Il canale Sapiens Sapiens, nella sua crociata contro il cristianesimo, affronta l'argomento del cristianesimo delle origini. L'hater Fratarcangeli ci svela che non è mai esistita una sola versione del cristianesimo, ma che in realtà, addirittura già a partire dal I secolo, si sviluppò immediatamente una grande varietà di credenze che declinarono la fede in Gesù in forme diversissime tra loro. In pratica non c'è mai stata una storia originaria, ma una ridda di vicende contraddittorie che descrissero ed elaborarono la resurrezione, le opere e la personalità stessa di Gesù in modi molto differenti. Fratarcangeli, affidandosi solamente ad alcune conclusioni a lui producenti, dello studioso americano Bart Ehrman, afferma che subito dopo la morte di Gesù siano sorti gruppi differenti di suoi seguaci che avrebbero "costruito", ognuno, una sorta di Cristo immaginario. Questi gruppi, inoltre, avrebbero avuto all'inizio una pari dignità e solo la prepotenza di un gruppo ha fatto prevalere una teologia "ufficiale" su tutte le altre (sic). Quindi una grande varietà di forme e credenze, che poi si sono ridotte all’ortodossia in quelle idee teologiche sopravvissute fino ad oggi.
Questa ricostruzione è completamente ideologica e palesemente sbagliata, infatti ignora la primaria esistenza del gruppo originario formato dalla cerchia di Gesù e dei primi seguaci a loro associati. Di questo gruppo ne parla la totalità degli storici, perfino lo stesso Bart Ehrman, l'autore del libro "Cristianesimi perduti", deve ammettere la loro esistenza e li chiama "proto-ortodossi". Questo gruppo, che compare nelle lettere di Paolo e negli Atti degli apostoli, scritti composti molto vicino ai fatti narrati, rappresentò la prima Chiesa dov'era conservata la testimonianza di Cristo risorto. E’ la comunità guidata da Giacomo, “il fratello del Signore” (Mt 13, 55 e Mc 6, 3), pienamente ortodossa anche se spesso in disaccordo con Paolo, dotata di teologia arcaica, ma con una chiara affermazione della divinità di Gesù (J. Danielou “La teologia del Giudeo-cristianesimo” EDB 1974). Le diverse fonti disponibili, tra loro indipendenti, mostrano che al centro della predicazione di Gesù c'era l'annuncio del Regno di Dio. Questa è la nozione comune dei vangeli canonici e del Vangelo di Tommaso, i vangeli più antichi, e che questa base comune non sia stata attribuita retroattivamente lo testimonia il fatto che essa svolge un ruolo molto limitato negli altri testi delle prime generazioni cristiane, a partire dalle lettere paoline (Enrico Norelli, "La Nascita del Cristianesimo", Il Mulino, 2014, Bologna, pag. 19).
Quindi all'inizio è esistita una base comune, un messaggio nuovo e potente che si è imposto nonostante la morte dello stesso Gesù. Infatti a quel tempo molti altri si presentarono come salvatori d'Israele, come Simone di Perea, il pastore Athronges, un profeta samaritano anonimo, un altro profeta anonimo egiziano, un certo Gesù figlio di Anania, ecc., ma il loro messaggio scomparve rapidamente con la loro soppressione violenta. Per Gesù non andò così, gli storici indicano tra le ragioni per cui il suo annuncio fu in grado di sopravvivere alla violenta repressione, la presenza di un gruppo di discepoli in grado di elaborare e conservare i ricordi relativi a Gesù (Enrico Norelli "La Nascita del Cristianesimo", Il Mulino, 2014, Bologna, pag. 22). Essi furono i missionari autorizzati dalla loro esperienza con Gesù ad annunciare il vero ed unico Vangelo alle genti e tale annuncio ebbe come conseguenza la formazione di comunità e di Chiese dove gli Apostoli istituirono dei vescovi incaricati di tutelare e tramandare il messaggio di Gesù originario. Così l'ortodossia risale, per mezzo dei vescovi e degli Apostoli, a Gesù stesso. La prima epistola di Clemente (circa 95 d.C.) così descrive la storia della Chiesa: "Gli Apostoli hanno ricevuto il Vangelo dal nostro Signore Gesù Cristo [...] e i nostri Apostoli sapevano da Gesù Cristo che sarebbero sorte contestazioni sul titolo di vescovo. Per questo motivo, avendo ricevuto una perfetta prescienza, essi stabilirono i vescovi e decisero quando essi fossero morti, succedessero nel loro ministero altri uomini provati" (I Clem. 42, 44).
