sabato 5 gennaio 2013

Il Manicheismo, dualismo di materia e spirito.

Nel mio excursus sulle eresie a confronto con la Bibbia, questa è la volta del Manicheismo. Questa religione si originò nel III secolo nella Persia dell’Impero Sasanide per poi diffondersi in tutta l’area mediterranea dell’Impero romano ed ad est fino in India e Cina, sopravvivendo fino al XIV secolo. 

Il Manicheismo prende nome da Mani, un nobile partico affiliato alla setta giudeo-cristiana degli Elcesaiti, un gruppo di Ebioniti gnostici che si riuniva attorno ad un libro di rivelazione di un imminente giudizio. Viaggiò molto per la Persia, l’India ed il Tibet dove ebbe contatti con il buddismo. Tutte queste esperienze influenzarono molto il pensiero di Mani al punto che è possibile considerare il Manicheismo come una sorta di sincretismo religioso tra lo gnosticismo degli Elcesaiti, il cristianesimo, molto diffuso nella Persia del III secolo, il dualismo zoroastriano, la religione degli imperatori sasanidi e l’organizzazione monacale del buddismo. 

Mani raccontava che all’età di dodici anni fu illuminato dal suo alter ego celeste, lo Spirito Santo, che gli avrebbe ordinato di separarsi dagli Elcesaiti e rivelato il significato fondamentale della realtà che è la guerra tra la luce e le tenebre. A 24 anni Mani, sempre sotto l’influsso di questo Spirito Santo, si proclamò apostolo della luce e della salvezza. Durante il regno di Sapore I il Manicheismo trovò protezione e si espanse notevolmente, ma alla morte di questi nel 270 d.C., il successore Bahram I considerò lo zoroastrismo unica religione di stato e perseguitò violentemente ogni altra religione tra cui anche il manicheismo arrivando ad arrestare e far orrendamente uccidere lo stesso Mani. Il manicheismo fu perseguitato non solo dai Sasanidi, ma anche dagli imperatori romani come Diocleziano (l’autore dell’ultima sanguinosa persecuzione dei cristiani) fino a Giustiniano e dagli arabi. 

La dottrina di Mani riguarda la salvezza elaborando tutta una teoria cosmica che risente molto dello gnosticismo, nella divisione tra elemento materiale e elemento spirituale, quindi tra luce e tenebre, nella dualità del dio buono e del dio cattivo. La salvezza si otterrà solo dopo una grandiosa guerra della luce contro le tenebre, quando il bene ed il male saranno definitivamente separati in due regni differenti. In tutta questa storia Mani dice di essere l’ultimo, grande e definitivo profeta (un po’ come Maometto nell’islamismo) che viene a liberare l’uomo attraverso l’illuminazione. 

Il manicheismo, inoltre, divide i propri aderenti in due categorie: gli “eletti” e gli “uditori”. I primi costituivano la classe dirigente con una loro morale molto esigente (preghiera, digiuno, celibato), mentre i secondi erano la massa della comunità con una morale meno rigida, ma basata sul dovere di sostenere gli “eletti” con l’elemosina. 

Questa eresia pretendeva col dualismo, cioè ipotizzando un dio buono “padre delle luci”, signore del bene e un dio cattivo “principe delle tenebre”, signore del male, di dare spiegazione del male che è in noi, ma è una spiegazione falsa. Fu Agostino di Ippona, manicheo in gioventù, a demolire definitivamente la filosofia dualista manichea. Egli obiettò al vescovo manicheo Fausto, nel “Contra Faustum”, che il male non è qualcosa che riguarda l’essere, infatti tutto ciò che Dio ha fatto è buono perché deriva da Lui (Genesi 1, 31). Non esiste, perciò il male metafisico, cioè il male che riguarda l’essere in quanto tale. Quello che si intende per male fisico, perciò, non è male, ma solamente una privazione di bene, una carenza di essere, di perfezione, perché solo Dio è infinito. San Paolo scrive a Timoteo circa l’assurdità del falso rigorismo morale, come quello dualista manicheo, che proibirà ciò che Dio ha creato e che, quindi, è buono perché fatto da Lui (1 Tm 4, 1-5). 

L’unico male che esiste è il male morale, cioè il peccato, la scelta negativa contro la verità, contro l’amore, che non è qualcosa che riguarda l’essere, quindi metafisico, ma è una realtà dell’anima che si macchia di malvagità. 

Infine, nel popolo di Dio non ci sono, come pretendeva Mani, due categorie di serie”A” e di serie “B”, tutti sono chiamati alla santità. Mediante la fede e il battesimo tutti i credenti in Cristo sono insigniti della stessa dignità di figli di Dio (Gv 1, 12-13; 1 Giovanni 5, 1). Tutti sono fatti partecipi della natura divina (2 Pietro 1, 4). Non ci sono, quindi, due morali diverse, ma l’unica morale del Vangelo. 


