martedì 22 novembre 2016

Luigi Tosti e l’odio verso la Chiesa e i cristiani.

Sconosciuto al grande pubblico, questo, ormai ex, magistrato del Tribunale di Camerino (MC), nel lontano 2002 balzò improvvisamente agli onori della cronaca per la sua sconcertante iniziativa di voler bandire il crocifisso dalle aule dei tribunali della Repubblica italiana. 

Questo personaggio è un classico rappresentante del laicismo in Italia, autentico eroe degli atei e degli agnostici anticristiani, poneva come motivazione della sua assurda campagna contro il crocifisso tutto il fantasioso repertorio di accuse e contumelie alla Chiesa e ai cristiani tipico della propaganda laicista e il fatto che lo Stato Italiano, che appellava ironicamente come “Vaticalia”, fosse, appunto, succube del Vaticano (sic). Spinse a tal punto la sua folle iniziativa fino ad affrontare una grottesca battaglia legale che nel 2012 lo vide assolto dall’accusa di essersi rifiutato di tenere le udienze nelle aule dove fosse esposto il crocifisso. Dato, questo, che sconfessa clamorosamente il nostro ex giudice sul fatto che l’Italia sia veramente un paese succube del Vaticano. 

Le argomentazioni di Luigi Tosti ripropongono il campionario classico delle fantasiose accuse e leggende che l’immaginario collettivo laicista rivolge contro la Chiesa e la sua storia. Ciò che mi colpì di tale personaggio fu la cieca pervicacia nel sostenere, con espressioni spesso becere e volgari, argomentazioni del tutto fallaci. Considerando che il Tosti, essendo un Magistrato, quindi una persona che avrebbe dovuto disporre di una cultura al di sopra della media e, non nego, spinto anche da una certa curiosità, decisi di confrontarmi personalmente con tale personaggio per cercare di capire la solidità delle sue argomentazioni. A tal proposito visitai il suo blog e in risposta dell’ennesimo post di invettive verso la Chiesa e i cristiani gettai l’amo…

Complimenti Luigi Tosti, un bel "pastone" ideologico dove ha messo il meglio di tutto il fantasioso ed immaginario universo antireligioso e, specialmente, anticattolico. Una bruttura che le rende veramente "onore";

Al che Luigi Tosti mi rispose: “Complimenti, Luigi Ruggini. Soprattutto per la documentatissima replica, supportata da prove inoppugnabili sull'inesistenza storica dei crimini della tua augusta religione e dei tuoi augusti papi criminali (nonché Santi). Il tuo il tipico commento del fedele cattolico integralista che, posto di fronte ai crimini della tua religione, nient'altro sa fare se non farsi gonfiare il fegato dai bollori di ira e sparare critiche a vanvera. La "fortuna", molto relativa, è che i fanatici religiosi dei tuo stampo non sono più adusi all'uso del rogo, dell'Inquisizione e dei Kalashnikov”.

Come supponevo il nostro ex giudice partì subito in quarta, ma lo rassicurai facendogli notare che non c’era bisogno di perdere la calma e che ero in grado di documentare esaustivamente ogni mia asserzione. Ma il Tosti continuò sulla stessa strada come un turbine: “Noto, signor Ruggini, che seguita sempre a mantenersi sulla vaghezza apodittica delle sue tesi confutative delle VERITA' storiche, che mi sono limitato a rispolverare. Noto anche che […] lei, da buon cattolico, tenta di annichilire i crimini della sua religione con l'arguto argomento della "contestualizzazione", secondo cui sono le vittime della vostra criminalità i veri "colpevoli", in quanto non si sono adeguate alle "usanze" dei tempi in cui perpetravate i vostri crimini. Si tratta di un argomento a dir poco indegno, in base al quale sono stati Giordano Bruno, Galileo Galilei, gli eretici e le streghe arse sui roghi i veri "colpevoli", perché non si sono adeguati alle "regole" praticate dalla religione del tempo”. Infine sentenziò: “Vede, la differenza tra le religioni e l'Ateismo sta nel fatto che nel nome degli dei sono stati perpetrati i più deliranti crimini ed atrocità, mentre non è esistita alcuna associazione atea che abbia mai sterminato, torturato, inquisito altri esseri umani al grido: "Dio lo vuole!!".

