tag:blogger.com,1999:blog-5465559035047277587.post5841196728593483593..comments2024-01-05T16:40:11.089+01:00Comments on Apologeticon, il blog di Luis: La riflessione sull'eutanasiaLuishttp://www.blogger.com/profile/07820378257233546162noreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-5465559035047277587.post-80424064600438337022017-03-02T12:26:07.604+01:002017-03-02T12:26:07.604+01:00Caro Myself, non credo che la mia sia stata una ba...Caro Myself, non credo che la mia sia stata una banalità. Se Antoniani ha scelto di voler morire è sicuramente perché non ha dato più alla sua vita un valore. Ma un valore la vita lo ha sempre, perché è una sua caratteristica ontologica che non dipende da fattori contingenti. Solo che Antoniani non ha più scorto questo valore perché era disperato, gli è mancato qualcosa. Siccome per me la vita è relazione, cioè amore, tira tu le conclusioni.<br /><br />Io non ho mai affermato che i parenti di Antoniani non abbiamo amato il loro sfortunato congiunto, questo lo dici tu. Sto solo affermando che ad un certo punto della sua vita Antoniani non ha più avuto amore per la vita, ha patito un deficit, e questo è un dato di fatto oggettivo. Invece di una valorizzazione della sua preziosa vita, ha incontrato la disperata soluzione della morte. Luishttps://www.blogger.com/profile/07820378257233546162noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5465559035047277587.post-51033171911034924032017-03-02T11:46:45.156+01:002017-03-02T11:46:45.156+01:00"Caro Myself, dalle parole di Antoniani non s..."Caro Myself, dalle parole di Antoniani non si evincono affatto le tue, PERSONALI, conclusioni."<br /><br />Veramente le mie non sono delle conclusioni: ho solamente riportato ciò che Antoniani ha scritto e ho notato che non ha parlato di "mancanza di amore". Questi sono fatti oggettivi, per niente personali. Poi è certamente possibile che Antoniani soffrisse di una "mancanza di amore" e che non l'abbia scritto, ma questa è la tua PERSONALE idea - e sta a te portare i fatti per dimostrarla.<br /><br />"Se uno dice di essere sofferente, non solo fisicamente, ma anche mentalmente, e disperato, al punto di non trovare più un senso alla vita, A MIO MODO DI VEDERE..."<br /><br />OK, almeno sei consapevole che si tratta della tua opinione.<br /><br />"..., è evidente che è subentrato un deficit morale, una mancanza affettiva, in una parola: l'amore per la vita."<br /><br />Riformulando la questione in questo modo allora la tua affermazione diventa una banalità: "La gente sceglie di morire perché non ama più la vita", ovvio...<br /><br />Dubito però che tu volessi davvero concludere il post con un'ovvietà del genere.<br />Infatti la tua ultima frase era: "Nel triste caso di Fabiano Antoniani lo scandalo non è stato quello di aver dovuto cercare la morte in Svizzera, ma di non aver trovato quell’amore che gli avrebbe impedito di considerare la vita un peso". Quindi tu affermi che Antoniani soffriva di una "mancanza di amore" e che è scandaloso che non vi si sia posto rimedio. Capisci che questa suona facilmente come un'accusa terribile verso i cari di Antoniani: stai dicendo che essi non lo hanno amato a sufficienza e che questa è stata la causa della sua morte. Ora è certamente lecito fare questo genere di accuse quando si hanno delle prove, ma non quando si tratta solamente di un'opinioni personali.myselfnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5465559035047277587.post-18319179967856111872017-03-02T08:41:20.016+01:002017-03-02T08:41:20.016+01:00Caro Myself, dalle parole di Antoniani non si evin...Caro Myself, dalle parole di Antoniani non si evincono affatto le tue, personali, conclusioni. Se uno dice di essere sofferente, non solo fisicamente, <b>ma anche mentalmente</b>, e <b>disperato</b>, al punto di non trovare più un <b>senso alla vita</b>, a mio modo di vedere, è evidente che è subentrato un deficit morale, una mancanza affettiva, in una parola: l'amore per la vita. Il povero Antoniani, evidentemente, non è riuscito a colmare questa mancanza trovando solo la disperata soluzione propugnata dalle solite associazioni piazziste di morte. Luishttps://www.blogger.com/profile/07820378257233546162noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5465559035047277587.post-14103221113808986702017-03-01T16:02:10.583+01:002017-03-01T16:02:10.583+01:00Ma... in verità tu hai parlato di "non aver t...Ma... in verità tu hai parlato di "non aver trovato quell’amore che gli avrebbe impedito di considerare la vita un peso", ma Antoniani scrisse che le sue sofferenze erano causate dal "incapacità di sopportare il dolore sia fisico e mentale", non dalla mancanza di amore. Anzi, a quanto pare la sua fidanzata passava più tempo possibile con Antoniani, ed era lui a preferire restare solo.