Bibliografia 

M. Tardieu”Il Manicheismo”, Cosenza 1998 
K. Rudolph “Il Manicheismo”, in Storia delle religioni, a cura di G. Castellani, vol. IV, UTET, Torino 1971 
G. Gnoli “Il Manicheismo”, vol. I e II , Fondazione L. Valla - Mondadori, Milano 2003

44 commenti:

  1. ritengo che quella dell'equilibrio tra spirito e materia sia una questione tornata in auge soprattutto perchè mal posta oggigiorno.Infatti ci si dimentica che l'essere umano è un "tertium" dato dall'insieme indissolubile di materia e spirito e che non ha senso voler spiegare TUTTO l'Uomo considerando isolatamente una sola delle due prospettive (un po' come la visione in 3d necessita di entrambi gli occhi per "funzionare").
    Qui penso ad es. alle teorie del gender per cui l'Io è una specie di "pilota neutro" che usa la genitalità (assegnatagli in sorte) come gli aggrada.
    E la cosa più sorprendente è che spesso, nella stessa area ideologica di queste posizioni,c'è chi magari invoca e cerca l'armonia con la natura...
    risulta invece secondo me assolutamente sensata la prospettiva biblica della condizione sessuata come vocazione, corpo compreso,con e nella Creazione.Per non parlare dell'inaudito ma estremamente coerente annuncio della risurrezione.
    Scusate la riflessione, forse OT

    LG

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  2. “nel popolo di Dio non ci sono, come pretendeva Mani, due categorie di serie”A” e di serie “B”, tutti sono chiamati alla santità. Mediante la fede e il battesimo tutti i credenti in Cristo sono insigniti della stessa dignità di figli di Dio (Gv 1, 12-13; 1 Giovanni 5, 1). Tutti sono fatti partecipi della natura divina (2 Pietro 1, 4)”


    Chissà perché il sig. Luis pretende di essere sempre l’unico possessore della verità che è solo e sempre cattolica. Tutti gli altri…. Beh è inutile dirlo ….eretici ignoranti!

    Lei dimentica che il popolo di Dio sin dall’inizio fu diviso in due gruppi, il Regno di Giuda, 2 tribù capitale Gerusalemme e il Regno d’Israele dieci tribù capitale Samaria. Lei dimentica che anche Gesù ebbe più di 5000 discepoli ma solo 12 apostoli. (2 gruppi di seguaci). Lei dimentica che Rivelazione dice che solo 144.000 erano coloro che lo seguivano e cantavano il nuovo cantico – “ Ed essi cantano come un nuovo cantico dinanzi al trono e dinanzi alle quattro creature viventi e agli anziani; e nessuno poteva imparare quel cantico se non i centoquarantaquattromila, che sono stati comprati dalla terra.” ( Riv 14.3)
    Lei dimentica che se sono “comprati” solo quelli, tutti gli altri di cui essi facevano parte, non sono stati comprati, quindi la divisione in due gruppi rimane. Si possono ricordare i due “grandi luminari di Genesi 1.16 Uno più grande e uno più piccolo, Lamec prese “due” mogli (Gn 4.19). anche Abraamo aveva “due” servitori ( Gn 22.3) Quando Rebecca rimase incinta Jehovah le diceva che “due” nazioni erano dentro di lei ( Gn 25.23) Anche Labano aveva due figlie ( Gn 29.16) ma anche Tamar ebbe “due” gemelli ( Gn 38.27) E anche Faraone ebbe due “funzionari” ( Gn 40.2), senza dimenticare che Giacobbe diede a quel luogo il nome Maanaim che significa “due campi” ( Gn 32.2); si può ricordare che anche Giuseppe ebbe “due” figli ( Gn 41.50) e anche Ruben (Gn 42.37) e si possono ricordare le “due” colonne del tempio di Gerusalemme i due tagli della spada, i due scudi ( uno grande e uno piccolo) ecc.
    Li dimentica che il libro è stato scritto in segni ed esempie che Gesù parlava in parabole che hanno molti significati con una sola morale.

    Ma ci ha ricordato che solo i cattolici hanno una cosa sola, una grande cosa….la presunzione ! Ma vale per due.
    Stia bene tanto non ci può arrivare. Le manca l’umiltà per farlo !

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    1. Ci sono anche parecchie occorrenze del numero "tre", e di parecchi altri, nelle Scritture. La prego, ci faccia una dotta discussione in merito.

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    2. Mio caro Sal, spiegami un pò, allora gli apostoli Pietro e Giovanni si sbagliano? Come è possibile che esistano delle divisioni nel popolo di Dio se Giovanni dice che TUTTI sono insigniti della stessa dignità di figli di Dio e che Pietro dice che TUTTI siamo fatti partecipi della natura divina?

      Non sarà, forse, più probabile che tu non capisca nulla della Scrittura?
      La divisione del popolo d'Israele nei due regni del nord e del sud non rappresenta affatto una strutturazione del popolo di Dio, ma il negativo effetto della contaminazione con i riti pagani e che dire dei famosi 144.000? Davvero, caro Sal, credi che Dio abbia voluto distinguere solo 144.000 persone dal resto dell'umanità? Ma come puoi essere così ingenuo? OGNI esegeta, non solo cattolico, spiega che l'Apocalisse è un testo simbolico! I numeri per gli ebrei sono un codice per esprimere concetti e non formule matematiche! I 144.000 rappresentano l'INTERO popolo di Dio (numero 1000) formato dalle 12 tribù d'Israele discepole dei 12 apostoli, cioè 12x12x1000=144.000

      Sul resto delle tue stupidaggini stendo un velo pietoso, sei patetico.