E', quindi, la trasmissione del messaggio di Gesù, il Vangelo, che passa per gli Apostoli e arriva fino ai vescovi a garantire l'ortodossia. Se una Chiesa può produrre un elenco di vescovi che la colleghi agli Apostoli, allora può proclamarsi ortodossa. Questo è ciò che afferma il cristiano palestinese Egesippo nel 160 d.C.: "In ogni successione e in ogni città tutto è come predicano la Legge, i profeti e il Signore" (in Eusebio, Storia ecclesiastica IV 22, 2-3). Anche Ireneo di Lione, vescovo di Lione, nel 180 d.C. scrive che basta essere d'accordo con la Chiesa di Roma che è nell'ortodossia grazie alla successione, per qualificarsi ortodossi (Contro le Eresie III 3, 2). Questa concezione è anche usata da Tertulliano che nel 200 d.C. scrive che una Chiesa può definirsi ortodossa nella misura in cui, attraverso la successione dei suoi vescovi, può ricollegarsi agli Apostoli (La prescrizione degli eretici III, 32). Sempre nel II secolo Ignazio vescovo di Antiochia esorta i cristiani di Filadelfia a rimanere uniti sotto la guida del vescovo e del suo collegio di presbiteri, a fuggire dalle divisioni e dalle eresie e a non ascoltare chi agisce senza il vescovo (Lettera ai Filadelfiesi, Capitolo 3). Nella sua lettera agli smirnesi (Ad Smyrnenses) utilizza per la prima volta il termine di Chiesa Cattolica, chiarendo che l'esistenza di Chiese locali non elimina la consapevolezza di essere Chiesa di Gesù Cristo (Giorgio Acquaviva "La Chiesa Madre di Gerusalemme", Piemme, Casale Monferrato (AL), 1994, pag 64).
Quindi quello che va dicendo Fratarcangeli nel suo video è completamente falso, i cosiddetti "cristianesimi" alternativi sono sorti solo successivamente quando gruppi di ebrei convertiti al cristianesimo non vollero lasciare totalmente le loro tradizioni ebraiche (Ebioniti e giudaizzanti vari) e solo a partire dell'anno 90, quando i "nazareni", cioè coloro che credono nella divinità di Gesù, vengono inseriti nell'elenco delle maledizioni riservate ai minim, cioè gli eretici, nella recita dello Sh' moné es' re', la preghiera mattutina quotidiana, si manifestano tendenze centrifughe con gruppi eterodossi che ritengono Gesù solo un profeta (Giorgio Acquaviva "La Chiesa Madre di Gerusalemme", Piemme, Casale Monferrato (AL), 1994, pag 63). Successivamente, solo a partire dal II, secolo avviene la comparsa di gruppi che rielaborarono la figura di Cristo realizzando un sincretismo con tradizioni magico esoteriche iraniche e greco-elleniste, i cosiddetti gnostici. Questi gruppi per legittimare il proprio credo cominciarono a fabbricare dei testi, con attribuzioni pseudoepigrafiche, come le varie apocalissi citate nel video e vari vangeli gnostici, come quelli cosiddetti "di Pietro", "di Filippo", di "Maria", e così via. tutti testi, quindi, comparsi molto dopo i vangeli canonici (B: Ehrman "Cristianesimi perduti", pag 39). Ma i Padri della Chiesa, come Ireneo di Lone, li individuano subito come eretici non potendo fornire alcuna successione apostolica riconosciuta: "Prima di Valentino non c'erano Valentiniani, né prima di Marcione Marcioniti, né assolutamente nessuna di tutte queste dottrine perverse che abbiamo elencato esistevano prima degli innovatori e degli inventori di queste perversità" (Ireneo di Lione, Contro le Eresie III 4, 3).