Mi apparve subito chiaro il modo ideologico con cui il Tosti richiamava determinati eventi storici che riguardavano alcune condotte della Chiesa. Glielo feci notare: “Vede, sig. Tosti, quello che le contesto è il suo modo ideologico di analizzare la storia. Il suo è un modo di fare che non potrà mai arrivare ad una accettabile oggettività perché inficiata dal suo pregiudizio. La contestualizzazione a cui mi riferisco non è certamente quella che lei ha tratteggiato. Se non ci si cala seriamente nell'ambiente storico non si potrà mai capire che la Chiesa ha sempre avuto la necessità di offrire ai propri membri, che non sono tutti eroi o scienziati, l’ambiente ideale dove possano fiorire la loro fede e la loro vita cristiana. Perciò, quando alcuni pretendono di chiamarsi cristiani minacciando l’accordo ecclesiale, essa può e deve togliere loro i mezzi per nuocere.
Non si può parlare di Giordano Bruno, Paleario, ecc. senza ricordare il periodo di Controriforma dove la Chiesa aveva l'ansia di difendere la fede attaccata da tutte le parti. Per contestualizzazione, quindi, intendo l'innegabile circostanza che in ogni epoca la violenza utilizzata dalla Chiesa sia stata una reazione, una difesa della fede e dell'ordine costituito contro la sovversione portata dall'eresia. Diversamente le dittature e le rivoluzioni laiciste atee miravano a distruggere un sistema di valori per imporne un altro, non unanimemente condiviso, attuando l’intento con azioni invasive e prevaricatrici particolarmente violente e repressive. Non si trattò mai di un’azione di legittima difesa, ma di una vera e propria azione di sopraffazione messa in atto, il più delle volte, da un limitato gruppo di pressione nei confronti della maggioranza”.

A questo punto intervennero anche altri utenti del blog che, ovviamente, presero le parti del Tosti. Gli feci notare che il loro era un tipico atteggiamento “laicista”. Al Tosti tale vocabolo non piacque: “Per Luigi Ruggini. "Laicista" è colui che crede nel "principio di laicità" che, è bene ricordartelo, è uno dei principi "SUPREMI" sui quali si fonda la nostra Costituzione repubblicana. Questo principio consiste, come dice la Corte Costituzionale, nell'obbligo dello Stato italiano di essere imparziale, neutrale ed equidistante nei confronti delle ideologie religiose, positive o negative che esse siano […] Semmai sono quelli come te, che sostengono che la Chiesa cattolica e i cattolici debbano essere privilegiati dallo Stato italiano a discapito degli atei e di coloro che credono in dei "inferiori" al vostro, che debbono vergognarsi”. 

A quel punto precisai che: “Per me, invece, laicista è un termine che indica la persona intollerante che offende, denigra e, mentendo, infanga il credente. […] La nostra Costituzione repubblicana insegna primariamente il rispetto per le idee e per il credo altrui, fondando la nostra società su quei valori della persona umana che sono condivisi da tutti gli uomini che amano la pace, la tolleranza e la fratellanza. Valori che, guarda caso, scarseggiano ampiamente nel vostro, laicistico, argomentare. La nostra società è laica e tutti i credi e le idee sono in egual modo tutelate e libere di essere professate. Io sono un cittadino italiano e, quindi, non penso affatto che la Chiesa e i cristiani debbano essere privilegiati dallo Stato. Purtroppo, però, mi sto rendendo conto che in Italia si sta facendo largo questo laicismo intollerante, di cui lei è solo uno dei tanti rappresentanti, che non rispettando il credo altrui tradisce i valori su cui si basa la nostra Costituzione”.

Molto probabilmente sorpreso dalla mia pazienza e dalla mia volontà di confronto, il Tosti tirò fuori tutto il suo repertorio di fesserie laiciste: “Noto che il sig. Ruggini è colto da rododendro quando gli si spiattellano le VERITA' scomode. Il termine laicista è stato coniato da idioti cattolici che tentano di contrabbandare il loro confessionalismo per laicità, anzi per "sana" laicità. […] Nella Repubblica Pontificia italiana, altrimenti detta Vaticalia o Colonia del Vaticano, la laicità delineata dalla Costituzione è un miraggio. Solo i perfetti e patentati disonesti lo possono negare. Basta considerare che SOLO il Papa, i vescovi, i preti cattolici utilizzano quotidianamente la Televisione di Stato, altrimenti detta RAI, diffondendo le loro perle di saggezza quotidianamente, e soprattutto durante i telegiornali. Solo i cattolici possono far insegnare la loro strampalata e immorale religione nelle scuole dello Stato e spese dei cattolici. Solo i cattolici sono stati i beneficiari della legge sul mantenimento del clero (8 per mille). […] Solo i preti cattolici vengono assunti e stipendiati come cappellani militari ed ospedalieri ai danni e a spese di tutti gli italiani. Solo i cattolici vengono sovvenzionati per le riparazioni, costruzioni e ristrutturazioni delle loro chiese. Solo la Chiesa cattolica viene esentata dall'IMU, ICI, TASI TARI sugli immobili e non paga l'erogazione dell'acqua e il servizio di nettezza urbana. La Chiesa cattolica vive parassitariamente ai danni degli italiani con un prelievo dai 7 ai 20 miliardi l'anno. Tutti gli altri sono considerati delle sorti di frammenti fecali, rispetto ai cattolici…”.