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    3. Per non parlare dell'aspetto profondamente teologico dell'incontro di Gesù con la SAMARITANA al POZZO! Nella Bibbia dove c'è un pozzo c'è un matrimonio, vuoi vedere che l'episodio della Samaritana - sempre che sia vero - ha un significato intrinseco di UNIONE del Popolo IN Cristo?

      Chissà, chissà...

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  3. @ Lui @ GG
    Questa è solo una prima parte di risposta:

    “ nessuno conosce pienamente il Figlio eccetto il Padre, né alcuno conosce pienamente il Padre eccetto il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare( Mt 11.27)

    1.E’ del tutto evidente che se non ha capito sig. Luis non glielo ha voluto rivelare ! Deve chiedere a Lui, non a me. Sarebbe una inutile controversia senza vincitori. Però è molto possibile che io non capisca nulla di Scrittura. Il suo non è un detto nuovo, era la stessa cosa anche ai tempi di Gesù: “Ma egli disse: “Veramente vi dico che nessun profeta è accettato nel proprio territorio. Per esempio, in verità vi dico: C’erano in Israele molte vedove ai giorni di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi, tanto che una grande carestia si abbatté su tutto il paese, ma Elia non fu mandato a nessuna di quelle [donne], bensì solo ad una vedova di Zarefat nel paese di Sidone. E in Israele c’erano molti lebbrosi al tempo del profeta Eliseo, ma non fu purificato nessuno di loro, bensì Naaman il siro”. ( Lc 4.24-27)
    Come si nota il vangelo non sostiene il suo argomento.

    “Egli disse loro: “Non avete letto ciò che fece Davide quando lui e gli uomini che erano con lui ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani di presentazione, che non era lecito mangiare né a lui né a quelli che erano con lui, ma solo ai sacerdoti? O non avete letto nella Legge che di sabato i sacerdoti non considerano sacro il sabato nel tempio, e rimangono senza colpa? Ma io vi dico che qui c’è qualcosa di più grande del tempio. Comunque, se aveste compreso che significa questo: ‘Voglio misericordia, e non sacrificio’, non avreste condannato i senza colpa. “ ( Mt 12.3-8)
    Era scritto, eppure i sacerdoti di quel tempo non capivano…. Non è strano ? Erano stati nominati direttamente da Dio no ?
    (segue.....)

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    1. Caro Sal, forse non hai capito tu, la mia era una domanda retorica!
      Gli apostoli Giovanni e Pietro affermano chiaramente che non esistono cristiani di serie "A" e di serie "B", siamo tutti insigniti della stessa dignità di figli di Dio. Le tue chiacchiere stanno a zero...

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  4. Io avrei anche spiegato e risposto ma se il sito di Luis mi dice così sarà difficile che possa argomentare.

    "Non è possibile accettare il codice Tag non chiuso: B specificato"

    MI spieghi cos'è che non va e mi adeguerò.

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    1. E' il sito che risponde così, automaticamente. Non so che vuol dire quel messaggio, forse hai sbagliato ad inserire un codice html.

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  5. Vi faccio tornare in tema, ricordandovi che quella del male come assenza di bene è una delle tesi più criticate e criticabili della storia della filosofia. Ad esempio, tanto per dire, ci sono dei buchi nell'Emmental? No, ci spiegherebbe Agostino, perchè dove ci sono i buchi non c'è l'Emmental e dove c'è l'Emmental non ci sono i buchi.
    Il ragionamento fila...eppure continui a trovarti sul piatto un formaggio coi buchi. E se agli immancabili aristotelici non basta la prova dell'esperienza, ecco il paradossale sillogismo:
    Plus il y a d’Emmental, plus il y a de trous,
    Or plus il y a de trous, moins il y a d’Emmental
    Donc plus il y a d’Emmental, moins il y a d’Emmental

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    1. Mio caro Felsy, la tesi di Agostino si spiega col fatto che se Dio è il Bene, non può dare origine al male.
      Quello dell'Emmental è solo un sofisma.

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    2. Verissimo, caro Luis, ma se quello dell'Emmental è un sofisma, lo è perchè scimmiotta argutamente il ragionamento agostiniano. E' quello che viene comunemente criticato in quanto artificioso e diretto non ad affrontare bensì a rimuovere il problema: il male non può aver Dio come autore, perciò non è una sostanza e non esiste; d'altra parte le sostanze o sono incorruttibili e quindi un grande bene oppure corruttibili e quindi buone in origine...
      L'Emmental però segnala, con la sua inquietante presenza casearia, l'evidenza di lacune nell'essere, aporie nell'ordine, malvagità nel cuore dell'uomo.
      E il presupposto di un Dio sommo bene che non può aver creato il male significa soltanto che l'indagine sull'essenza del male chiama subito in causa la Teodichia e che è sotto il peso di questa terribile questione che Agostino è stato costretto ad affrontarla, ricorrendo a dei sofismi...perchè, in realtà, le sostanze corruttibili sono predisposte alla corruzione.

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    3. Come vedi Felsi tutto nasce da una metafisica diversa.
      Il vero problema è dunque stabilire se la metafisica che si sceglie per "classificare" la datità del reale sia accettabile perché esente da difetti e contraddizioni oppure no.

