mercoledì 5 novembre 2014

Fanatismo o guerra santa?


E' tragica notizia di questi giorni la barbara uccisione di cristiani nei paesi islamici. Questa volta si tratta di una coppia di coniugi che accusata di "blasfemia" per aver bruciato delle pagine del Corano, accusa tutta da dimostrare, sono stati sequestrati, torturati per due giorni ed infine spinti in una fornace e bruciati vivi da una folla di esaltati di oltre 400 persone. Il fatto è accaduto in Pakistan, a sud della grande città di Lahore, nel Punjab vicino al confine con l'India. 

Nonostante il Pakistan si professi una democrazia evoluta dove le minoranza religiose dovrebbero essere rispettate, siamo di fronte all'ennesimo misfatto perpetrato con la copertura della famigerata legge contro la blasfemia che con la scusa della protezione dell'Islam vengono di fatto soppresse tali minoranze, scomode ai partiti islamici. Con le due vittime di oggi, a partire dal 1990 sono almeno 60 gli omicidi di persone etichettate come “blasfeme”, secondo dati diffusi dal Centro per la ricerca e gli studi di sicurezza di Islamabad. 

Questa volta, però, le modalità di tale omicidio lasciano pensare ad un qualcosa di più che un semplice gesto di qualche invasato. A torturare per ben due giorni e a spingere i due poveretti nella fornace, senza che si sia avuto alcun intervento da parte della polizia, non sono stati pochi fanatici esaltati, ma una folla di oltre 400 persone provenienti da ben cinque villaggi della zona. In pratica si è trattato di un vero e proprio richiamo alla "guerra santa", una mobilitazione generale per sopprimere l'elemento cristiano. Eppure il Pakistan dovrebbe essere uno dei paesi islamici più vicini alla democrazia, più vicino ad assomigliare ad un paese civile. Eppure l'odio è stato generale, non si è trattato di un'eccezione, ma della regola.

Di fronte a tali fatti che si ripetono incessantemente in tutti i paesi islamici, diviene sempre più difficile credere all'esistenza di un islam moderato, ad una base tollerante e pacifica. La storia ci ha insegnato come l'Islam prolunghi la visione tipica dell'Antico Testamento secondo cui il Popolo di Dio è, indissolubilmente, una comunità di vita sociale, di destino sociale e di fede religiosa dove sono tassativamente escluse tutte le altre fedi. Il Corano, libro sacro dell'Islam, è insieme legge civile e religiosa. E', quindi, solo un'illusione credere all'esistenza di un Islam pacifico e tollerante, non può esserlo. Può essere solo conquistatore.

     

4 commenti:

  1. Luigi Ruggini ha scritto:

    04/11/14 "Gli stessi islamici moderati considerano una barbarie l'operato dell'Isis."

    05/11/14 "Di fronte a tali fatti che si ripetono incessantemente in tutti i paesi islamici, diviene sempre più difficile credere all'esistenza di un islam moderato, ad una base tollerante e pacifica. [...] E', quindi, solo un'illusione credere all'esistenza di un Islam pacifico e tollerante, non può esserlo"

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    1. Appunto, diviene sempre più difficile credere all'esistenza di un islam moderato. Le certezze del 4/11 cominciano a vacillare con le notizie del 5/11.

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    2. "Appunto, diviene sempre più difficile credere all'esistenza di un islam moderato. Le certezze del 4/11 cominciano a vacillare con le notizie del 5/11. "

      @Luigi Ruggini

      Quindi fino al 4 novembre eri sicuro dell'esistenza dell'Islam moderato, tanto da replicare ad un mio post con la frase (a)"Gli stessi islamici moderati considerano una barbarie l'operato dell'Isis.". Ora, dopo il 5 novembre, non ne sei più certo, dunque ammetti che non se nemmeno più certo della validità della tua replica (a).

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    3. @ Myself

      Non fare confusione. Il mio commento del 4/11 del precedente post a questo, si riferiva al fatto che gli islamici moderati, cioè non estremisti, condannano l'Isis in quanto, uccidendo l'innocente, operano non tenendo conto della legge naturale. Confermo tuttora quel commento. Ora, in questo nuovo post affermo che, purtroppo, nonostante esistano degli islamici moderati diviene sempre più difficile credere che esista un Islam moderato. La differenza è sostanziale: mentre, indubbiamente, è certo che moltissimi islamici sono su posizioni moderate e tolleranti con il rifiuto della violenza, sale il sospetto che il Corano e la stessa tradizione islamica che inneggiano allo jihad, cioè la guerra contro l'infedele, siano sostenuti in tali termini da una larga maggioranza.

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