giovedì 12 marzo 2015

Il concetto di amore per il laicisti.



Qui da noi, in Italia, gli strenui difensori del matrimonio naturale, cioè quello tra una donna ed un uomo, sono continuamente apostrofati dalla propaganda laicista come retrogradi, oscurantisti residuati medioevali. Ora il libero pensiero, l'evoluta mentalità laicista ci martella sul fatto che il concetto di matrimonio è da cambiare, la stessa famiglia ha ormai assunto una nuova concezione. Questa visione deriva da una nuova consapevolezza, la cosiddetta teoria "gender", secondo la quale, senza che la sua validità scientifica sia stata minimamente dimostrata, ognuno è libero di fare ciò che vuole, liberarsi dai vecchi stereotipi, sentirsi a piacimento "donna" o "uomo" ed essere libero di regolarsi di conseguenza. Il mantra sbandierato in modo ossessivo è che "basta amare".

Ma così facendo, non riconoscendo alcuna morale naturale, come sarà possibile mantenere una dirittura, una visione oggettivamente orientata verso un sistema che sia veramente producente per la società umana? Se accettiamo il matrimonio omosessuale in quanto una manifestazione di amore, allora perchè non accettare anche la poligamia? Un uomo sposato con tante donne o viceversa? E se due fratelli si vogliono bene? Perché ancora il tabù dell'incesto? Navigando nello sconfinato mare del web mi sono imbattuto nella notizia di un curioso matrimonio che si è celebrato in Thailandia il 14 febbraio scorso. Si tratta del primo triplo matrimonio omosessuale celebrato al mondo, come è possibile vedere nella foto pubblicata sopra. Ormai non ci si può più meravigliare di niente, senza punti di riferimento diviene tutto possibile e, come al solito, a farne le spese è sempre il soggetto più debole, cioè i bambini ai quali viene negato il diritto ad essere amati, allevati in modo sano e naturale, da una mamma ed un padre. 

Essere liberi non può significare semplicemente esaudire ogni proprio desiderio senza tenere in alcun conto responsabilità e conseguenze, ma operare per il bene, quello che dovrebbe essere oggettivo, cioè costruire col matrimonio un ambiente d'amore adatto a produrre, accogliere e formare la vita. Ma il laicismo da questo orecchio non ci sente, c'è una soluzione per tutto: fecondazione eterologa, eugenetica, affitto dell'utero, possibilità di adozione per le coppie omosessuali, ecc. Ma amare non significa avere tutto, bensì rispettare gli altri. 

 

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18 commenti:

  1. Ciao ... scusa, fammi capire meglio.

    Dal tuo post deduco (e correggimi se sbaglio, è sempre difficile spiegarsi e comprendersi) che secondo te se accettiamo che due persone che si amano possano sposarsi in virtù proprio del fatti che si amano, e non per "costruire un ambiente d'amore adatto a produrre, accogliere e formare la vita", in virtù del fatto che l'unica giustificazione del loro matrimonio è l'amore dovremmo anche accettare che si possano sposare due fratelli, o anche 3 o più persone? e quindi è giusto negare ad una coppia omosessuale di sposarsi perché una coppia omosessuale non può (in natura) avere figli e quindi non può produrre una vita?

    Il secondo punto è che è un delitto negare ad un bambino di essere amato, allevato in modo sano e naturale, da una mamma ed un padre.

    Ho capito bene?

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    1. Ciao.
      Si, hai capito bene. Aggiungo anche che passare su tutto e tutti con la giustificazione dell'"amore", mette fortemente in dubbio che si tratti proprio di amore. Se si ama si pensa prima agli altri e poi a se stessi.

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    2. Quindi ad un uomo ed un a donna sessantenni, poiché non sono materialmente capaci di "costruire un ambiente d'amore adatto a produrre, accogliere e formare la vita" non dovrebbe essere consentito di sposarsi?

      E una ragazza madre compie un delitto in quanto nega al figlio il diritto di essere amata, allevato in modo sano e naturale, da una mamma ed un padre?

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    3. Ho già risposto molte volte a questa critica. Ripeto ancora una volta il mio pensiero. Prima di tutto c'è un fatto inconfutabile: la famiglia naturale fondata sul matrimonio costituisce l'ambiente ideale per produrre, accogliere, proteggere, educare e formare una prole. Lo dice la legge naturale ed è giustamente ribadito dalla nostra Costituzione. Il matrimonio tra due persone anziane è sempre un'unione tra un uomo ed una donna, quindi costituiscono ugualmente quella comunità idonea ad educare la vita anche se non sono in grado di produrla. La coppia omosessuale, invece, non è in grado di adempiere a nessuno di quei compiti.

