domenica 16 settembre 2012

Gesù e il pesce

Nella spasmodica ricerca di prove che documentino una dipendenza del cristianesimo da culti preesistenti pagani, la subcultura laicista non esita a affidarsi a testi di scarsa o nulla affidabilità storica. E’ questo il caso dell’ormai famoso testo, diffusissimo in internet, “The Christ Conspiracy” dell’autrice statunitense D. M. Murdock, meglio conosciuta con lo pseudonimo di AcharyaS. 

Tra le sciocchezze antistoriche che vi si possono leggere spicca l’affermazione secondo la quale il fatto che Gesù sia stato associato dalle primitive comunità cristiane alla figura del pesce indicherebbe un collegamento tra il cristianesimo ed il paganesimo. Nelle catacombe cristiane, nei corredi ed ornamenti liturgici cristiani è, infatti, sempre presente la figura del pesce per rappresentare il Cristo. Secondo AcharyaS siccome la figura del pesce richiama decisamente l’età astrologica dei Pesci, Gesù non sarebbe altro che “l’Avatar solare dell’Era dei Pesci” e, quindi, una prova chiara della sopravvivenza dei culti primitivi nel nascente cristianesimo. 

Questa avventata teoria, presentata come una certezza assoluta, non si basa su nessuna prova certa. Non c’è, infatti, nessuna analogia tra i culti cristiani e l’astrologia. AcharyaS, tra l’altro, non fornisce alcun documento o fonte dove risulti che già nel I secolo d.C. l’era astrologica dei pesci fosse simboleggiata da un’avatar particolare. Molto probabilmente AcharyaS trae queste informazioni fantastiche da un sottofondo “New age”, molto forte negli Stati Uniti, dove esoteristi ed astrologi, come, ad esempio, i noti Alice e Foster Bailey, hanno diffuso una sorta di astrologia fondendo esoterismo con elementi presi dal Cristianesimo, dall’Induismo e dal Buddismo. 

Le fantasie di AcharyaS sono facilmente smentite dal fatto che nel I secolo le costellazioni erano semplicemente dei gruppi di stelle e non erano definiti i confini che separavano le regioni dello zodiaco. La divisione della volta celeste in dodici settori, 12 archi di 30 gradi misurati dall’equinozio di primavera, è avvenuta solo nel XIX secolo, si tratta, quindi, di una convenzione moderna stabilita dall’Unione Astronomica Internazionale. Affermare che Gesù fosse l’avatar dell’era dei pesci non ha, quindi, alcun senso in quanto gli ipotetici “cospiratori” cristiani non potevano conoscere la suddivisione moderna dello Zodiaco (Noel Swerdlow, professore di Astronomia ed Astrologia presso l’Università di Chicago, in “Una confutazione del libro di AcharyaS: La cospirazione di Cristo” – Mike Icona, Editori Truth Quest 2001). 

Inoltre nelle catacombe cristiane del II e III secolo il pesce non è affatto l’unico simbolo di Cristo, quindi viene a anche cadere l’associazione esclusiva tra Gesù e l’era dei pesci. In molti altri modi i Cristiani raffiguravano il Cristo: innanzitutto con il suo monogramma, una “Chi”, sovrapposta ad una “ro”, il quale non era altro che una croce dissimulata, il “Signum Christi” per eccellenza, ma anche con l’àncora, che rappresentava Cristo salvatore, il delfino, Cristo che ci ama, l’agnello, il Cristo redentore, il faro, cioè Cristo vera luce del mondo e l’albero, che simboleggiava Cristo come principio e fine di ogni cosa. 

Il pesce divenne il solenne simbolo di Cristo, che troviamo nelle catacombe fin dal II secolo, non certo per le ridicole motivazioni addotte da AcharyaS, ma in virtù dei racconti dei vangeli. Già Sant'Agostino a commento del brano evangelico di Giovanni che parla del pesce arrostito sulla brace servito da Gesù a sette apostoli sulle sponde del lago di Tiberiade (Gv 21, 9) afferma: “Piscis assus, Christus est”, cioè “il pesce arrostito è Cristo” (Agostino, Trattato su Giovanni, 123, 2). 

