venerdì 20 aprile 2012

Le eresie a confronto con la Bibbia

Dedico una nuova sezione del blog alla trattazione delle principali Eresie che nei secoli hanno tentato di minare l’insegnamento tradizionale della Chiesa di Gerusalemme, la Chiesa fondata da Cristo, quella stessa che attraverso l’ininterrotta successione apostolica è giunta fino ai giorni d’oggi. 

Cercherò di affrontare tali temi facendo articolare attenzione al confronto con la Bibbia in modo da capire perché tali scelte (il termine eresia deriva proprio dal greco “αίρέω”, “aireo”, cioè “scegliere”) siano in contraddizione con la Scrittura. 
Certamente in questa mia ricerca terrò conto anche della complessità storica e delle ragioni che hanno determinato il sorgere dell’eresia, non senza sottolineare anche gli aspetti positivi. Alla base di ogni eresia c’è sempre un’esigenza di comprensione che, però, volendo privilegiare la ragione umana, conduce inevitabilmente all’errore. 

Il sorgere delle eresie è stato anche un fattore positivo in quanto ha costretto la Chiesa alla riflessione. Se non ci fossero state le eresie non si sarebbero chiariti e approfonditi tanti aspetti della fede, arrivando anche alle definizioni conciliari, la massima espressione del Magistero della Chiesa. I dogmi proclamati dai Concili, infatti, non sono stati un’esigenza intrinseca di definire i vari aspetti della fede, quanto una risposta alle eresie che avrebbe trascinato il popolo di Dio nell’errore. Quindi il dogma, lungi dall’essere un esercizio di manipolazione, come afferma la più ignorante propaganda laicista anticlericale, è in realtà una chiarificazione, un approfondimento di quella che è sempre stata la fede della Chiesa rispetto a delle novità che l’hanno messa in dubbio.

18 commenti:

  1. Luis carissimo, ma sei proprio sicuro?
    Non mi starai diventando, anche tu,  un po' eretico?
    Stando alle regole del gioco teologico, i dogmi sono certamente un semplice approfondimento della sempiterna Rivelazione, che scomparsi gli Apostoli, nessuno si può più permettere di innovare. Ma sono anche principi fondamentali di fede: dunque sono proprio un espressione dell'esigenza intrinseca di definire i vari aspetti della fede, propria del Magistero ecclesiastico. I dogmi valgono  in quanto tali, non in quanto, per accidente, rispondano alle eresie. Ci mancherebbe altro che la Chiesa si facesse dettare l'agenda da eretici, scismatici, eresiarchi e, brr...laicisti.
    Saluti et Penitenziagite.

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    1. Che dici Felsineus? Io eretico? O mamma, non credo proprio!
      Vedi carissimo, è proprio così, certamente si tratta di una esigenza intrinseca di definire i vari aspetti della fede, ma sempre come risposta ad un imput esterno. I dogmi, quindi, sono degli ausili per la fede, un aiuto per i fedeli in modo che abbiano sempre la certezza che ogni articolo di fede sia in linea con l'originale fede apostolica.

      Spero molto che il tema ti piaccia e t'interessi. Non mi resta che darti appuntamento ai miei prossimi articoli.

      Ciao

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  2. @ Luis
    “in questa mia ricerca terrò conto anche della complessità storica e delle ragioni che hanno determinato il sorgere dell’eresia, non senza sottolineare anche gli aspetti positivi. Alla base di ogni eresia c’è sempre un’esigenza di comprensione che, però, volendo privilegiare la ragione umana, conduce inevitabilmente all’errore.

    Il sorgere delle eresie è stato anche un fattore positivo in quanto ha costretto la Chiesa alla riflessione. Se non ci fossero state le eresie non si sarebbero chiariti e approfonditi tanti aspetti della fede”


    Prendendo per buona questa sua introduzione, dovremmo dire : “meno male che c’è stato Satana che ha fatto capire dove sbagliavamo.”
    In pratica per sapere cos’è giusto bisogna conoscere cos’è sbagliato.

    p.s. ma tutte queste eresie non contrastano con l’idea che la chiesa primitiva era una santa apostolica “ekklesia” unita e guidata dallo S.S. di cui parla nell’altro post ( La chiesa dagli apostoli ai vescovi ) ?
    E tanto per capire, perché mai Costantino avrà sentito il bisogno di indire il concilio di Nicea se erano tutti così d’accordo ?

    Tornando alle eresie, per andare d’accordo bisogna litigare !
    E come stabilire chi era eretico se le due chiese si sono scomunicate a vicenda ? ( Oriente e Occidente )

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    1. No, caro Sal, in materia di fede la Chiesa non può sbagliare, è sorretta dallo Spirito Santo, non ricordi? Le eresie hanno solo dato lo spunto per le specificazioni della fede, non fatto capire dov'erano sbagli.

      Vedi Sal, già ai tempi di Paolo c'era chi predicava un vangelo diverso (Gal 1, 7-8) e così anche dopo c'erano molti che avevano idee differenti dalla Chiesa apostolica, perché non ragionavano secondo Dio, ma secondo gli uomini. E' questo il caso di Ario che riteneva Gesù una creatura, servì un concilio ecumenico che stabilì la verità di fede della divinità del Cristo.

