Prendo ancora in esame un video dell'hater Fratarcangeli, questa volta incentrato sul famoso episodio evangelico del tradimento di
Giuda Iscariota dal titolo: "GIUDA IL TRADITORE: COME I VANGELI INVENTANO UN PERSONAGGIO MAI ESISTITO". Nella sua folle crociata contro il Cristianesimo il nostro attivissimo hater, titolare del canale Sapiens Sapiens, si scaglia contro la storicità dei vangeli arrivando a dire che l'apostolo Giuda, l'iscariota, non è altro che il frutto di una elaborazione teologica postuma, ma che in realtà non è mai esistito. Probabilmente a Fratarcangeli deve essere capitato per caso qualche testo della teologa tedesca Ute Ranke Heinemann e sfrutta le sue rancorose ed avventurose tesi per farci più video possibili. Ma, è importante ricordarlo, la teologa tedesca abbandonò il Cristianesimo e, soprattutto, non aveva alcuna formazione specialistica e accademica nell’ambito del cristianesimo primitivo.
Contrariamente dall'opinione della Heinemann la storicità del personaggio di Giuda Iscariota è reputata tale dagli storici più accreditati come, ad esempio, i non credenti J. D. Crossan, B. Ehrmann, M. Casey, e mostri sacri del calibro di J. P. Meyer, figure dal punto di vista storico di ben altro spessore rispetto alla teologa tedesca. Il metodo storico-critico applicato ai vangeli, tanto caro al nostro Fratarcangeli, ritiene il personaggio di Giuda tra i più attestati e storicamente certi. La vicenda del suo tradimento è riportata in tutti e quattro i vangeli canonici, che, ricordiamo, sono fonti in gran parte indipendenti tra di loro, e, indubbiamente, rappresenta un avvenimento scabroso per la Chiesa nascente. Abbiamo, quindi, rispettati due criteri di storicità molto importanti come la molteplice attestazione e il criterio dell'imbarazzo.
Eppure, anche di fronte a tali evidenze, il nostro paladino della razionalità ateista preferisce l'opinione di una teologa priva una specifica competenza in materia ed ignora bellamente gli studi di storici affermati ed apprezzati a livello mondiale. Tutto ciò dimostra chiaramente l'intento prettamente ideologico dei suoi video che, quindi, sono da considerare solamente propaganda ateista.
In questo video vengono dette molte sciocchezze, ma per brevità e non appesantire la lettura, risponderò solamente alle due principali argomentazioni. La prima nasce da una domanda provocatoria che pone Fratarcangeli: "Ma allora, se (Gesù) sapeva che Giuda lo avrebbe tradito perché promette anche a lui un trono?". Con questo interrogativo retorico è chiaro l'intento di voler dimostrare che Giuda fosse una brava persona e che il suo tradimento è solo un'invenzione teologica, oppure che il personaggio stesso di Giuda, e il suo tradimento, non sono mai esistiti, ma si tratta tutto di una finzione redazionale. Secondo Fratarcangeli la "prova" di tutto ciò sarebbe il tentativo di "correzione" operato dal vangelo di Giovanni che cerca di "sanare" la contraddizione.
Una obiezione del genere tradisce l'ignoranza di Fratarcangeli che non conosce il rapporto tra prescienza divina e libertà personale. Queste non sono in antitesi, pertanto non c'è da stupirsi che Gesù chiami tutti alla sua sequela, anche chi liberamente decide di non seguirlo, come, ad esempio, avviene nel famoso episodio evangelico del giovane ricco (Mt 19, 16-22). Ma ciò che è più importante è che Gesù afferma chiarmente di riferirsi alla fine dei tempi, infatti leggiamo: "E Gesù disse loro: "Io vi dico in verità che nella NUOVA CREAZIONE, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria" (Mt 19, 28), quindi, parlando dei 12 troni, Gesù si riferisce escatologicamente alla partecipazione dei discepoli al giudizio finale in quanto rappresentanti della Chiesa, cioè del nuovo Israele, ma la posizione di ogni singolo discepolo non era irrevocabile. Costituendo il gruppo dei Dodici Gesù compie un gesto profetico al fine di ricostituire il popolo d'Israele con le sue dodici tribù, così come la tradizione giudaica l'attendeva per il tempo messianico. Infatti "Dodici" è il numero che indica Israele e quindi anche la Chiesa, per questo avviene l'elezione di un dodicesimo apostolo in sostituzione di Giuda (At 1,15-26 ), proprio perché la figura del nuovo Israele si ritrovi nella Chiesa nascente. Lo stesso Paolo dice: " ...apparve a Cefa e quindi ai Dodici" (1 Cor 15, 5), avrebbe dovuto dire "apparve agli undici"? Oppure "apparve ai dieci" visto che cita separatamente Cefa (Paolo), Eppure parla di "Dodici", quindi è chiaro che i "Dodici" sono un simbolo.
