cui non esiste un'ora scolastica finanziata con i soldi pubblici? Lo Stato non tutela la loro libertà religiosa?
"Nient'affatto."
Eppure, sull'ora di religione, scrivevi a suo tempo: "L'Italia è un paese a maggioranza cattolica, quindi è logico che lo stato fornisca, per chi la vuole, una fomazione religiosa in tal senso."...
Ad ogni modo, l'ora di religione era solo un esempio per farti notare come tu usi due pesi e due misure. Da un lato condanni il finanziamento pubblico della fecondazione eterologa perchè costringerebbe a pagare anche tutti i cattolici (contrari). Ma dall'altro lato, giustifichi a tutti i costi il finanziamento pubblico di un'ora di religione cattolica, in barba alle persone non cattoliche.
@ Myself
RispondiEliminaSto solo dicendo che l'ora di religione rientra tra le azioni dello Stato, previste dall'art. 3 della Costituzione, poste in essere per tutelare un diritto fondamentale. E' una misura a favore della religione cattolica perchè lo Stato a suo tempo, essendo la principale, ha ritenuto opportuno stipulare un particolare accordo con tale confessione, ma lo stesso può essere fatto con qualsiasi altra religione. L'ora di religione non è l'unico supporto possibile, infatti lo Stato riconosce un particolare appoggio anche ad altre confessioni, come ad esempio la devoluzione dell'8x1000 del gettito fiscale irpef.
"Eppure, sull'ora di religione, scrivevi a suo tempo:..."
Quando fu decisa l'ora di religione quella cattolica era la religione ufficiale di Stato, per questo feci quell'affermazione. Oggi non è più così, ma la norma in questione è sempre in vigore.
Non uso affatto due pesi e due misure. L'ora di religione rientra nel "pacchetto" delle azioni che lo Stato mette in atto per garantire un diritto fondamentale riconosciuto così come recita l'art. 3 della Costituzione. Il finanziamento pubblico della fecondazione artificiale eterologa supporterebbe un principio (quello di avere figli a tutti i costi) che NON E' UN DIRITTO FONDAMENTALE RICONOSCIUTO ed è totalmente ignorato dalla nostra Costituzione.
Non mi sembra così difficile capire la differenza.
@Luigi Ruggini
Elimina"Sto solo dicendo che l'ora di religione rientra tra le azioni dello Stato, previste dall'art. 3 della Costituzione, poste in essere per tutelare un diritto fondamentale."
Ma quando mai... l'ora di religione non è prevista dall'articolo 3 della Costituzione Italiana.
"L'ora di religione rientra nel "pacchetto" delle azioni che lo Stato mette in atto per garantire un diritto fondamentale riconosciuto così come recita l'art. 3 della Costituzione."
Vai a leggere l'articolo 3: https://www.senato.it/1025?sezione=118&articolo_numero_articolo=3 e dimmi come ciò implicherebbe che ci deve essere un'ora di religione cattolica finanziata da tutti i contribuenti.
"Il finanziamento pubblico della fecondazione artificiale eterologa supporterebbe un principio (quello di avere figli a tutti i costi) che NON E' UN DIRITTO FONDAMENTALE RICONOSCIUTO ed è totalmente ignorato dalla nostra Costituzione."
Questa argomentazione è davvero debole, se qualcosa non è direttamente riconosciuto nella Costituzione non significa che sia illecito per la legge italiana. Poi quando si discute di qualcosa, come in questo caso, di carattere inevitabilmente etico, appellarsi alla Legge è proprio la cosa sbagliata. Anche la schiavitù era prevista dalla Legge.
@ Myself
Elimina"Ma quando mai... l'ora di religione non è prevista dall'articolo 3 della Costituzione Italiana"
Ma non ho detto una cosa del genere! Ho solo specificato che lo Stato, seguendo il principio stabilito dall'art. 3Cost., pone in essere alcune azioni. L'ora di religione può essere considerata tra queste. L'articolo 3Cost, infatti dice che: "E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana...".
"Questa argomentazione è davvero debole, se qualcosa non è direttamente riconosciuto nella Costituzione non significa che sia illecito per la legge italiana"
Ma io non ho mai affermato una cosa del genere. Il mio riferimento alla Costituzione è solo un rafforzativo del mio ragionamento. So bene che eticamente la libertà di religione è un diritto, mentre quello ad avere figli per forza no, ho solo fatto presente che tutto ciò è anche dalla nostra Costituzione.