Di fronte a questo fuoco di fila di banalità laiciste gli feci notare quanto fosse ridicolo definire l’Italia come “Vaticalia”: “Mi parla di “Vaticalia”, mi vien da ridere!!!! Se la Chiesa fosse così potente come lei afferma, perché in Italia c’è l’aborto? Come è possibile che nella Repubblica Pontificia italiana è legale andare contro la Chiesa? Perché c’è il divorzio? Perché è possibile ricorrere alla fecondazione eterologa? La televisione di Stato utilizzata dal Papa? Ma non dica fesserie, si tratta solo di un servizio pubblico, in Italia il Papa è seguito da milioni di persone, oltre ad essere una personalità come Obama, Hollande o la Merkel. Perché non si lamenta pure del fatto che in tutti i Tg ci sono sempre anche questi personaggi? L’ora di religione cattolica nelle scuole fa parte del Concordato tra la Chiesa e lo Stato Italiano, è un dato storico, l’Italia è un Paese di profonde radici cristiane e cattoliche, è normale che sia un dialogo particolare. L’importante è il fatto che chiunque è liberissimo di non frequentare, nessuna imposizione. L’8 per mille non è beneficiato solo dalla Chiesa cattolica, ma da qualsiasi altra confessione religiosa, e non, che ne faccia richiesta, e poi, è bene ricordare che questa “famigerata” contribuzione è VOLONTARIA e non imposta a nessuno! L’esenzione da IMU e quant’altro, è regolata da una legge, quella per il sostegno alle associazioni “no profit” impegnate nel sociale, di cui ne beneficiano TUTTI e non solo la Chiesa cattolica, quindi non venga a raccontare sciocchezze! Ed anche la storia che la Chiesa cattolica parassitizzi l’Italia è una bufala laicista! A fronte di un contributo di circa un miliardo di euro, che la Chiesa riceve con l’8xmille, ne vengono restituiti almeno 11 in beni e servizi, ad esempio solo le parrocchie in ambito sociale forniscono aiuti per almeno 260 milioni di euro all’anno. Quando per portare avanti il proprio odio ideologico arrivate ad infangare, a mentire e a manipolare la realtà, significa che avete perso di vista i principi su cui si basa quella Costituzione che vi vantate tanto di difendere”.

Da questo punto in poi il nostro confronto proseguì sulla stessa falsariga con il Tosti sempre inviperito, ma sostanzialmente incapace di fornire una valida confutazione alle mie obiezioni (per chi ne fosse interessato l’intero contraddittorio è reperibile qui). Questo confronto mi diede l’ennesima conferma di quanto sia basso il livello culturale delle argomentazioni laiciste contro la Chiesa e la religione. Sono caratterizzate da un’ignoranza storica abissale, frutto della manipolazione iniziata in età illuminista, da un’impressionante stravolgimento della realtà e da un disprezzo ed astio senza precedenti. Il sig. Luigi Tosti incarna perfettamente ognuna di tali caratteristiche e questo lo rende il personaggio paradigma di ogni laicista.

6 commenti:

  1. Ho dato un'occhiata ai commenti sul sito del Tosti: a parte che non riesco a credere a quanto livore dimostrino e a come facciano a vivere nell'odio verso qualcuno - onestamente, non condivido i loro ragionamenti, ma non resisterei a vivere covando odio verso loro o qualcun altro in generale - mi ha colpito l'ultimo commento dell'utente "Delfina" riguardo al padre morto venuto in sogno alla sua amica: ammesso che non si tratti né di un semplice frutto dell'immaginazione nel sogno né di un intervento demoniaco ma sia davvero il genitore defunto, se non esiste Dio, né paradiso, né inferno allora quell'uomo da dove gli parla e, soprattutto, come fa a parlarle?! Egli non dovrebbe non esistere più?

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    1. Condivido pienamente il tuo sentimento: come si fa a vivere perennemente nell'odio? Frequento spesso siti laicisti, come ad esempio quello dell'Uaar, ebbene sempre rancore, violenza verbale, denigrazione e disprezzo per la Chiesa e coloro che credono, senza il minimo rispetto per le idee e credenze altrui.
      Mi domando come saranno queste persone nella vita privata, spero vivamente per coloro che gli vivono vicino che siano un po' più umani.

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  2. Ma è possibile vivere alimentando un odio così viscerale verso Dio, la Chiesa ed i cattolici? Che tristezza! Mi chiedo quanto questo giudice abbia tenuto lontano il suo livore dalle aule di tribunale. Quanto sarà stato imparziale?????

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    1. E pensa che ho sentito alcuni laicisti sostenere che un giudice con addosso una catenina con crocifisso non sarebbe sereno ed imparziale nel prendere le sue decisioni, ma roba da matti!!!

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  3. ho provato proprio ieri a postare un mio commento a proposito dell'ultimo post di Luigi Tosti "
    CARLO AZEGLIO CIAMPI & PADRE AMORTH: NOTIZIE DALL’ALDILA’".
    Un "postone", non c'è che dire ...
    A oggi il mio commento non è stato pubblicato, vedremo ...
    Ad ogni modo, in linea di massima nei suoi articoli appare un poveraccio, violento intollerante e fanatico.


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    1. Non posso che essere d'accordo con te.
      Deve essergli successo qualcosa di grave, perché ha un rancore dentro impressionante. Se così fosse, mi dispiace sinceramente, ma una cosa è certa: insultare e vituperare Cristo e la Chiesa non è una soluzione per suoi problemi.

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