Il gruppo originario degli Apostoli, e le Chiese sorte dalla loro predicazione hanno, quindi, conservato il messaggio di Gesù preservandolo dalla repressione giudeo-romana e solo grazie a questa circostanza si è potuto formare, già a metà del II secolo, un nucleo di quattro vangeli che non fu mai sostituito e solo raramente rifiutato, anzi ha mantenuto la sua importanza centrale pur coesistendo con una ricca pluralità di altri libri su Gesù, quelli che oggi chiamiamo "apocrifi". Questi scritti, a differenza di quanto affermato da Ehrman e ripreso da Fratarcangeli, non furono affatto creduti per secoli da un gran numero di cristiani, ma hanno rappresentato l'espressione di gruppi periferici con visioni alternative che non hanno mai raggiunto un consenso identificabile o una longevità. Ma tutto questo per Fratarcangeli non ha importanza, per lui ogni gruppo scissionie quelli chsta è rappresentativo del "cristianesimo" anche se attestato da un singolo frammento di papiro. Il nostro hater mette tutto sullo stesso piano, sia i vangeli canonici che quelli apocrifi. In realtà i quattro vangeli canonici hanno predominato fin da subito su tutti gli altri scritti cristiani, almeno dalla metà del secondo secolo. Non furono mai sostituiti e mai rifiutati per un solo ed unico motivo: erano i testi più antichi, più affidabili, più coerenti con la primitiva tradizione orale e più vicini ai fatti narrati. Questo fu l’unico criterio per cui furono ritenuti l’insegnamento cristiano ortodosso a partire da Ireneo di Lione, ben prima del Concilio di Nicea e dell’imperatore Costantino. Nel canone delle Scritture che saranno reputate ispirate, non furono inseriti molti testi anche se aderivano alle convinzioni teologiche ortodosse. Infatti scritti come la Didaché, l'apocalisse di Pietro, il Pastore di Erma, la lettera di Barnaba, ecc. pur essendo pienamente ortodossi non entrarono mai nel canone. Nel canone furono inseriti i testi più diffusi, più antichi e collegati direttamente con la tradizione apostolica.
La contraddizione di Ehrman, ripresa da Fratarcangeli, è, quindi, evidente: si afferma che fin dal principio il cristianesimo è stato sempre e ovunque irrimediabilmente diviso in sette proliferanti, senza un centro che tenesse insieme alcunché, ma allo stesso tempo determinato a sradicare ogni pluralità o "scelta" in favore dell'omogeneità, ovviamente la "cattiva" Chiesa cattolica che ha soppresso tutti i variegati riti cristiani tranne il proprio.
Infatti altra assurdità antistorica è proprio quella di affermare che tutti questi "cristianesimi" siano scomparsi perchè attivamente soppressi dall'ortodossia cattolica tramite l'oppressione e la violenza. il problema è che non viene mai citata una fonte, un fatto documentato, un qualcosa che confermi in modo inoppugnabile chi sia stato nei primi quattro secoli a perpetrare, dove e in che modo, tali violenze.
La realtà è ben diversa, lo storico e studioso canadese di testi biblici, Bockmuehl, Dean Ireland's Professor of the Exegesis of Holy Scripture all'Università di Oxford, e fellow del Keble College, sempre a Oxford, afferma che la scomparsa delle opinioni marginali non fu dovuta ad alcuna “soppressione”, ma svanirono da sole "presumibilmente perchè prive di ossigeno di seguaci o di plausibilità".
La verità è che queste dottrine alternative sostenute dai vari gruppi eterodossi si estinsero da sole molto prima che la versione ortodossa avesse la capacità di “sopprimere” attivamente qualsiasi cosa, ovvero a partire dal IV secolo. Ma a quel tempo la maggior parte di queste varianti del cristianesimo erano sparuti gruppi, vaghi ricordi o fantasmi letterari.
La storia si basa sullo studio delle fonti e dei documenti, ma anche sul confronto dei vari studi ed opinioni degli specialisti, quindi tutt'altra cosa dei contenuti propinati da un canale come "Sapiens Sapiens" basato sull'odio verso la Chiesa e il cristianesimo. Quando è quello il sentimento che anima una divulgazione è sempre il caso di aspettarci contenuti falsi ed ingannevoli.
Bibliografia
Giorgio Acquaviva "La Chiesa Madre di Gerusalemme", Piemme, Casale Monferrato (AL), 1994;
Bruce Metzger "Il canone del Nuovo Testamento: origine, sviluppo e significato" Brescia, Paidea, 1997;
Simon Benoit "Giudaismo e Cristianesimo, una storia antica" Editori Laterza, Bari, 2005;
B. Ehrman "Cristianesimi perduti" Carocci editore, 2012;
Enrico Norelli "La Nascita del Cristianesimo", Il Mulino, 2014, Bologna;
Markus Bockmuehl
https://www.theosthinktank.co.uk/comment/2024/04/09/catherine-nixey-heresy-jesus-christ-and-the-other-sons-of-god-london-picador-2024
B. Ehrman "Cristianesimi perduti" Carocci editore, 2012;
Enrico Norelli "La Nascita del Cristianesimo", Il Mulino, 2014, Bologna;
Markus Bockmuehl
https://www.theosthinktank.co.uk/comment/2024/04/09/catherine-nixey-heresy-jesus-christ-and-the-other-sons-of-god-london-picador-2024