@Luigi Ruggini
Elimina"E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico"
E questo ancora non implica che ci debba essere un'ora di religione cattolica finanziata da tutti i contribuenti. Quale ostacolo starebbe rimuovendo lo Stato? Andare a messa e a catechismo non è forse gratis? Ma anche fosse a pagamento, si parla di ostacoli che limitano la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, non avere un'ora di religione cattolica finanziata dal pubblico non limita la libertà né l'eguaglianza di nessuno.
"So bene che eticamente la libertà di religione è un diritto, mentre quello ad avere figli per forza no"
Quello su cosa sia un diritto e cosa no è un discorso vuoto. Molti diritti in passato non esistevano, ad esempio il diritto all'istruzione è un concetto abbastanza recente. Quali siano i diritti nella pratica lo sceglie il processo democratico. Quindi in futuro potrebbe anche esistere un diritto ad avere figli. Poi chi è che stabilisce cosa sia "per forza"? Vari trattamenti per l'infertilità sono mutuabili, quand'è che questi trattamenti diventano "per forza"?
@ Myself
Elimina"E questo ancora non implica che ci debba essere un'ora di religione cattolica finanziata da tutti i contribuenti"
E perché mai? Perché il catechismo è gratis? E che vuol dire? Il catechismo è una cosa completamente differente. Per chi vuole, lo Stato garantisce l'insegnamento della religione cattolica, non il catechismo, che è di pertinenza della Chiesa.
Il fatto di non avere un'ora di religione cattolica a scuola non limiti la libertà di religione è una tua opinabile idea che non condivido. Si tratta di un ausilio a favore della libertà di essere cristiani, potrebbero essercene altri, ma c'è questo. Resta il fatto che lo stesso discorso non può essere fatto per la fattispecie della fecondazione artificiale eterologa dove non esistono gli stessi presupposti.
"Quello su cosa sia un diritto e cosa no è un discorso vuoto"
Ma neanche per sogno. Se fosse come dici tu, allora la Costituzione come potrebbe individuare, all'art.2, i diritti inviolabili dell'uomo? Esistono i diritti fondamentali, da sempre. Tra questi quello alla libertà, tra cui quella a professare una religione.
Il diritto ad avere figli non esiste e non esisterà mai. Anche se una legge lo prevedesse sarebbe solo una forzatura, una impostura e nient'altro. Esattamente come la legge sull'aborto: un crimine a tutti gli effetti.
Chi è che stabilisce cosa sia "per forza"? Bè, facile, quando si vuole avere figli anche a costo di calpestare i diritti inviolabili della persona.
@Luigi Ruggini
Elimina"Il fatto di non avere un'ora di religione cattolica a scuola non limiti la libertà di religione è una tua opinabile idea che non condivido."
No, è un dato di fatto. Se per te non avere un'ora di religione cattolica finanziata dai contribuenti è una violazione della libertà di religione dei cattolici, allora devi anche sostenere che: In Italia non esiste la libertà di religione per tutte le confessioni religiose non cattoliche, visto che esse non hanno un'ora di religione apposita finanziata dai contribuenti. Altrimenti stai facendo un discorso ad hoc per i cattolici e si ritorna appunto alla storia dei due pesi e due misure.
@ Myself
Elimina"No, è un dato di fatto"
Nient'affatto. Le altre religioni non hanno mai chiesto un'ora di insegnamento nelle scuole pubbliche, quindi il fatto che non l'abbiano non può essere considerata una limitazione del diritto di libertà religiosa. L'ora di religione pubblica è solo un'azione, non l'azione, con cui lo Stato garantisce un diritto.
Se tutto può essere "diritto", non esiste alcun diritto in senso proprio ed universale.
RispondiEliminaNon parlate più di diritti come fossero diritti "universali" iscrivibili all'uomo in quanto tale da sempre, ma fino ad ora scavalcati da una legislazione medioevale, facendoli passare come giusto "progresso" per giunta "democratico".
Sfoggio inutile di parole insulse.
Non c'è diritto, per giunta universale, la legislazione non è mai medioevale, ma è quella che è e va bene per forza perché senza nulla di "assoluto" e universale NULLA SI PUO' DIRE DA UN PUNTO DI VISTA ETICO!