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    4. Non ti illudere, caro minstrel, non mi sono rammollito, sono sempre il vecchio indefesso spregiatore delle corbellerie metafisiche. Semplicemente, accetto di discutere di qualsiasi cosa ed uso la cortesia di non forzare i confini che mi propongono i miei interlocutori.
      Io, però, non potrei vivere accontentandomi di un'idea metafisica di bene e male: penso che si tratti di concetti che abitano la coscienza degli uomini (e, fidati, non attribuisco all'umanità o alle sue idee alcuna connotazione soprannaturale).

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    5. Caro Felsy, perché mai il ragionamento Agostiniano dovrebbe essere un sofisma? Il ragionamento caseario, seppur può sembrare convincente, ha una falla in seconda riga: non è vero che se aumentano i buchi non aumenti pure l'Emmental. E cade l'impalcatura.

      Il ragionamento di Agostino, invece, regge bene. L'uomo è una creatura di Dio, quindi se Dio è solo Bene, cioè Amore assoluto, anche l'uomo è solo bene. Dal bene assoluto non può originarsi il male. Ma l'Amore implica anche la libertà, altrimenti l'uomo sarebbe uno schiavo e ciò non è compatibile con una creazione d'Amore.
      Il male, quindi, essendo "bene" tutto ciò che esiste, dipende dalla libertà dell'uomo di non fare il bene. In sostanza il male dipende dalla cattiva volontà dell'uomo.

      L'uomo è predisposto al bene, deve solo volerlo.

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    6. Il "sillogismo" non andava preso così sul serio, era un divertissement dichiaratamente paradossale. Ma nessuna delle sue due premesse è falsa, quello che varia, furbescamente, è il punto di vista. Si può dire "Più Emmental, dunque più buchi" perché siamo portati ad immaginare che il formaggio cresca di volume e si può dire "Più buchi, dunque meno Emmental" perché si immagina il proliferare di buchi in un formaggio che rimane invariato.

      La parte utile alla discussione era la prima. Ci sono dei buchi nel formaggio. E' irrealistico chiamarli assenza di formaggio, escludere la loro realtà e dire che il formaggio ne è esente. L'argomento, ad esempio, viene usato in filosofia del diritto ed ha come bersaglio la pretesa giuspositivistica della Legge (una divinità laica) di essere priva di lacune.

      Il buco più importante nel polveroso edificio agostiniano è quello del male c.d. fisico, ossia del dolore e della sofferenza di tutte le creature viventi (non solo dell'uomo) che non deriva da colpa di alcuno, bensì dalla natura. Sembra che questo male esista come realtà, nasca col peccato originale, sia tollerato e voluto da Dio e faccia parte del suo (un po' tetro, mi si consenta) progetto di redenzione che comporta il sacrificio del Figlio, la sofferenza c.d. vicaria degli innocenti e la finalizzazione di ogni pensabile atrocità al piano di salvezza così benevolmente architettato per noi.
      Quanto al male morale...beh, sembra che il Creatore onnipotente ed onnisciente non sia stato in grado di affrontare decentemente il problema della libertà delle sue creature, che letteralmente non ne abbia beccata una e che tutti gli esseri dotati di intelletto (angeli e uomini...) in una maniera o nell'altra, si siano immediatamente ribellati al Suo volere. Suvvia, in fondo siamo esseri ragionevoli... non si poteva trovare una soluzione migliore? A me e a te il problema può apparire arduo...ma a Lui?

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    7. Ma la fallacia del sofisma è che nell'aumentare di volume, aumenta anche il formaggio e non solo i buchi, purché si assuma che il rapporto formaggio/buchi resti invariato.

      Ma la differenza sostanziale tra le due situazioni, quella umana e quella casearia, è che l'uomo, essendo la creatura di un essere di perfetta bontà, non può che essere buono anche lui. In buona sostanza l'uomo creato da Dio non ha buchi. Dico questo perché la facoltà che ha l'uomo di essere totalmente libero ed indipendente nelle sue scelte non può essere considerato un difetto, ma una ricchezza.

      Tu mi dici che Dio avrebbe sbagliato con la sua creazione, avrebbe dovuto dotare l'uomo di facoltà diverse da quella di essere libero. E cosa può esistere di alternativo alla libertà? Una libertà vigilata? Chi sgarra viene subito fulminato? Ma allora, così, per un uomo senza la possibilità di fare scelte proprie, Dio sarebbe ancora Amore e noi lo amerebbe ancora? Verrebbe meno il rapporto d'amore e di fiducia tra Dio e gli uomini. Perderebbe di senso tutta la creazione, può Dio amare degli esseri che lo scelgono per non essere fulminati? E potrebbero gli uomini amare Dio solo per paura di non essere fulminati?

      Amore e costrizione non possono stare insieme, una elide l'altra. Per questo Dio ha voluto amarci in prima persona soffrendo con noi, non ha scelto la costrizione, ma la condivisione.

      "Dio è amore; chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui" (1 Gv 4, 16)

      Un saluto

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  6. @ Luis @ GG
    (cont..)
    2. “Come è possibile che esistano delle divisioni nel popolo di Dio se Giovanni dice che TUTTI sono insigniti della stessa dignità di figli di Dio e che Pietro dice che TUTTI siamo fatti partecipi della natura divina?”