<br />Andare dicendo che uno è morto per "mancanza di amore", quando le cause sono state altre, non è certo rispettoso né del defunto né dei parenti e degli amici.<br />myselfnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5465559035047277587.post-6093857072430779922017-03-01T07:45:37.509+01:002017-03-01T07:45:37.509+01:00Ti ringrazio della tua solerzia nel far conoscere ...Ti ringrazio della tua solerzia nel far conoscere in dettaglio la tremenda esperienza di Antoniani e, anche, perché in questo modo ti sconfessi e confermi, in qualche modo, la mia affermazione. Antoniani dice: <i>""Le mie giornate sono intrise di sofferenza e disperazione, non trovando più il senso della mia vita ora. Fermamente deciso, trovo più dignitoso e coerente, per la persona che sono, terminare questa mia agonia"</i>. Purtroppo il dj milanese non ha trovato più un senso alla sua vita, nessuno ha saputo dargli una risposta, niente che lo facesse sentire ancora una persona. Le sue giornate erano di <i>"sofferenza e disperazione"</i>. L'unica soluzione proposta è stata la morte, una sconfitta per tutti noi. Luishttps://www.blogger.com/profile/07820378257233546162noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5465559035047277587.post-1539987574246594982017-02-28T18:32:19.679+01:002017-02-28T18:32:19.679+01:00"Nel triste caso di Fabiano Antoniani lo scan..."Nel triste caso di Fabiano Antoniani lo scandalo [...] è stato [...] di non aver trovato quell’amore che gli avrebbe impedito di considerare la vita un peso."<br /><br />Nel seguito l'ultima lettera di Antoniani, in cui sono spiegate le ragioni della sua scelta, così che sia chiaro, per rispetto di Antoniani e dei suoi cari, che non si è trattato di "mancanza di amore".<br /><br />"Io, Fabiano Antoniani, Dj Fabo, nato a Milano 9 febbraio 1977, all'età di sette anni frequento la scuola di musica per imparare a suonare la chitarra. Da bambino spesso suonavo come primo chitarrista e partecipo a numerosi saggi. Visto il talento i miei genitori mi costringono a frequentare il Conservatorio di Milano, villa Simonetta, ma a causa del mio comportamento ribelle vengo espulso. Lascio il mondo della musica. Da sempre lavoratore, appena diplomato da geometra, inizio a lavorare per svariate aziende. Per otto anni lavoro con la mia seconda passione, il motocross, dove mi occupo del reparto commerciale del team supermotard Daverio (durante le competizioni più importanti: mondiale ed italiano) e contemporaneamente lo pratico come sport. Nel 2009, a causa di un incidente durante una gara, sono costretto ad abbandonare il mondo del motocross. Contemporaneamente, in questi anni, mi trasferisco, nei periodi estivi, ad Ibiza per un periodo di studi dove ricomincio a lavorare con la musica più moderna. Forse a causa della magica influenza dell'isola, forse per vocazione, subito mi rendo conto che il mio unico e vero posto è dietro la consolle! È così che in un momento, ringraziando gli studi di musica del passato, la mia musicalità e le numerose conoscenze di dj set, in poco tempo inizio a suonare un po' ovunque. Mi licenzio da un contratto a tempo indeterminato a Milano, ma ormai capisco che il mio posto è altrove. Per lavoro, passione e amore negli ultimi anni riesco a dividermi tra l'Italia e Goa, dove lavoro e vivo mantenendomi con la musica: scoperta per caso in uno dei viaggi più indimenticabili della mia vita (India), capisco che il mio posto e il mio futuro sarebbero stati in India. Mi trasferisco per otto mesi l'anno con la mia fidanzata e riconosco finalmente me stesso, dopo aver indossato numerosi abiti che mi andavano stretti.<br /><br />Purtroppo, in uno dei rientri in Italia, dopo aver suonato una sera in un locale di Milano, tornando a casa, un rovinoso incidente mi spezza i sogni e la mia vita. Giovane adulto sempre vivace e vero amante della vita, non riesco a fare a meno degli amici per esserne al centro trascinandoli con me. Generoso, forse un po' insicuro quando si tratta di scelte importanti da fare da solo. Vittima spesso della mia stessa vivacità, facilmente mi annoio, pronto a gettarmi per primo nelle situazioni più disparate. Un trascinatore. Incapace di sopportare il dolore sia fisico che mentale. Preferisco stare solo, ora, che non poter vivere come prima. Vivo oggi a casa di mia madre a Milano con una persona che ci aiuta e la mia fidanzata che passa più tempo possibile con me. Mi portano fuori ma spesso non ne ho voglia.<br /><br />Le mie giornate sono intrise di sofferenza e disperazione, non trovando più il senso della mia vita ora. Fermamente deciso, trovo più dignitoso e coerente, per la persona che sono, terminare questa mia agonia."myselfnoreply@blogger.com