venerdì 28 giugno 2024

Gli "haters" del Cristianesimo, parte 1


Ho deciso di dedicare una nuova sezione del blog al fenomeno dei cosiddetti "haters", cioè gli "odiatori", quelle persone che per vari motivi si trastullano sul web a criticare e giudicare aspramente persone e convinzioni senza un ragionevole motivo, ma solo per il gusto di farlo. Nella fattispecie, visto che il mio blog si pone come obiettivo quello di difendere la fede cristiana attraverso un'analisi storica precisa ed obiettiva, mi riferisco a quella categoria di persone che sistematicamente insultano e denigrano la Chiesa Cattolica e la fede cristiana. 

Sul web è molto facile imbattersi in socials, come ad esempio "Youtube" o "TikTok", dove diversi "canali" gestiti dai più svariati tipi di persone sono interamente dedicati ad un'attività di denigrazione sistematica della Chiesa Cattolica, della fede dei credenti e del Cristianesimo. Attraverso diverse metodologie comunicative questi canali ci "informano" di come la Chiesa Cattolica abbia fatto il lavaggio del cervello alle persone fin da piccoli, che tutto quello che ha insegnato è falso, che essere cristiani significa essere dei ritardati mentali o dei plagiati che non riescono a capire la vera realtà dei fatti ed altre considerazioni del genere. Ci sono canali, invece, che cercano di dimostrare quanto sia assurda la religione dal punto di vista logico, che il credere ad un'entità superiore che ha creato tutto onnipotente ed onnisciente sia una sorta di superstizione. Quindi degli "odiatori" di Dio, in special modo di quello rivelato del Cristianesimo, della Chiesa Cattolica e di tutti i credenti.

Ci sarebbe da chiedersi: perché fanno tutto questo? In fondo a queste persone che fastidio può dare se c'è chi crede in Dio o nella verginità della Madonna? Se esiste un culto delle reliquie o se lo scioglimento del sangue di San Gennaro è veramente un miracolo? Difficile da comprendere, eppure questi canali si accaniscono sul credente e raccolgono l'immancabile pletora di seguaci, pardon "followers", che possono così, a loro volta, dar libero sfogo alla loro acredine. L'unico risultato, quindi, è quello di creare un clima di odio nei confronti dei credenti, un effetto disgustoso, diseducativo perché irrispettoso della libertà di chi la pensa diversamente.  

Ma l'aspetto più aberrante è che questi canali hanno anche il coraggio di raccogliere le offerte in danaro da parte dei "followers". Quindi una sorta di guadagno ottenuto da una attività eticamente discutibile com'è quella di  seminare odio e contrapposizione.

Nella seconda parte di questo articolo scenderò più nel dettaglio cercando di illustrare le varie tipologie di "odiatori" prendendo ad esempio le argomentazioni di tre canali rappresentativi di tali tipologie.

Non mi resta che darvi appuntamento alla seconda parte di questo articolo.   

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