Basta blabla inutili: cosa sia un diritto e cosa no è un discorso vuoto? Allora basta usare l'arma del "è GIUSTO" e del "è un sacrosanto DIRITTO" e del "si calpesta un desiderio LEGITTIMO" e del "una quotidiana INGIUSTIZIA".
Si usa un gergo etico-morale che, per l'agognata coerenza, OBBLIGA ad accettare l'universalità (E L'ASSOLUTISMO!) dei diritti umani.
E poi si ha il coraggio di rompere le balls sulle incoerenze?
Così parlò la logica.
La mia opinione sulle ore di religione: se le tolgono non ho problemi.
E ora domando a myself: cosa ti hanno insegnato a religione a scuola? Chiedo perchè mi sembra che ci sia qualche piccolo pregiudizio da sfatare (al di là che se le toglono non ho problemi!). COme è che nelle scuole statali io ho sempre fatto religione COMPARATA e il catechismo a me non l'hanno mai aperto in faccia? In che moschea sei andato a studiare?!
Caro Minstrel, ineccepibile il tuo pensiero sull'universalità del diritto.
EliminaQuanto all'ora di religione, anche per me non ci sarebbero problemi se la togliessero.
@minstrel
Elimina"Se tutto può essere "diritto", non esiste alcun diritto in senso proprio ed universale."
Discorso trito e ritrito. Io voglio delle motivazioni pratiche per cui la società non dovrebbe farsi carico del finanziamento della fecondazione eterologa. Non voglio sentire delegare per l'ennesima volta la questione ai diritti fondamentali...
"Come è che nelle scuole statali io ho sempre fatto religione COMPARATA e il catechismo a me non l'hanno mai aperto in faccia?"
Questo lo devi chiedere al tuo insegnante, ma come si legge nel protocollo addizionale alla revisione del 1984 del Concordato:
"L'insegnamento della religione cattolica nelle scuole [...] è impartito in conformità alla dottrina della Chiesa e nel rispetto della libertà di coscienza degli alunni da insegnanti che siano riconosciuti idonei dall'autorità ecclesiastica, nominati, d'intesa con essa, dall'autorità scolastica."
Quindi, qualsiasi cosa si faccia durante l'ora di religione, per Legge deve essere conforme alla dottrina cattolica. In particolare, se si fa "religione comparata" lo si fa dal punto di vista della Chiesa Cattolica, non da un punto di vista neutrale come potrebbe essere quello di un antropologo che studia le religioni. Per cui non si finga che l'ora di religione sia un momento di studio di tutte le religioni e pluralità di vedute, sulla carta essa DEVE seguire la dottrina cattolica.
@Luigi Ruggini
"Le altre religioni non hanno mai chiesto un'ora di insegnamento nelle scuole pubbliche, quindi il fatto che non l'abbiano non può essere considerata una limitazione del diritto di libertà religiosa."
Falso. L'Unione delle Comunità Islamiche Italiane ha chiesto l'introduzione dell'ora di religione islamica addirittura nel 2006
http://www.repubblica.it/2006/c/sezioni/esteri/vignette3/consultisla/consultisla.html
@minstrel & Luigi Ruggini
"La mia opinione sulle ore di religione: se le tolgono non ho problemi."
"Quanto all'ora di religione, anche per me non ci sarebbero problemi se la togliessero."
Certo, certo... ora che le argomentazioni vengono a mancare (non che ci siano mai state) siete i primi a cui starebbe bene se si togliesse l'ora di religione. Allora perchè non dimostrarlo firmando la seguente petizione?
http://www.change.org/it/petizioni/sette-importanti-motivi-per-togliere-la-religione-dalla-scuola-pubblica
Personalmente sono rammaricata del fatto che la legge 40 sia stata, sentenza dopo sentenza, smantellata.
EliminaPerò è andata così, evidentemente c'è stato chi ha avuto la capacità di arrivare a questo punto e io ne prendo atto.
In questa logica dunque non vedo niente di strano nell'inserire la fecondazione artificiale nei LEA e, pensando comunque ad altri tipi di priorità, condivido ad esempio la linea della regione Toscana che ha fissato dei ticket piuttosto alti, se non ho letto male intorno ai 500-600 Euro.