    TUTTI ? E cosa significa tutti ? Tutti sono la totalità ? o la totalità di una parzialità ?
    “Poiché, ecco, viene il giorno che arde come una fornace, e tutti i presuntuosi e tutti quelli che operano malvagità devono divenire come la stoppia.” (Mal 4.1) Ma non sono tutti fatti per partecipare della natura divina ?

    “Non si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, ed essa risplende su tutti quelli che sono nella casa. ( Mt 5.15) Tutti, sono solo quelli della casa non sono la totalità del mondo !

    “Non sono sempre i più forti e nemmeno i più intelligenti che sopravvivono ma solo coloro che sono predisposti al cambiamento”.(C. Darwin)
    Stia bene

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  7. "Tutti", seguito da specifiche, significa una cosa. "Tutti", non seguito da specifiche, ne significa un'altra.

    Coraggio, un po' di analisi del periodo e ci puo' arrivare.

    I suoi post sono la solita collezione di citazioni a casaccio, seguite da domande retoriche prive di risposte. Per le prime due o tre volte ci si chiede che mai vorranno dire, alla quarta si capisce la risposta: niente. Lei si fabbrica una Bibbia personale, in pura plastica, riassemblata in modo da assecondare le sue fobie. Della verita' non le importa, perche' (ed e' successo spesso) non appena le si dimostra che una delle sue intemerate e' una sciocchezza lascia perdere (e che mai potrebbe dire poi), e si fionda sulla successiva. Si converta mio caro Sal, e' in tempo.

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    1. @ GG
      Avrà sicuramente ragione lei, non è obbligato a leggere le mie astrusità. Mi salti pure a piè pari. Non me la prendo mica e non ho pretese di infallibilità. Non si prenda la briga di contestare uno come me che si fabbrica una Bibbia di plastica. Risparmierà tempo e fatica.
      A che mi dovrei convertire sig. GG alla teofagia e al parto verginale ? Suvvia sia serio i misteri gloriosi o gaudiosi li lascio spiegare a lei dato che per me non sono spiegabili essendo misteri. Ma poichè c'è chi ci crede ? Lei è fortunato ! Riesce a capirli. E' più bravo di me. Nessun dubbio !

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    2. e non ho pretese di infallibilità

      Bene, e allora quale è l'autorità infallibile che le dice che quella Bibbia che in originale non esiste sia esattamente quella "vera" visto che la Chiesa che l'ha tramandata e canonizzata è falsa, prostituta e anche un pò capricciosetta?

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    3. E' che mi dispiace per lei. Quanto al convertirsi, dovrebbe convertirsi al Vangelo, fedelmente tramandato dalle origini a oggi. Se proprio non puo', almeno dovrebbe provare a ragionare di piu' in modo da non convincersi, che so, che l'uomo sia stato creato 5000 anni fa, oppure che quando Gesu' dice che Lazzaro e' morto be', non fosse proprio morto davvero.

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  8. Aggiungo solamente che nella fattispecie di Gv 1, 12 è chiaramente specificato che:

    "A quanti però l'hanno accolto,
    ha dato potere di diventare figli di Dio,
    a quelli che credono nel suo nome"


    quindi non tutti, indistintamente, sono costituiti figli di Dio, ma solo quelli che accolgono Cristo e credono nel Suo nome, cioè tutto il Suo popolo.

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  9. @ Luis @ GG
    "A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio, a quelli che credono nel suo nome" ( Gv 1.12)

    Ma bravo sig. Luis, ha visto con un po’ di sforzo ce la fa ? Basta Ragionare. - “Tutti” in questo caso sono tutti coloro che l’hanno accolto. Adesso facciamo un altro passettino avanti :

    “Poiché "tutti voi" che foste battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. “ (Gl 3.27-28) Cominciamo col dire che i cattolici sono battezzati nel nome della trinità e non nel nome di Cristo. Non spontaneamente ma per interposto/a “padrino o madrina ” per tradizione, e non hanno mai confermato la loro volontà in età adulta, eccetto alcuni casi. Gesù si è battezzato avendo circa 30 anni e dovrebbe essere l’esempio.(e non si è battezzato nel nome della trinità).

    Ma : “Poiché tutti quelli che sono condotti dallo spirito di Dio, questi sono figli di Dio”. Rm 8.14
    Significa che fra “tutti” coloro che l’hanno accolto, ci sono quelli - non “tutti" - che sono condotti dallo Spirito di Dio, ma solo alcuni e questi sono i figli di Dio. Quelli di Rivelazione che cantano un nuovo cantico che solo loro possono imparare ai quali è stato dato un sassolino con nuovo nome che nessuno conosce.

    Ed ecco che ritorna il dualismo di Mani, un popolo due categorie, due greggi : “Non aver timore, piccolo gregge, perché il Padre vostro ha approvato di darvi il regno” ( Lc 12.32) – E ho altre pecore, che non sono di questo ovile; anche quelle devo condurre, ed esse ascolteranno la mia voce, e diverranno un solo gregge, un solo pastore.” ( Gv 10.16) Un popolo due regni, un gregge due gruppi di pecore.
    “comprasti a Dio persone di ogni tribù e lingua e popolo e nazione, e le hai fatte essere un regno e sacerdoti al nostro Dio, ed esse regneranno sulla terra”.” ( Riv 5.9-10)
    Se “tutti” fosse in cielo su chi dovrebbero regnare ? e in favore di chi dovrebbero essere “sacerdoti” ?