      Nel caso della ragazza madre siamo di fronte ad un accidente, un'infortunio, ma non viene messo in dubbio il concetto generale. La ragazza non compie alcun delitto, però è certo che la sua situazione non è certo quella ideale.

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    4. scusa, in base a quale fondamento scientifico la coppia omosessuale non sarebbe in grado di educare la vita? Io ti posso portare molti esempi di coppie eterosessuali assolutamente inidonee ad educare e altrettanti esempi di coppie omosessuali assolutamente idonee (dimostrato praticamente) ad educare. Non è la situazione in sé, sono le persone che possono essere o meno idonee ad educare.

      Per fortuna anche l'italia (unico paese europeo oltra alle grecia ad essere rimasto indietro) tra un po' riconoscerà e darà dignità alle coppie omosessuali

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    5. Senti, io non discuto delle persone, queste possono essere buone o cattive, idonee o meno, io non giudico, perché non è corretto farlo. Io mi interesso della situazione ideale in cui deve crescere un bambino/a che è quella rappresentata dalla complementarietà della figura femminile della madre con quella maschile del padre e del diritto che tali banbini/e hanno di avere un padre ed una madre. Questo dato, di per se ovvio e scontato, perché derivante dalla legge naturale, è stato ufficializzato, in qualche modo, nel 1989 con la Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia che ha definito il minore come soggetto di diritti e non solo quale destinatario di protezione e tutela. Uno di tali diritti è quello di ricevere affetto, educazione e cure da entrambi i genitori proprio perché il bambino/a ha bisogno di queste due figure tra loro complementari (F. Baldoni 2005; Bollea 1999; Andolfi 2001). Ogni genitore ha un proprio ruolo e solo insieme essi si integrano e si completano. Il padre in quanto portatore di un modello responsabile e capace di assumere decisioni, costituisce una figura determinante nella prevenzione di eventuali comportamenti antisociali; la madre, in quanto figura portatrice di affetto e fiducia, è fondamentale per favorire il dialogo e la stima di sé. E' questo quello che la stragrande maggioranza degli psicologi afferma e gli studi in tal senso sono tantissimi. Solo che sono oscurati dalla potentissima lobby omosessuale mondiale.

      Sfortunatamente in Italia il laicismo sta cercando di calpestare questi diritti inalienabili dei bambini, ma sono fiducioso nell'impegno di tantissima gente che non ha ancora perso il lume della ragione. Per quanto mi riguarda, nel mio piccolo, non smetterò mai di difendere il diritto dei bambini/e ad avere un padre ed una madre.

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    6. per te mi pare che è sempre tutto ovvio e scontato, anche il fatto che la figura materna e la figura paterna coincidano con il padre e con la madre. Se ti guardi intorno vedrai tante coppie etero in cui la figura materna è il padre e quella paterna è la madre, ed i bambino crescono ugualmente sani e liberi.

      Il padre portatore di modello responsabile e la madre portatrice di affetto e fiducia? Ancora con stereotipi di questo tipo nella società odierna?

      Mi piacerebbe sapere in che modo difendi, o intendi difendere, il diritto dei bambini ad avere un padre ed una madre. Modo pratico intendo. Io preferisco difendere il diritto dei bambini di avere dei genitori che si occupano di loro con amore e attenzione.

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    7. Ti ripeto ancora una volta che non è giusto criticare i concetti generali per alcuni casi particolari. Se vogliamo stabilire una norma occorre riferirsi al dato generale che in questo caso è l'assoluta necessità che ha il bambino/a di crescere con la figura femminile della madre e quella maschile del padre. Il modello della famiglia composto da una madre e da un padre NON è uno stereotipo, ma la situazione ottimale e questo è anche confermato da tanti studi scientifici.

      Io difendo la famiglia tradizionale e, quindi, il diritto di un bambino/a di essere cresciuto/a e, quindi, amato/a, da una madre ed un padre, con quello che la democrazia italiana mi mette a disposizione: votare chi difende i miei ideali, scrivere sul mio blog, insegnare alle coppie che battezzano i loro figli e, qualche volta, mi faccio ricoprire di insulti partecipando alle iniziative delle Sentinelle in piedi.

      Tu preferisci altro? Buon per te, ma considera che una coppia omosessuale non potrà mai sostituire le figure della madre e del padre.