Mentre l'uso del pesce in arte pagana era un segno puramente decorativo senza alcun collegamento con la mitologia, il primo riferimento letterario al pesce simbolico ci proviene da Clemente di Alessandria che, verso l’anno 202, raccomanda ai fedeli di incidere la figura del pesce sui loro anelli (Pedagogo, III, xi). Il fatto che Clemente non premette alcuna spiegazione sul significato del simbolo lascia supporre che esso fosse già molto diffuso in Alessandria. Il pesce, quindi, come una sorta di “tessera” di riconoscimento in uso durante le persecuzioni fra i cristiani alessandrini residenti a Roma (R. Mowat “Origine du poisson mystique chezles anciens chrétiens” 1898). 

Tra l’altro è certo che durante le persecuzioni il pesce stilizzato, formato da due curve che partono da uno stesso punto, a sinistra (la "testa"), e che si incrociano sulla destra (la "coda"), fosse un simbolo per potersi riconoscere tra cristiani senza correre rischi di essere scoperti, il disegnare questo simbolo diveniva un sistema di riconoscimento. Quando un cristiano incontrava uno sconosciuto di cui aveva bisogno di conoscere la lealtà, tracciava nella sabbia uno degli archi che compongono il pesce. Se l'altro completava il segno, i due individui si riconoscevano come seguaci di Cristo e sapevano di potersi fidare l'uno dell'altro. 

Altri dottori della Chiesa, citando i passi della Scrittura che paragonano il mondo al mare e gli uomini ai pesci osservano: “Cristo, novissimus Adam” (1 Cor 15, 45) è il pesce per eccellenza perché “se Cristo non fosse pesce (cioè uomo), non sarebbe risorto dai morti” (Severiano di Gabala – "Sermo in dedicazione pretiosae et vivificae crucis" – Omelie. 408 d.C.). Tertulliano, nel II secolo, per dire che il Battesimo ci fa seguaci di Gesù Cristo, porta la figura del pesce e dell’acqua (De baptismo, 1). Origene, nel III secolo, commentando il vangelo di Matteo (17, 24-27) osserva: “Questo pesce è la figura di colui che noi chiamiamo il pesce che operò il nostro affrancamento dalla legge e dal peccato” (Origene, Commento a Matteo, XIII, 1120). 

Il pesce fin dai tempi più remoti fu, quindi, una professione di cristianità, che si riscontra già nelle iscrizioni del II secolo. Nelle catacombe di san Callisto, nelle cripte di Lucina, a Roma, è stato scoperto il simbolo di un pesce che porta sul dorso il canestro con il pane ed il vino, chiaro richiamo dell’Eucaristia (De Rossi “Spicilegium Solesmense” III, pp 545 – 584). Come anche le famose iscrizioni di Abercio e di Pettorio, sempre del II secolo, che rendono la figura di Cristo eucaristico attraverso l’immagine del “pesce celeste”. Qui il pesce, in greco “ichthys", cioè “ΙΧΘΥΣ”, è un acrostico: Ιησοῦς, Χριστός, Θεoῦ, Υιός, Σωτήρ (Iesùs Cristòs Theù Uiòs Sotèr), cioè “Gesù Cristo di Dio Figlio Salvatore”. 


Bibliogafia 

G.B. De Rossi “Roma sotterranea cristiana” Voll 1-3, Roma1864-1877; 
P. Testini “Archeologia cristiana” Roma 1958; 
A. B. Jenkins, Philip. “Mystics and Messiahs: Cults and New Religions in American History” 2000; 
F. Delaunay “Note sur l’origine et la signification de l’emblème chrétien du poisson” 1880 
P. Kirby "Inscription of Abercius." Early Christian Writings” 2006. 
M. Hassett. "Symbolism of the Fish" The Catholic Encyclopedia. Vol. 6. New York: Robert Appleton Company, 1909. 16 Sept. 2012.

18 commenti:

  1. Sì, questa teoria di Gesù come “l’Avatar solare dell’Era dei Pesci” non mi convince affatto.

    Comunque secondo me è un peccato che l'allegro simbolo del pesce oggi sia usato ben poco nelle comunità cristiane, in particolare dai cattolici, e sostituito da un non altrettanto allegro simbolo della croce o del crocifisso.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il simbolo della croce non è posteriore al pesce, i primissimi cristiani lo utilizzavano fin dall'inizio, solo in modo dissimulato per paura delle persecuzioni.

