Si sta avvicinando il mese di dicembre, per i cristiani è un periodo intenso di fede, di attesa, quando la Chiesa si stringe più forte attorno alla Madre di Dio, a Maria che ci dona il Salvatore. Proprio per questo gli odiatori del Cristianesimo sono particolarmente feroci nell’attaccare questi affetti. Nella fattispecie ho scelto questo video di circa un anno fa, dove l’autore, Pierluigi Fratarcangeli, si scaglia contro la devozione cristiana più sentita.
In questo video, che è rintracciabile qui, l’autore, con l’evidente intento di attaccare la fede cristiana ritenendola una puerile credenza, critica il dogma dell’Immacolata Concezione proclamato da papa Pio IX l’8 dicembre del 1854. Dopo aver sottolineato il fatto che il dogma non è altro che un comando della Chiesa che impone cosa devono credere i fedeli, il nostro osservatore laico specifica che il dogma si baserebbe solo su superstizioni popolari e si meraviglia del fatto di come alti prelati colti ed istruiti possano avallare leggende nate in epoche lontane da persone che mescolavano mito e superstizione.
Nel video viene palesemente definito il dogma come una mitologia, quindi una credenza fantasiosa, ma che ha una sua base nel capitolo primo, versetti 26 e 28, del vangelo di Luca. Ovviamente il saluto dell’angelo a Maria “Ti saluto o Piena di Grazia, il Signore è con te” (Luca 1, 28) è una traduzione falsa, una mistificazione della Chiesa Cattolica, l’autore del video ci assicura che la vera traduzione sarebbe: “sei stata fatta oggetto di Grazia” e in queste parole vederci una “immacolata concezione” è una operazione ideologica che mira a piegare il testo a ciò che si vuole affermare.
Come ultima “rivelazione” nel video viene spiegato che il mito della purezza legato alla verginità non fosse affatto diffuso, ma che, anzi, non aveva mai fatto parte della fede dei primi cristiani e che fu introdotto solo più tardi mutuandolo dalla cultura pagana occidentale. Per fare una tale affermazione viene tirata in ballo la teologa tedesca, oggi scomparsa, Uta Ranke Heinemann, secondo il classico metodo “dell’appello all’autorità” con cui si vuole zittire ogni critica contraria.
Il Fratarcangeli, essendo profondamente ignorante del Cristianesimo e del ruolo che il Magistero della Chiesa esercita all’interno della Comunità cristiana non sa che Cristo nel Vangelo diede a Pietro, e quindi ai suoi successori, il compito di custodire il deposito della fede: "Simone, Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te, che non venga meno la TUA fede; e tu, una volta ravveduto, CONFERMA i tuoi fratelli” (Luca 22, 31). In quest’ottica nessun cristiano cattolico ritiene una imposizione il fatto di dover credere che Maria sia stata concepita senza il peccato originale. Al contrario ciò costituisce una gioia perché testimonia la particolare attenzione che ha avuto Dio al fine di rendere possibile l’incarnazione di suo Figlio per la nostra salvezza. Solo chi non è cristiano come Fratarcangeli, può pensare ad una imposizione. La definizione del dogma è stata una necessità di chiarezza per i fedeli che pose fine a due millenni di diatribe tra coloro che affermavano la mancanza di peccato in Maria (immaculisti) e quelli che, invece, sostenevano la presenza del peccato originale (maculisti). Quindi, contrariamente alle fantasie laiciste, non si è trattato di una “raccolta di tradizioni e superstizioni”, ma del vertice di un confronto di alta teologia.
Come abbiamo visto la base scritturale di questo dogma è il famoso saluto che l’arcangelo Gabriele rivolge a Maria, “Ti saluto o Piena di Grazia, il Signore è con te” (Luca 1, 28). Nel testo greco originale compare il termine "kecharitomene" che significa: “piena di Grazia”, “riempita di grazia”, (Liddell-Scott-Jones Lexicon of Classical Greek). E “Piena di grazia” vuol dire proprio ”Immacolata Concezione”, perché se uno è pieno della Grazia Divina è privo di peccato. A mettere in dubbio questa traduzione sono stati i protestanti che per andare ideologicamente contro la Chiesa cattolica si sono inventati altri significati. E neanche subito, infatti la traduzione "piena di grazia" è rimasta nelle prime Bibbie protestanti, come quella di Wyclif, quella di Cramer e anche quella famosa di Tyndale (1534). Poi, siccome la Chiesa cattolica è divenuta la grande Babilonia è magicamente spuntata la traduzione "molto favorita" con l’evidente intento di diminuire il valore di Maria. Ma in origine è sempre stata quella la traduzione. Una per tutte il “gratia plena” di San Gerolamo della “Vetus latina” (IV secolo).
Altra baggianata è quella di dire che tra i primi cristiani e nell’ebraismo non era importante il valore della verginità. Questa è veramente grossa, già il cantico di Maria nel vangelo di Luca è un inno giudeocristiano, ma si può ricordare anche l’importante apocrifo del Protovangelo di Giacomo oppure Giustino di Nablus, Ireneo di Lione, ecc. tutti Padri della Chiesa del II secolo che testimoniano il culto della Vergine Maria, ma anche la Scrittura che è piena di gravidanze miracolose: Sara, Rebecca, Rachele, Manoach, Sofonima, Elisabetta, ecc.
Insomma questo video di Fratarcangeli è pieno di errori ed imposture, un classico esempio dell’ignoranza laicista e della loro malafede nel ricorrere alle peggiori fallacie logiche come il cherry picking ed il ricorso all’autorità per imporre agli sprovveduti le loro maligne falsità.
Bibliografia
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