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    8. Il modello della famiglia composto da un padre e da una madre è UN modello, non l'unico, non il più antico, e ci sono molti studi che attestano come non esista un modello migliore di un altro, esistono persone che fanno funzionare bene certi modelli ed altre per le quali quegli stessi modelli sono un disastro (altrimenti tutte le famiglie "tradizionali" funzionerebbero, ma non è così)

      Ovviamente è corretto che tu difenda le tue opinioni con i mezzi a tua disposizione, esattamente come lo faccio io. La differenza è che io credo così tanto nella gente, che preferisco che la gente abbia la possibilità di scegliere tra più opzioni e non sia obbligata ad accettare scelte fatte da altri e che influenzano il loro personale. Qualcuno mi deve spiegare perché se due uomini o due donne si sposano questo indebolisce il matrimonio etero, per il quale non cambia niente. Ma esco fuori temo.
      Sull'ultima frase perdonami, io conosco diverse coppie omosessuali con figli, e loro sono in grado di dare ai figli l'amore materno e l'amore paterno (inteso come quello più accudente e quello più educante) esattamente come le migliori coppie etero, e dicerto molto meglio di alcune coppie etero di mia conoscenza

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    9. Il modello primordiale, la necessità prima, è che un bambino abbia il suo contatto fisico, psicologico, d'amore con la madre e che abbia la possibilità di crescere con la figura femminile della madre e maschile del padre. Questo E' il modello, primario, naturale, Poi, nel corso della storia dell'uomo si sono avute molte variazioni sul tema, ma gli studiosi sono concordi nel sostenere che la cescità più equilibrata e sana per il/la bambino/a sia ha con la madre ed il padre.

      Rispettare questa esigenza del bambino non è un obbligazione ad accettare scelte fatte da altri, ma riconoscere quali siano i bisogni reali del bambino e rispettarli per amore! Ogni bambino/a ha il sacrosanto diritto ad avere una madre ed un padre e se noi neghiamo questo non potrà mai essere per amore, ma per soddisfare il nostro egoismo. Esattamente quello che fanno le coppie omosessuali quando vogliono adottare dei bambini.

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    10. E' il tuo parere e lo rispetto. Io continuo a pensare che un bambino avrebbe diritto a da vere dei buoni genitori, e tra due buoni genitori omosessuali e due cattivi genitori eterosessuali (e ce ne sono molti, lo sai benissimo) io non ho dubbi su cosa scegliere.

      Senza dimenticare che anche i genitori eterosessuali fanno figli per il loro egoismo

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    11. Ma, guarda, nel caso specifico, in una particolare circostanza ben definita come quella che adombri, posso anche essere d'accordo con te e convengo pure sul fatto che anche i genitori eterosessuali, molte volte, fanno figli per il loro egoismo. Ma se parliamo di norma generale, della regola più giusta, sana, naturale, confacente per tutti i bambini, non può che essere quella a favore della maternità e della paternità.

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    12. Però ti chiedo: ammesso (e ovviamente non concesso) che (ti cito) "Ogni bambino/a ha il sacrosanto diritto ad avere una madre ed un padre ", secondo te ci sono altri diritti che ha un bambino?

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    13. Bé, si, in primis il diritto alla vita.

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    14. Tutto qui? hanno ben pochi diritti i bambini, per te! Tutti gli esseri umani hanno diritto alla vita

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    15. Ho scritto: in primis, quindi ho riportato solo il principale, che poi racchiude tutti gli altri.

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  2. ULTIME NEWS
    Grande sconcerto nei siti cattolici, già erano partite le solite solfe sul dissolvimento dei sacri valori quando si è scoperto che in Thailandia il matrimonio tra omosessuali non è per niente legale. Ma proprio per niente. Pare che i creativi gay thailandesi non possano sposarsi né in coppia, né in trio.
    Le perplessità sono aumentate quando si è saputo che la notizia non riguardava un’iniziativa delle lobby demo-pluto-gender-laiciste, bensì la benedizione rituale di una religione concorrente. Gesù forse non vuole, ma Buddah sì.

    Grande sconcerto tra i fan della poligamia che sono fedelissimi lettori di questo blog ed ora si sentono traditi.
    Mormoni tradizionalisti, ebrei ultraortodossi e tanti, tanti islamici non accettano di essere impropriamente assimilati ai depravati laicisti, né, tantomeno, ai sostenitori del matrimonio gay, che è abominio. Vogliono precisare che il matrimonio poligamico è, invece, una pratica del tutto naturale, eticamente ineccepibile e conforme alla legge divina, che consente a i veri credenti di restare puri ed onesti, mentre i degenerati occidentali cedono all’adulterio ed al pubblico concubinaggio.

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    1. E' vero, caro Felsineus, in Thailandia il matrimonio omosessuale non è legale, ma il fatto che le persone omosessuali possano sposarsi, in tutte le sue declinazioni, è largamente accettato e tollerato. Nel mio articolo non ho dato la responsabilità di questo "trio-matrimonio" alle lobby gay, ho solo denunciato il fatto che se si perdono i necessari punti di riferimento dettati dalla legge naturale finiamo nel caos etico. Anche se la follia proviene da una confessione religiosa.

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