      Dici bene, la croce non è un simbolo allegro perché rimane pur sempre uno strumento di morte. Ma per i cristiani la croce ha tutt'altro significato perché ha sempre rappresentato il grande sacrificio di Gesù, quindi la redenzione. Egli ha trasformato lo strumento di morte in sorgente di vita, di salvezza e di gioia per il mondo intero.
      Per questo i cristiani adottano la croce come segno di fede e consolazione.

      Elimina
    2. "Il simbolo della croce non è posteriore al pesce, i primissimi cristiani lo utilizzavano fin dall'inizio, solo in modo dissimulato per paura delle persecuzioni."

      Sicuramente i cristiani non utilizzavano il simbolo del crocifisso prima che avvenisse la crocefissione di Cristo. E mi pare anche che i cristiani fossero perseguitati già prima che Cristo morisse, in quel periodo non usavano il simbolo del pesce?

      Elimina
    3. Sorry myself? Dove hai scovato l'informazione che esistevano i cristiani prima della cosidetta pasqua? Perseguitati poi? Poco prima della nascita di Cristo in quelle terre esistevano le varie correnti giudaiche che interpretavano la torah (esseni, filistei ecc) con l'occhio vigile del sinedrio in Gerusalemme e quello ancora più vigile del governatore romano. Leggiti Jeremias: "Gerusalemme ai tempi di Gesù". Nessuno pensava a Dio come Abbà (papà) e nessuno pensava che il classico modo di mettere a morte i deliquenti dei romani divenisse fonte di vita e speranza per moltissime persone.

      Non capisco da che pensiero sotterraneo nasca la tua domanda, se non da una mancanza di fondamenti storici. Il che non è un problema, basta una semplice lettura e un quadro preciso puoi cominciare a fartelo se vuoi.
      http://didaskaleion.murialdo.org/matcorsi/base/A5_01.pdf
      che è il primo opuscolo di un piccolo libro sui fondamenti del cristianesimo
      http://didaskaleion.murialdo.org/mi_fonda.htm
      il quale è a sua volta la trascrizione (e approfondimento) delle lezioni dei fondamentali della cristianità del compianto Don Piero Ottaviano. Lezioni che trovi anche su web in mp3.
      http://didaskaleion.murialdo.org/mi_mp3.htm

      Ecco, la prima e la seconda credo presentino in modo preciso lo spazio storico, geografico e teologico in cui si mosse all'inizio il cristianesimo, ma non solo.

      Elimina
    4. Oh my... FARISEI! Ops...

      Elimina
    5. @Myself
      Quel che scrive Minstrel è condivisibile.
      Il seguito di Gesù, quando Questi era ancora in vita, non andava oltre ai dodici apostoli ed ad alcune donne (Lc 8, 1-3). Si trattava di persone che avevano deciso di condividere la Sua vita, ma che non avevano ancora ben chiaro chi fosse realmente Gesù. Abbiamo, inoltre, alcune personalità del Sinedrio che nutrivano solo una certa simpatia per Lui, come Nicodemo e Giuseppe d'Arimatea. Non è possibile, quindi, parlare di queste persone come dei cristiani, cioè delle persone che avessero una fede già formata.
      Inoltre i vangeli riportano solo dei tentativi di lapidazione di Gesù da parte di alcuni Giudei (ad es Gv 10, 31), ma mai di una persecuzione organizzata rivolta contro i suoi discepoli.

      Prima che Gesù morisse, non esisteva ancora una Chiesa cristiana e tanto meno una precisa liturgia e simbologia.

      Elimina
    6. OK, io invece contavo già come cristiani i primi discepoli. Non essendo così è del tutto ragionevole che il simbolo del pesce possa essere posteriore alla croce.