Nel vangelo di Giovanni Gesù spiega bene che non parla di tutti gli apostoli, ma che comunque si rivolge a tutti loro perché si deve adempiere la profezia della Scrittura (Sal 41, 10). Gesù infatti dice: "NON PARLO DI TUTTI VOI; io conosco quelli che ho scelto; ma si deve adempiere la Scrittura: Colui che mangia il pane con me, ha levato contro di me il suo calcagno" (Gv 13, 18) ed ancora: "Quand'ero con loro, io conservavo nel tuo nome coloro che mi hai dato e li ho custoditi; nessuno di loro è andato perduto, TRANNE IL FIGLIO DELLA PERDIZIONE, perché si adempisse la Scrittura" (Gv 17, 12).
Secondo Fratarcangeli questi versetti del vangelo di Giovanni sarebbero una "correzione" operata a posteriori al fine di "sanare" l'incongruenza della promessa fatta agli apostoli, ma poi non realizzatasi per Giuda. Ma come abbiamo visto, Gesù parla della Chiesa, il Nuovo Israele simboleggiato dal numero "Dodici", che inizierà dopo la resurrezione, quando Giuda si è ormai perso. Quindi ha importanza il collegio, non tanto il singolo apostolo. Ma ad essere assurda è proprio l'idea di una fantomatica "cospirazione", ovviamente non basata su alcuna prova storica, per cui gli autori del vangelo di Giovanni, decenni dopo la stesura dei vangeli di Matteo e Luca, quando il vangelo si è ormai diffuso in tutto il Mediterraneo, tanto da determinare la nascita di innumerevoli Comunità e fatto versato il sangue dei primi martiri, abbiano avuto la necessità di "correggere" una ipotetica "svista". Ma il vangelo di Giovanni non corregge un bel niente, fornisce una sua autonoma testimonianza dei fatti, secondo dei canoni spirituali e filosofici che sono totalmente diversi dai sinottici. Il volerli mettere in relazione è totalmente sbagliato, non ha alcun senso, sia da un punto di vista storico che teologico.
L'altra questione sollevata nel video è una pura speculazione basata su una lettura parziale e di parte del vangelo. Fratarcangeli lascia intendere che, a detta dei sinottici, TUTTI gli apostoli sono sempre stati con Gesù fino a che non spuntò Giuda con i soldati per arrestarlo. Quindi non ci sarebbe stato il tempo materiale per Giuda di lasciare il gruppo, arrivare in città e tornare con i soldati. Ma è veramente così? I vangeli di Matteo e di Marco, in realtà, riportano che Gesù, una volta arrivato al Getsemani, disse agli apostoli di sedere lì e poi accennò a Pietro, Giacomo e Giovanni di seguirlo IN UN ALTRO POSTO per pregare. Il vangelo di Luca dice che Gesù si ALLONTANO’ per restare da solo a pregare. Pertanto i vangeli dicono chiaramente che Gesù passò del tempo da solo o con, al massimo, tre apostoli, mentre la maggior parte degli apostoli era in un altro luogo. Quindi, in realtà, Giuda ebbe tutto l'agio, in quel lasso di tempo non attenzionato dai Vangeli, di dileguarsi senza essere visto (era notte). Il Getsemani era un piccolo oliveto poco fuori dalla città vecchia di Gerusalemme sul Monte degli Ulivi, quindi Giuda ebbe tutto il tempo necessario per poter abbandonare gli apostoli e sopraggiungere con i soldati. E' chiaro che Fratarcangeli ha riportato il vangelo emendandolo dei versetti a lui non producenti per confezionare la sua ennesima storiella.
Siamo alle solite, pur di dare addosso ai cristiani ed alla Chiesa, questi polemisti dilettanti da quattro soldi, come Fratarcangeli, s'inventano di tutto, oppure seguono fonti di parte che nulla hanno a che fare con lo studio serio della storia e dell'esegesi biblica. Il tradimento di Giuda è un episodio mai seriamente contestato dagli storici, credenti e non credenti, ma rappresenta uno dei tanti momenti di conferma della storicità della narrazione evangelica.
Bibliografia
J.D. Crossan, Who Killed Jesus?, HarperCollins 1995;
B.D. Ehrman, Jesus. Apocalyptic Prophet of the New Millennium, Oxford University Press 1999;
J.P. Meier, Un ebreo marginale. Ripensare il Gesù storico. Compagni e antagonisti, vol 3, Queriniana 2003.