@ Myself
EliminaHai scritto a Minstrel:
"Quindi, qualsiasi cosa si faccia durante l'ora di religione, per Legge deve essere conforme alla dottrina cattolica"
Spero di essere utile a precisare che a scuola s'insegna la religione cattolica, la sua dottrina e basta. Si tratta di teologia, a volte accompagnata da riferimenti storici-scritturali. Ben differente è un percorso catechetico dove ci si prepara a ricevere un Sacramento e, quindi, a vivere una dimensione dello Spirito per il proprio cammino di fede. Non è una scuola con registri e voti, ma vita insieme, nella condivisione, nel servizio e nella preghiera, sentendoci parte di una Comunità in Cristo. Penso che ora hai capito che si tratta di due esperienze molto differenti.
"Falso. L'Unione delle Comunità Islamiche Italiane ha chiesto l'introduzione dell'ora di religione islamica addirittura nel 2006"
Veramente io mi riferivo alle altre confessioni cristiane, quelle maggiormente rappresentate nel nostro paese. Comunque io non avrei nessun problema ad accettare anche l'ora di religione musulmana. Ovviamente per chi la volesse.
Quanto al tuo link, cosa dovrei firmare? Un concentrato di cretinate come quello? Ma per chi mi hai preso?
@ Engy
EliminaSecondo me, invece, il fatto che una legge dello Stato, quindi votata dal Parlamento, espressione della volontà del popolo, sia stata smantellata per via extra parlamentare rappresenta un dato veramente preoccupante, anche alla luce del fatto che un referendum abrogativo non ha incontrato l'interesse del Paese.
sono d'accordo ma il fatto di prenderne atto non voleva significare indifferenza.
EliminaAmarezza quella sì, anche perchè il paragone con la legge 194 viene spontaneo: non so cosa sarebbe successo se alla 194 fosse toccata la stessa sorte della 40.
La mentalità laicita dunque e a questo punto mi sembra un dato di fatto.
myself, occhio che mo parto e forse ci capiamo:
RispondiEliminaDiscorso trito e ritrito.
No, discorso a cui non puoi rispondere. Fine dei giochi mon amour.
Io voglio delle motivazioni pratiche per cui la società non dovrebbe farsi carico del finanziamento della fecondazione eterologa.
Cosa cazzo vuol dire MOTIVAZIONE PRATICA?!? Myself, ma parli curialese?! Appena mi parli di "finanziare qualcosa" lo fai con un perchè lo ritieni RAZIONALE o perché "pratico"? Cosa vuole dire che è un discorso "pratico"? Cosa vuol dire "parla praticamente"?
te lo dico io: vuol dire "ditemi perché NON E' GIUSTO per voi finanziare!". Oppure: "spiegatemi perché lo ritenete ILLECITO" e altri blabla etico-morali che impongono universalità del diritto.
Sempre lì siamo, o lo accetti o ti accetti con l'accetta da solo.
Non voglio sentire delegare per l'ennesima volta la questione ai diritti fondamentali...
WWEEENNNDYYYYY!!
se si fa "religione comparata" lo si fa dal punto di vista della Chiesa Cattolica
Ah questi patti, appena li tolgono dalle balle stappo una bottiglia di champagne.
certo certo
Certo non piango. Ma piango a sapere che a tuo avviso l'antropologo possa parlare di "religione". Non hai inteso come si dovrebbe fare religione per i patti: bisogna fare TEOLOGIA che è - a mio umiliante avviso - una stracazzo di scienza checché ne dicano gli antropologi e gli scientisti a codazzo. Fai teologia, via. Poi vediamo se anche a te salta fuori che l'unica non contradditoria è... sorpresa delle sorprese, non rovino nulla.
L'ora di "religione" dell'antropologo è solo un'ora in più di una scienza che guarda il soggetto "uomo" sotto l'aspetto della "religione" intesa storicamente, sotto metodo scientifico che presuppone la teologia (...) e probabilmente sotto la luce RELIGIOSA di quella RELIGIONE che è l'ateismo.
Faccia l'ateismo, in quanto religione (come dichiara giustamente l'UAAR), richiesta di patti per sé. E si dia finalmente avvio all'ora di sesso sfrenato, tutti con tutti, invece che l'ora di religione, magari anche con esercitazione pratica di aborto direttamente sulla cattedra.
La petizione ha numerosi punti ridicoli. Il più ridicolo è il numero 4. Crf. Strumia e il suo ultimo libro, altro che changeuncaz.orgia
Grazie della risata myself!