    E si potrebbe aggiungere:
    “Comunque, siamo obbligati a ringraziare sempre Dio per voi, fratelli amati da Jehova, perché Dio vi scelse dal principio per la salvezza mediante la vostra santificazione con lo spirito e mediante la vostra fede nella verità.” ( 2Tess 2.13) Perchè mai "amati da Jehova" ? Dio non ama tutti ?
    Com’è evidente perfino ai ciechi, i cattolici non hanno fede nella verità, ma nel Magistero e nella Tradizione che non sono Verità.
    E si potrebbe ragionare a lungo su cosa significa "accoglierlo" perchè il Magistero ha un'idea bizzarra di accogliemento. Lo fa con le crociate e lo Ior. NOn combacia.

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  10. Non dire fesserie Sal.
    In Rm 8, 14 l'espressione di Paolo "coloro che sono condotti dallo Spirito di Dio" è equivalente a quella di Giovanni 1, 12 "a quanti l'hanno accolto", cioè nessuno può accogliere Cristo se non attirato dal Padre (Gv 6, 44).

    Quanto alle "altre pecore" cerca di leggere bene la Scrittura. Giovanni dice chiaramente che tali pecore diverranno un solo gregge. Cioè gli ebrei e i gentili diverranno un solo popolo.

    Quanto ad Apocalisse 5, 9-10 la terra che vi compare non indica quella fisica (sic), ma la vita eterna, il Regno di Dio. I giusti regneranno con Cristo, significa che parteciperanno con Lui della beatitudine eterna.

    Sul resto stendo nuovamente un velo pietoso.

    Mio caro Sal, sei tu che non combaci con il vangelo.
    Cambia, sei ancora in tempo!

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  11. @ Luis
    Come immaginavo, io dico sempre fesserie, e lei ha sempre ragione anche di fronte all’evidenza che la contraddice.

    Paolo dice :“ non sapete ciò che la Scrittura dice riguardo a Elia, quando egli supplica Dio contro Israele? “Jehovah, hanno ucciso i tuoi profeti, hanno abbattuto i tuoi altari, e io solo sono rimasto, e cercano la mia anima”. Ma che gli dice la dichiarazione divina? “Ho lasciato rimanere per me settemila uomini, che non hanno piegato il ginocchio a Baal”. In questo modo, perciò, anche al tempo presente si è trovato un rimanente secondo l’elezione dovuta all’immeritata benignità. “( Rm 11.2-5)
    Se dunque c’è un “rimanente”,(anche al tempo presente) un rimanente non è “tutti”.

    2. “Quanto ad Apocalisse 5,9-10 la terra che vi compare non indica quella fisica (sic), ma la vita eterna, il Regno di Dio. I giusti regneranno con Cristo, significa che parteciperanno con Lui della beatitudine eterna.”

    Se i "giusti" regneranno con Cristo,non sono tutti ma solo "i giusti" che regneranno "partecipando alla beatitudine celeste, ma su chi regneranno ? Ci devono ben essere dei sudditi se c’è un regno e dove mai sono ? chi sono ? E se la terra secondo lei non è quella fisica, ammettendo che il regno sia solo celeste, in ogni caso ci sono due gruppi, coloro che regnano con Cristo ( 144.000) e i sudditi. Si sposta la dimensione ma non smentisce la dualità.

    E sulla base di che cosa stabilisce che la terra di Riv 5.9 non è quella fisica ? “ Egli ha fondato la terra sui suoi luoghi stabiliti; Non sarà fatta vacillare a tempo indefinito, o per sempre.” ( Sl 104.5) E stando al suo infallibile ragionamento, dove mai avrà luogo la risurrezione ?
    Stenda pure un velo pietoso non ho alcun problema. Io fornisco le risposte se non piace non deve comprare.

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    1. L'evidenza mi contraddice? Che faccia tosta!

      E quale sarebbe questa evidenza? Paolo che scrive ai cristiani di Roma che solo una piccola parte d'Israele ha seguito Gesù? E allora? Significa solamente che quella piccola parte sarà il germe del futuro nuovo popolo di Dio! Quella piccola parte è solamente costituita da coloro che hanno accolto Gesù (Gv 1, 12), cioè tutti i cristiani. Lo vuoi capire che tutti coloro che accolgono Cristo sono insigniti della stessa dignità di figli di Dio! E' logico che chi non accoglie Cristo resti fuori, ma neanche appartiene al popolo di Dio.

      Regnare con Cristo, nel linguaggio del Vangelo, significa trionfare sull'empietà del mondo, averla definitivamente vinta sul male in un nuovo Regno celeste. Non ha alcun riferimento col dominio su altri. Il vangelo insegna:

      "Voi sapete che coloro che sono ritenuti capi delle nazioni le dominano, e i loro grandi esercitano su di esse il potere. Fra voi però non è così; ma chi vuol essere grande tra voi si farà vostro servitore" (Mc 10, 41-43).