      Elimina
    7. A proposito di simpatie del sinedrio, segnano a Luis e agli interessati il libro della Rigato "Giovanni: l'enigma il Presbitero il culto il tempio la cristologia" dove si esplica una teoria storica che prevede che il Giovanni redattore del Vangelo (e non solo) sia non quello tradizionale, ma un membro autorevole del Sinedrio, grande presbitero, grande rabbi.
      http://www.amazon.it/Giovanni-lenigma-Presbitero-tempio-cristologia/dp/8810206088

      Ciao! :)

      Elimina
    8. Grazie dell'indicazione Minstrel, lo leggerò sicuramente. Le ricerche della Rigato mi sono sempre piaciute, ho anche assistito ad alcuni suoi incontri organizzati nella mia parrocchia.

      ciao :)

      Elimina
  2. 1.“Questa avventata teoria, presentata come una certezza assoluta, non si basa su nessuna prova certa.”
    Beh, se per questo neanche la transustanzazione presenta alcuna prova certa, ma tutti sono disposti a crederci. Neanche il paradiso presenta alcuna prova certa, ma ugualmente non viene mai messo in discussione e tante altre simili sciocchezze…… non ultima l’infallibilità del papa.

    2.“Le fantasie di Acharya’s sono facilmente smentite dal fatto che nel I secolo le costellazioni erano semplicemente dei gruppi di stelle e non erano definiti i confini che separavano le regioni dello zodiaco.”
    Dev’essere poco informato. Faccia una ricerca su Google “VAT 4956” tavoletta babilonese indicante la posizione della luna e dei pianeti per l’anno 37° di Nabucodonnosor Vedi link

    Bisogna informarsi prima di dire sciocchezze.....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ooooh meraviglia, dunque Gerusalemme è distrutta nel 587 e non nel 607 come dicono i TdG?
      http://forum.infotdgeova.it/viewtopic.php?f=13&t=11629&hilit=distruzione+gerusalemme

      Comunque Sal mi trova in quel link i nomi delle regioni EXTRASOLARI che hanno creato lo ZODIACO?! Il diario astronomico del VAT esplica i nomi e le posizioni? E parla di acquario?

      Elimina
  3. Caro Sal penso che sia tu quello che dice sciocchezze:

    1)Questo thread tratta di storia, non di fede. Penso che pure un bambino di 10 anni capirebbe che la Transustanziazione e l'infallibilità del papa sono questioni di fede e non questioni storiche. Questi dogmi si basano sulla Scrittura.

    2)Il link da te indicato non tratta affatto dello zodiaco. A quel tempo non era stata ancora divisa la volta stellare in modo da avere l'odierno zodiaco a cui Acharya's fa erroneamente riferimento.

    Povero Sal, sei un disastro...

    RispondiElimina
  4. Distinto Luis,
    lei non perde occasione per dimostrare che essere parziali e difendere le bugie non le giova. E persevera imperterrito come un bulldozer senza sapere che va nel burrone.

    E’ la scrittura che la smentisce, quella che dovrebbe difendere conoscere e divulgare.

    “E fece cessare l’attività dei sacerdoti di dèi stranieri, che i re di Giuda avevano incaricato di fare fumo di sacrificio sugli alti luoghi nelle città di Giuda e nei dintorni di Gerusalemme, e anche di quelli che facevano fumo di sacrificio a Baal, al sole e alla luna e alle costellazioni dello zodiaco e a tutto l’esercito dei cieli.”
    (2Re 23.5-6)
    Giosia 659 aev.

    “Puoi tu allacciare i legami della costellazione di Chima,
    O puoi sciogliere le medesime corde della costellazione di Chesil?
    Puoi tu far uscire la costellazione di Mazzarot al suo tempo fissato?
    E in quanto alla costellazione di As insieme ai suoi figli, li puoi condurre?”

    (Gbbe 38.31)
    Giobbe 1470 aev.

    Stia bene….. una cammomilla per calmarsi ?


    RispondiElimina
  5. Caro Sal,
    devi leggere bene quello che ti scrivo altrimenti non imparerai mai nulla:

    "A quel tempo non era stata ancora divisa la volta stellare in modo da avere l'ODIERNO zodiaco a cui Acharya's fa erroneamente riferimento".

    Lo zodiaco, cioè la fascia di costellazioni percorsa dal sole nella volta celeste, era un concetto presente fin dall'antichità, ma la distinzione di tale volta in 12 segni zodiacali a formare l'ODIERNO zodiaco, a cui Acharya's fa riferimento, è una convenzione moderna. Tra l'altro il nome dei segni attuali, tra cui quelli dei "pesci", compaiono solo dopo il II secolo dopo Cristo con l'astronomo alessandrino Tolomeo (Wikipedia, voce: zodiaco).