PS: i francesismi fanno bene alla salute
Ogni tanto i francesismi ce vonno..... :-)
Elimina@minstrel
EliminaRecentemente non ti rispondo più, probabilmente non te ne sei neanche accorto, questa volta ho fatto un tentativo ma nuovamente mi rendo conto che sia tempo perso. Finora ho totalmente sorvolato su queste cose ma adesso è meglio che le renda esplicite:
- I tuoi post sono di difficile se non impossibile comprensione - e non certo per la complessità dei contenuti. Ti faccio presente che oltre al flusso di coscienza esistono altri stili di scrittura, così come esistono delle regole riguardanti la punteggiatura e l'uso delle maiuscole.
- Il tuo voler ricondurre ogni cosa al giusnaturalismo e/o all'epistemologia è patetico. Cosa vuol dire "praticamente"? Compra un dizionario, ti sarà di aiuto. Non si tratta di accordarsi su termini ambigui: tu vuoi la definizione di ogni singola parola rendendo impossibile iniziare qualsiasi discorso.
- Tolto lo stile saggente e le battute che incutono tristezza (vedi "WWEEENNNDYYYYY!!", "changeuncaz.orgia"...) il contenuto lascia ancora di più a desiderare: non c'è post in cui tu non incappi in uno o più luoghi comuni e/o fallace vecchie di 100 anni. Tanto per dire che l'ateismo sia un religione è una delle più banali e ampiamente smentite argomentazioni contro gli atei. Che poi l'UAAR abbia dichiarato ciò è semplicemente una stronzata.
Dunque a meno che tu non faccia dei progressi con i punti precedenti, cosa che ritengo altamente improbabile, mi limiterò ad ignorarti. Nel caso in cui tu stessi pensando di rispondermi in modo bonario e sdrammatizzare: sappi ogni giorno mi faccio già tante grosse risate, pertanto non ho bisogno del tuo aiuto.
Bingo, finalmente ti sei deciso a rispondermi eh?
EliminaDOmani vedo se ho voglia di rispondere come si deve, intanto senti questa:
Nelle tesi congressuali, approvate dal Congresso di Venezia del 6 dicembre 1992, si legge: «Dal momento che si colloca sul piano delle scelte filosofiche, delle concezioni del mondo, degli atteggiamenti nei confronti delle domande più generali sull'essere, sulla vita, sul loro significato, l'UAAR è “in un certo senso” omologa alle associazioni, più o meno informali (mentre la nostra è formalizzata da un'adesione esplicita), che riuniscono coloro che hanno fatto le comuni scelte filosofiche di carattere religioso, teista, spiritualista. Per essere più espliciti può essere omologata alla chiesa cattolica, all'Unione delle comunità israelitiche, alle comunità induiste, ecc. Omologia non significa affinità, tuttavia è fondamentale ribadire questa omologia fra scelte filosofiche, essendo solitamente negata o travisata».
La qualità oggettiva di associazione religiosa di ogni gruppo di ateismo militante è rafforzata dall'autointerpretazione effettuata dai soci all'interno della loro libertà di associazione: e l'UAAR, come si è detto, si interpreta come religione.
http://www.uaar.it/laicita/ateismo_e_legislazione/17b.html
TU mi dirai che si autoconcepisce come religione per avere l'8per1000. Eeeh, può essere eh, fare una bella spataffiata per tentare quello che poi non è passato... dunque hai ragione tu? L'ateismo non è una religione? Ovviamente pare non lo sia in senso pieno, ma sia perfettamente assimilabile in senso analogico (legalmente invalido ahivoi).
Eppure sai che alla fine la Cassazione ha stabilito che avevate ragione respingendo il ricorso con il quale la Presidenza del Consiglio voleva escludere “l’ateismo organizzato” dal diritto alle intese con lo Stato, regolamentato dall’articolo 8 della Costituzione, previsto solo per le confessioni religiose diverse da quella cattolica?
Sono rimasto che ora sarà il Tar Lazio stabilire se l’ateismo è una religione e l’UAAR una confessione religiosa, come si autodefinisce.
Qui una fonte:
http://www.uccronline.it/2013/07/14/e-grazie-alluaar-lateismo-diventa-una-religione/
Ah, io tendo a condurre tutto alla logica e lo faccio in un pessimo italiano spesso ricco di bellissimi francesismi. I know.
Pota!