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    2. @ Luis
      "Lo vuoi capire che tutti coloro che accolgono Cristo sono insigniti della stessa dignità di figli di Dio!"

      Ma certo sig. Luis, ma questo non elimina la possibilità che i gruppi siano DUE. UNo che governa, l'altro che si fa governare.
      Cos'è che non le è chiaro ?

      Quelli che Regnano (144000) e quelli che compongono la grande folla. Perchè non le piace ? Anche apostoli e discepoli avevano la stessa dignità ma Gesù fece la cena solo con gli apostoli (12)e non dimentichi che chi vuol essere grande deve servire non essere servito.

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    3. E, invece, mio caro Sal, la elimina eccome. Siamo tutti uguali di fronte a Dio. Nella Chiesa la diversità di funzioni è solo una ripartizione funzionale, ognuno ha un compito nel Corpo Mistico di Cristo, ma il popolo di Dio è sempre uno solo.

      "Vi sono poi diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversità di ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diversità di operazioni, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti... Come infatti il corpo, pur essendo uno, ha molte membra e tutte le membra, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche Cristo. E in realtà noi tutti siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo" (1 Cor 12, 4-12).

      La moltitudine immensa di Ap 7, 9 non è un altro gruppo di persone, ma la descrizione del Nuovo Israele che non è più composto dai soli ebrei, ma da ogni nazione, razza, popolo e lingua.

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  12. @ Luis
    “Quanto alle "altre pecore" cerca di leggere bene la Scrittura. Giovanni dice chiaramente che tali pecore diverranno un solo gregge. Cioè gli ebrei e i gentili diverranno un solo popolo.”

    Ma da dove o come, stabilisce che si tratta di ebrei e gentili ? “E udii il numero di quelli che erano suggellati, centoquarantaquattromila, suggellati da ogni tribù dei figli d’Israele: ( Riv 7.4)

    Qui si parla SOLO di Israeliti “ogni tribù dei figli di Israele e segue l’elenco delle 12 tribù
    “Dalla tribù di Giuda dodicimila suggellati;
    dalla tribù di Ruben dodicimila;
    dalla tribù di Gad dodicimila;
    dalla tribù di Aser dodicimila;
    dalla tribù di Neftali dodicimila;
    dalla tribù di Manasse dodicimila;
    dalla tribù di Simeone dodicimila;
    dalla tribù di Levi dodicimila;
    dalla tribù di Issacar dodicimila;
    dalla tribù di Zabulon dodicimila;
    dalla tribù di Giuseppe dodicimila;
    dalla tribù di Beniamino dodicimila suggellati
    ( Riv 7.5-8)

    Ho letto bene, - Nessun gentile ! Dove li ha letti lei i gentili ?

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    1. Mio caro Sal, non conosci la Scrittura.
      Quelle dodici tribù rappresentano il nuovo Israele spirituale, la "folla immensa che nessuno poteva contare, proveniente da tutte le nazioni, tribù, popoli e lingue" (Ap 7, 9), cioè tutto il nuovo popolo di Dio dove in Cristo non c'è più né giudeo né greco:

      "Tutti voi infatti siete figli di Dio per la fede in Gesù Cristo, poiché quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo. Non c'è più né Giudeo né Greco, né schiavo né libero, né uomo né donna, perché voi tutti siete un essere solo in Cristo Gesù" (Gal 3, 26-29).

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    2. Però per correttezza non dovrebbe far finta di non aver compreso il punto. Il punto è che il gruppo dei 144000 è composto solo da israeliti e la grande folla da persone di "ogni tribù popolo e lingua."
      I gentili sono compresi solo nel secondo gruppo mentre il primo è solo discendente dalla tribù d'israele che non sono gentili. Quindi si ritorna sempre ai due gruppi.
      Non ci rigiri intorno sig. Lui deve essere corretto.

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    3. Come ho già detto sopra le due visioni di Ap 7 descrivono l'unico nuovo Israele, la Gerusalemme celeste (Ap 21, 1-8) il nuovo popolo di Dio che comprende tutti, giudei e gentili.

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  13. @ Luis

    A proposito, se non lo ha ancora scoperto, le tribù discendenti dai figli di Giacobbe sono diverse da quelle menzionate in Rivelazione.

    Genesi menziona : - Ruben, Simeone, Levi, Giuda, Zabulon, Issacar, Dan, Gad, Aser, Neftali, Giuseppe, Beniamino. ( Gen 49.1-28)

    Mentre nell’elenco di Riv. 7.5 manca Dan che è sostituito da Manasse, però menzionando Manasse mancherebbe Efraim poiché ambedue erano figli di Giuseppe e ricevettero insieme una benedizione :
    “E ora i tuoi due figli che ti nacquero nel paese d’Egitto, prima che io venissi da te in Egitto, sono miei. Efraim e Manasse diverranno miei come Ruben e Simeone.” ( Gn 48.5)

    Ne sa niente ?

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    1. Molto probabilmente l'elenco dell'Apocalisse è diverso da quello riportato in Genesi perché si vuole rimarcare il fatto che si salverà un nuovo Israele, diverso dal precedente.