    Mi sa che la camomilla serve più a te

    RispondiElimina

  6. “i confini che separavano le regioni dello zodiaco. La divisione della volta celeste in dodici settori, 12 archi di 30 gradi misurati dall’equinozio di primavera, è avvenuta solo nel XIX secolo,”

    Il concetto di zodiaco ebbe origine presso i Babilonesi prima del 2000 a.C. come metodo per misurare lo scorrere del tempo. La suddivisione in 12 parti è molto posteriore e si deve al numero di costellazioni attraversate dal moto apparente del Sole, e sempre da tali costellazioni deriva il nome dei segni zodiacali. Alcuni simboli (animali) attribuiti alle costellazioni zodiacali, ancora oggi in uso, sono di origine sumerica

    Il mondo cristiano ereditò dalla tradizione antica anche l'uso dello zodiaco. Pur essendo ideologicamente contrario all'astrologia, il cristianesimo si appropriò infatti del repertorio di immagini fornito dallo zodiaco conservandone e replicandone le rappresentazioni soprattutto in funzione calendariale, e finalizzandole, in particolare, ad illustrare la sequenza stagionale dei lavori agricoli. In questo modo la rappresentazione dello zodiaco non uscì mai completamente dal sistema di segni cristiano, e anzi popolò cattedrali, chiese e monasteri medioevali – Wikipedia.

    Perché non si informa meglio ? Tolomeo ha solo copiato !

    "Tolomeo raccolse la conoscenza astronomica del mondo greco basandosi soprattutto sul lavoro svolto tre secoli prima da Ipparco. Tolomeo formulò un modello geocentrico […]che da lui prenderà il nome di sistema tolemaico, [era] già noto, comunque, nell'antica Grecia al tempo del filosofo Aristarco di Samo." Wikipedia

    I metodi di calcolo illustrati nell'Almagesto (integrati nel XII secolo dalle cosiddette Tavole di Toledo, di origine sasanide e riprese dagli Arabi musulmani) L'Almagesto contiene anche un catalogo di stelle, probabilmente un aggiornamento di un analogo catalogo compilato da Ipparco. L'elenco di quarantotto costellazioni che vi è contenuto è l'"antenato" del sistema di costellazioni moderne, ma non poteva coprire l'intera volta celeste poiché questa non è completamente accessibile dalle latitudini del Mediterraneo, nelle cui vicinanze vissero Ipparco e Tolomeo - Wikipedia

    RispondiElimina
  7. Povero Sal, continui a non capirci niente.

    Se tu legessi con maggiore attenzione quello che scrivo ti accorgeresti che faccio riferimento alla suddivisione MODERNA dell'ODIERNO zodiaco, cioé quella, compiuta dall'Unione Astronomica Internazionale, che ha preso come riferimento l'equinozio di primavera dell'anno 1875. Come tutti sanno per il fenomeno della precessione degli equinozi, al tempo di Gesù, tale moderna suddivisione non poteva coincidere con quella antica. In sostanza per i primi cristiani non ha senso parla di inizio dell'era dei pesci, semplicemente perché non iniziava l'era dei pesci.

    Tra l'altro i nomi delle costellazioni dello zodiaco risalgono a Tolomeo, quindi in età molto posteriore a quella in cui visse Gesù. La tua citazione da Wikipedia non cambia una virgola a ciò che ho scritto, infatti viene detto solo che Tolomeo si rifà al modello geocentrico già presente nel mondo greco, ma NON dice che abbia "copiato" gli ATTUALI simboli delle costellazioni. Infatti non ci è pervenuto alcun documento anteriore a Tolomeo che riporti lo zodiaco caratterizzato con l'ODIERNO nome dei simboli zodiacali.

    T'ha detto male, caro Sal. Riprova, sarai più fortunato.

    RispondiElimina
  8. Comunque si fa chiamare Acharya S, non Acharya's! Anche perchè così sembrerebbe il nome di una catena di fast food :D

    "Venite tutti ad assaggiare il nuovo hamburger di zia Dorothy, il 'Mythic Jesus Big Mac'! Con contorno di Special Mythra Patatine e Zoroaster salsa in omaggio"!

    RispondiElimina
  9. Ahahahahaha!!!! Troppo forte Riccardo.

    RispondiElimina