      Il fatto che ci furono molte eresie non significa affatto che non esistesse una "ekklesia", una Chiesa cattolica ed apostolica guidata dallo S.S., infatti è proprio per la presenza della tradizione apostolica conservata presso la Chiesa di Roma che possiamo definire eretiche le speculazioni umane.

      Quanto ad Oriente ed Occidente, non siamo di fronte ad uno scisma dovuto a vere e proprie divergenze dottrinali, ma alla tradizione della supremazia papale. Le due Chiese, oggi, hanno fatto molti passi in avanti nel cammino ecumenico, tanto che sia gli uni che gli altri riconoscono i sacramenti che vengono amministrati.

      Mi raccomando Sal, leggi i miei articoli, così impari qualcosa.

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    2. @ Luigi Ruggini
      “No, caro Sal, in materia di fede la Chiesa non può sbagliare, è sorretta dallo Spirito Santo, non ricordi? Le eresie hanno solo dato lo spunto per le specificazioni della fede, non fatto capire dov'erano sbagli.”
      Già è vero “non può sbagliare” ! E’ forse per questo che ha dovuto chiedere scusa parecchie volte ? Lo S.S. si era distratto.

      p.s. Paolo parla della “chiesa di Dio”, mica della cattolica. Ha scordato ? ( Atti 20.28; 1 Cor 10.32) La cattolica ha fatto tanti morti quella di Dio no ! Ha fatto tanti vivi.

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    3. E' proprio così, caro Sal, la Chiesa non può sbagliare, ma tutto cioè solamente in materia di fede. Fuori da tale ambito la Chiesa, composta da uomini come tutti gli altri, può tranquillamente incorrere in errori. Ma tali sbagli non potranno mai condurla alla rovina perché, non ricordi Sal, "le porte degli inferi non prevarranno contro di essa".

      Paolo parla certamente della Chiesa Cattolica, perché a quei tempi non ne esistevano altre :)

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  3. @ Luis
    “I dogmi proclamati dai Concili, infatti, non sono stati un’esigenza intrinseca di definire i vari aspetti della fede, quanto una risposta alle eresie che avrebbe trascinato il popolo di Dio nell’errore.”

    Sarà anche vero, ma Joshua(Gesù) non ha mai impedito che fossero fatte scelte diverse da quelle insegnate da lui e non ha mai obbligato nessuno a seguirlo. “Chi vuol venire dietro a me, rinunzi a se stesso, prenda la sua croce e mi segua”.(Mt. 16.24 La Sacra Bibbia a cura del Pontificio Istituto Biblico)

    “chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me.” (Mt. 10.38 CEI 2008)

    Forse il discorso del rogo lo avrà fatto in segreto (solo per pochi intimi)...

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    1. E, infatti, la Chiesa non obbliga nessuno ad essere cristiano. L'unica sua preoccupazione fu quella di indicare la Verità di Fede, così come è stata testimoniata dagli apostoli.

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    2. @ Luigi Ruggini
      “E, infatti, la Chiesa non obbliga nessuno ad essere cristiano. L'unica sua preoccupazione fu quella di indicare la Verità di Fede, così come è stata testimoniata dagli apostoli.”

      Vero, per questo una volta usavano le pere e oggi li battezzano neonati. Per farli scegliere !

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    3. Risposta sbagliata mio caro, come al solito.
      L'inquisizione agiva solamente per i cristiani e non aveva scopi di proselitismo.

      Il battesimo dei bambini è un'attenzione d'amore dei genitori, non una prevaricazione. Curare un bambino è una violenza per caso?

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    4. L'inquisizione agiva solamente per i cristiani e non aveva scopi di proselitismo.” Già perché chissà io che ho detto !

      “Il battesimo dei bambini è un'attenzione d'amore dei genitori, non una prevaricazione. Curare un bambino è una violenza per caso?” Perché quando li battezzano sono malati ?

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    5. @Sal
      I bambini non battezzati non sono malati, ma non appartengono ancora al popolo di Dio. In tal senso sono ancora degli estranei alla salvezza operata da Cristo. Battezzare un neonato è, quindi, un gesto d’amore e d’attenzione di genitori cristiani verso il loro figliuolo.

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    6. Sal chiede in una riga?
      Noi si risponde con 59 pagine.
      http://www.cristianicattolici.net/files/ILBATTESIMO.pdf

      Cosa non si farebbe per te, Sal.

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  4. “Queste cose, fratelli, le ho applicate a modo di esempio a me e ad Apollo per vostro profitto, perché impariate dalle nostre persone a stare a ciò che è scritto , e non vi gonfiate d'orgoglio favorendo uno a scapito di un altro.”(1Cor 4.6 CEI 2008)

    A proposito di eresie, sig. Luis, dovendo stare a ciò che è scritto, non ho trovato scritto il dogma della trinità, neanche tutti gli altri. Come potrò fare ?

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    1. Non ti preoccupare, carissimo, affronterò molti argomenti riguardo alle eresie e, sono sicuro, troverai anche i precisi riferimenti scritturali per tutti i dogmi.

      Non ti resta che seguirmi.

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  5. Solita domanda per Sal: dove è scritto nella Bibbia quali sono i libri della Bibbia?

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