      Giuda è ora al posto al primo posto perché è la tribù regale da cui è sorto Cristo, la primizia, mentre Levi non è più ai primi posti, ma accanto agli altri perché ha perso il privilegio dovuto alla ormai abolita legge rituale.

      Dan è stato eliminato perché rappresenta quella parte di Israele che si è persa non accogliendo Cristo (Gn 49, 17) ed è così sostituito da Manasse, il figlio di Giuseppe. La menzione di Giuseppe, contempla anche quella dell'altro suo figlio, Efraim.

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    2. Complimenti sig. Luis. Sono d'accordo ! Risposta esatta. Vede ? Non sono sempre bastian contrario. Qualche volta ci coglie perfino lei !

      La tribù di Levi non è più ai primi posti perchè l'eredità di Levi era il sacerdozio ma così la ripartizione sarebbe avvenuta solo fra 11 tribù. Per questo l'eredità di Giuseppe viene divisa fra Manasse ed Efraim riportando il numero a 12.

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    3. Meno male, vedo che ogni tanto capisci.
      Questo nuovo Israele comprenderà tutti coloro che accoglieranno Cristo nella loro vita.

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  14. @ Luis
    "Questo nuovo Israele comprenderà tutti coloro che accoglieranno Cristo nella loro vita."

    Allora non capisce ! Il nuovo israele comprenderà tutti quelli che accoglieranno Cristo con compiti diversi. Alcuni per regnare (144000)" e regnarono col Cristo per mille anni. (Il resto dei morti non venne alla vita finché i mille anni non furono finiti)."
    Gli altri (grande folla) per essere guidati da quel regno "perché l’Agnello, che è in mezzo al trono, li pascerà e li guiderà alle fonti delle acque della vita" ( Riv 7.17). Percorso che durerà 1000 anni.
    "Ora appena saranno finiti i mille anni, Satana sarà sciolto dalla sua prigione, e uscirà per sviare quelle nazioni che sono ai quattro angoli della terra" ( Riv 20.8)

    Ancora non ha il quadro completo ma è normale è cattolico......

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    1. 144000, numero triangolare, è simbolo.

      http://www.lanuovaregaldi.it/passio2010/programma.cfm?sezionePro=853

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    2. Che guazzabuglio Sal!

      Che c'entra Ap. 20 con Ap 7? Parlano di due cose differenti! Nel capitolo 7 abbiamo la visione del Nuovo Israele, una moltitudine immensa che regnerà con Cristo. Dove leggi nel capitolo 7 che questi 144.000 regneranno per mille anni? Te lo sei inventato!

      Come ti sei inventato pure il fatto che i 144.000 dovranno pascere la moltitudine immensa. Invece è solo Cristo che pascerà l'immensa moltitudine, cioè il Nuovo Israele, Egli "tergerà ogni lacrima dai loro occhi", ciò per dare un'idea della magnificenza della redenzione completa.

      Il Regno dei mille anni compare solo nel capitolo 20 e indica il tempo della Chiesa, quando Satana è stato ormai distrutto dalla resurrezione di Cristo. La morte, però, permarrà ancora finché non verrà distrutta definitivamente alla fine dei mille anni

      "Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati; ma ciascuno al suo turno: Cristo, la primizia; poi quelli che sono di Cristo, alla sua venuta; poi verrà la fine, quando consegnerà il regno nelle mani di Dio Padre, dopo che avrà ridotto al nulla ogni principato, ogni potestà e ogni potenza. Poiché bisogna ch'egli regni finché abbia messo tutti i suoi nemici sotto i suoi piedi. L'ultimo nemico che sarà distrutto sarà la morte" (1 Cor 15, 22-26).

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  15. @ Luis
    Il mio sarà pure un guazzabuglio, ma lei continua a non capire.
    Con chi mai farà il matrimonio l’agnello ? Non è la chiesa la sua sposa ? e la chiesa non è formata dai 144000 ? Che devono regnare con Lui ? ( Riv 21.2) e i 144000 non sono la Gerusalemme celeste ? ( Riv 21.14) ?
    Vabbeh ! lei ha sempre ragione ma dimentica il rasoio di Occam. Perché le va di fare confusione ?

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    1. Un post tipico, non sapendo che dire butta li' un po' di domande, naturalmente tutte senza risposta (quando prova a fare affermazioni in positivo, le assurdita' vengono inesorabilmente fuori): l'interlocutore si confondera', magari, pensando che ci sia una qualche spiegazione, ma l'unica spiegazione sta nella confusione di idee e nell'indigesta marmellata geovista di cui si e' nutrito.

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    2. No Sal, ha ragione GG, dici solo assurdità, spari versetti mandati a memoria senza aver avuto l'accortezza di leggerli veramente nel loro contesto.

      Il capitolo 21 dell'Apocalisse di Giovanni chiarisce benissimo che la nuova Gerusalemme, la Gerusalemme celeste, l'immagine del Regno di Dio, unisce Israele che ha accolto Cristo:

      "La città è cinta da un grande e alto muro con dodici porte: sopra queste porte stanno dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d'Israele". (Ap 21, 12)

      con i Gentili che hanno accolto Cristo:

      "Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell'Agnello (...) Le nazioni cammineranno alla sua luce e i re della terra a lei porteranno la loro magnificenza" (Ap 21, 14; 21, 24).

      Stammi bene

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